Bonucci al Milan: un coup de théâtre

Leonardo Bonucci al Milan è un affare inaspettatissimo e forse proprio per questo particolarmente interessante.

In questo articolo proverò quindi ad analizzare un po’ tutti gli aspetti di questo trasferimento: pro e contro che riguardano le parti in causa oltre ad ipotizzare qualche possibile perché che ha portato alla concretizzazione di un trasferimento così inaspettato.

Bonucci al Milan

BONUCCI AL MILAN

Partiamo veloce da qui: Leonardo Bonucci al Milan ci passa per 42 milioni di euro, firmando un contratto che pare essere da 7.5 milioni annui (più 2.5 di bonus) per 5 stagioni.

Un acquisto come detto inaspettato per chiunque, che va indubbiamente ad irrobustire il reparto arretrato della squadra rossonera, in fortissima fase di rifondazione.

Il giudizio di questa operazione non può che essere ultra-positivo.

Bonucci è uno dei migliori centrali del mondo nonché un giocatore che dà qualcosa in più in fase di possesso, soprattutto quando il centrocampo fatica a girare.

In più è un giocatore di fama mondiale, che può servire a rilanciare brand, squadra e ambiente. Un nome, pur nel suo piccolo (rispetto ai Ronaldo, Messi, Pogba, ecc).

Insomma, impossibile non promuoverne a pienissimi voti l’acquisto.

IL MILAN

IL MERCATO MILANISTA

E’ prestissimo per dare un giudizio a quello che è il mercato rossonero, se non altro perché anche in caso non dovessero acquistare più nessuno bisognerebbe comunque aspettare sfoltiscano la rosa prima di poter avere un’idea compiuta della campagna di calciomercato tutt’ora in atto.

E’ però evidente che difficilmente il voto potrà diventare negativo.

Rinnovato – pur con parecchie difficoltà – Donnarumma, inserita una star come Bonucci, rivoluzionato praticamente in toto la formazione titolare con tanti acquisti di giocatori ancora per lo più piuttosto giovani e dal potenziale interessante.

Una valutazione più completa magari la daremo alla fine, come detto. Per intanto giù comunque il cappello.

(Certo, cambiare 9/11 di una squadra può comunque comportare dei rischi.)

IL NUOVO MILAN

Milan 2017/2018

E’ ovviamente tra il difficile e l’impossibile definire oggi come potrà schierarsi il Milan l’anno prossimo, nel senso che la creazione di un 11 è sempre frutto di tanto lavoro e tante mediazioni sul campo.

Indicativamente però le due formazioni più probabili potrebbero essere il 3-4-3 o il 4-3-3:

  • nella prima Bonucci farebbe il ruolo che sa ricoprire meglio;
  • nella seconda Biglia giocherebbe nel suo ruolo ideale ed il sacrificato potrebbe essere Romagnoli (partirà?) per dare spazio a Bonaventura, pur mezz’ala.

In entrambi i casi – o quand’anche la formazione prescelta fosse il 4-2-3-1 con Çalhanoğlu trequartista o il 4-3-2-1 con Suso e il turco stretti dietro ad una punta – si tratta di un upgrade netto rispetto alle ultime stagioni.

LEONARDO BONUCCI

BONUCCI AL MILAN

La voce che vorrebbe #Bonucci al #Milan mi sembra di difficile realizzazione.Anche lasciasse la #Juventus, perché al Milan!?

Pubblicato da Sciabolata Morbida su Giovedì 13 luglio 2017

Perché trasferirsi al Milan è abbastanza un mistero, e non me ne vogliano i tifosi rossoneri.

Bonucci viene da sei stagioni in cui ha letteralmente dominato l’Italia e va a trasferirsi in una squadra sì nobile, sì importante, sì in interessante ricostruzione… ma sempre e comunque reduce da anni di grande fatica.

E, sulla carta, ancora qualche pista dietro alla Juventus.

Non solo: Bonucci lascia una squadra con cui ha giocato due finali di Champions League in tre anni per andare a giocare in una squadra che l’anno prossimo disputerà la quarta stagione consecutiva lontana dalla più importante competizione d’Europa, laddove non raggiunge i quarti da cinque anni e dove non arriva tra le prime quattro (nello specifico prima) da un decennio.

Insomma, dal punto di vista sportivo la scelta del Milan non sembra un grandissimo affare.

Resta l’aspetto economico. Perché se coi bonus arrivasse a 10 milioni guadagnerebbe una cifra che potrebbe non essere superata nemmeno dalle big d’Europa o d’Inghilterra.

C’è però anche l’altro lato della medaglia: oltre alla possibilità di rimanere a vivere in Italia, che per qualcuno è ancora molto importante, Bonucci al Milan potrebbe diventare l’uomo immagine della rinascita.

Ed essere l’uomo immagine della rinascita di una così nobile decaduta è indubbio sia una prospettiva romanticamente affascinante.

BONUCCI LASCIA LA JUVE

Non so se sapremo mai la realtà, ma è di per sé già molto interessante capire perché Bonucci abbia deciso di lasciare la Juventus.

Una squadra di cui era uno degli uomini immagine e di cui sembrava incarnare alla perfezione lo spirito.

Eppure qualcosa deve essersi rotto, per decidere di chiudere un affare del genere.

Ho discusso un po’ con qualche amico juventino e non di questo addio.

Bonucci e Dani Alves

Sono arrivato a pensare che l’ipotesi più probabile sia che quando qualche mese fa la Juventus iniziò ad impostare il proprio calciomercato ritenesse Bonucci e Dani Alves due pedine importanti della prossima stagione.

Poi qualcosa, nell’ultima parte del campionato, dev’essersi rotta.

Forse proprio nella serata maledetta di Cardiff, dove si dice ci sia stato uno strappo forte con Allegri e alcuni compagni.

Insomma, non so cosa sia successo. Ma razionalmente la cosa più probabile è che il ragazzo non si trovasse più a suo agio a Torino, con ogni probabilità per qualche incompatibilità.

A quel punto ha chiesto la cessione e la Juventus ha deciso di accordargliela.

Cosa che del resto fa puntualmente con chiunque chieda di essere ceduto.

LA JUVENTUS

BONUCCI AL MILAN

Diciamolo chiaramente: Bonucci al Milan per 42 milioni non sembra essere una grande mossa della Juventus.

Per più motivi:

  • cedi uno dei tuoi punti di forza a cifre inferiori alla media del mercato (per quanto mi riguarda il minimo poteva essere 50 milioni, se non anche 60);
  • rinforzi una squadra che da qui ai prossimi due-tre anni massimo si vuole porre come diretta concorrente per lo Scudetto;
  • dai comunque un segnale di debolezza: dopo anni a dominare il calciomercato italiano ti trovi a cedere ad un club italiano una delle tue stelle.

Marotta, Agnelli e Paratici

E’ pure evidente, però, che alla Juventus – se non sono masochisti, cosa che tenderei ad escludere vedendo come hanno operato negli ultimi sei anni – avranno fatto i loro ragionamenti prima di decidere di cedere Bonucci al Milan per 42 milioni.

Le possibilità più concrete e plausibili sono quindi due:

  1. Bonucci dopo aver strappato ha deciso di farsi cedere e per motivi personali ha posto come condizione di poter rimanere in Italia. A quel punto la scelta era minima, e comunque per la Juventus non sarebbe cambiato molto tra Milan, Inter, Roma o Napoli.
  2. La Juve, come dicono alcuni giornalisti calciomercatari, non ha ricevuto altre offerte per il calciatore. Essendosi già prodotto lo strappo ed avendo accettato di cedere il giocatore, quindi, si è dovuta accontentare di trattare Bonucci al Milan pur per meno soldi di quanto razionalmente lecito aspettarsi.

IL FUTURO BIANCONERO

E adesso?

La Juventus, va detto, non sembra avere molta fortuna in questo mercato:

  • Dani Alves decide di andarsene e viene svincolato;
  • Bonucci al Milan, dopo che lo stesso ha deciso di andarsene;
  • Schick viene “strappato” all’Inter ma emerge un problema cardiaco che complica il tutto.

Patrick Schick

Se quindi prendiamo per buona l’idea che quando mesi fa la società iniziò ad impostare questo calciomercato pensasse di potersi tenere Alves e Bonucci e magari di andarsi a prendere Schick come vice Higuain è evidente che questa sarà una sessione molto complicata per Marotta, Paratici e compagnia.

Volente o nolente Bonucci ed Alves in combo diventano perdite pesanti ed indubbiamente i problemi di Schick potrebbero non far dormire sonni tranquilli ai dirigenti.

Concentrandoci sulla difesa, che ha perso il proprio cardine, c’è da scegliere come muoversi.

E le opzioni sono due:

  1. tenere l’attuale parco centrali (Barzagli, Benatia, Chiellini e Rugani);
  2. acquistare un quinto centrale che rimpiazzi Bonucci.

Intendiamoci, qualora la Juventus – come sembra – decida di continuare sulla strada della difesa a quattro i centrali attualmente in rosa sarebbero sufficienti.

Con un però: tre su quattro sono giocatori che portano con sé delle incognite fisiche abbastanza importanti.

Benatia è un cronico da questo punto di vista. Chiellini ha spesso problemi muscolari. Barzagli ha una certa età e risente di qualche acciacco.

Non succede, ma se succede che te li trovi fuori tutti e tre nello stesso momento? Giochi con Rugani ed un primavera?

Intendiamoci: la Juventus non deve per forza rimpiazzare Bonucci con un altro centrale.

Anzi, dal punto di vista delle liste, in particolar modo quella della Champions League, avere solo quattro centrali sarebbe la cosa migliore.

Come si può notare da questo tweet di Antonio Corsa, sempre molto puntiglioso nel tenere nota della situazione in casa juventina, la situazione è intricata.

Con Szczęsny (o chi per esso) in arrivo la lista Champions è praticamente full.

Il che significa che per inserire un altro centrale bisognerà o cedere un giocatore attualmente parte della rosa oppure lasciare uno degli eventuali cinque centrali fuori dalla lista stessa.

QUINTO CENTRALE: CHI?

Proviamo, infine, ad ipotizzare chi, eventualmente, potrebbe essere il quinto centrale della rosa. E perché.

Foste nella #Juventus andreste a prendere un altro centrale? Chi?Credo #Manolas, #DeVrij e #Caldara siano i favoriti.

Pubblicato da Sciabolata Morbida su Venerdì 14 luglio 2017

  • Kōnstantinos Manōlas: il centrale della Roma, già praticamente ceduto allo Zenit prima che il trasferimento saltasse per il suo rifiuto, potrebbe essere sul mercato.
    In realtà partito Antonio Rüdiger la trovo una possibilità più remota, ma da non escludere del tutto.
    Il greco è però un giocatore su cui non punterei. Pur piacendomi, essendo un buonissimo marcatore puro, sarebbe una sorta di doppione di Chiellini, con cui non si integrerebbe troppo bene.
    Inoltre la Juventus ha bisogno di centrali che sappiano aiutare la costruzione del gioco: Bonucci è unico, ma è indubbio che ci sono giocatori più (Benatia) o meno (Manōlas) portati alla cosa.
    Infine il romanista andrebbe a chiudere ulteriormente Rugani ed il futuro arrivo Caldara. Due giocatori che rappresentano parte del futuro del movimento calcistico italiano e che meriterebbero indubbiamente un po’ di spazio.
  • Stefan de Vrij: sempre da Roma, ma dalla sua sponda laziale, potrebbe sbarcare in bianconero il centrale olandese in scadenza tra un anno. Un giocatore però anch’esso abbastanza injury prone. Anche se certo, averne quattro su cinque renderebbe comunque meno probabile l’ipotesi di trovarsi col solo Rugani (comunque non immune, come tutti, da possibili infortuni) titolare.
    Se da una parte De Vrij darebbe più qualità in fase di palleggio rispetto a Manolas, dall’altra la questione “chiusura di Rugani e Caldara” resterebbe.

Stefan de Vrij

  • Mattia Caldara: e allora perché non anticipare l’arrivo a Torino proprio del centrale atalantino?
    Acquistato a gennaio e lasciato in prestito per 18 mesi (quindi fino al prossimo giugno) a Bergamo, è evidente che essendo un giocatore già di proprietà sarebbe il più facilmente arrivabile.
    Intendiamoci, andrebbe rinegoziato l’accordo con l’Atalanta. Cosa che però potrebbe già essere stata fatta nell’ambito del trasferimento (sempre in prestito, in questo caso biennale) di Riccardo Orsolini in Nerazzurro.
    Se fossi io a gestire il mercato della Juventus Caldara sarebbe la mia prima scelta. E’ tra l’altro un giocatore che sta crescendo molto nella sua fase di sviluppo del gioco.
  • Filippo Romagna: questa non è una voce di mercato, ma una mia suggestione. Se andiamo a riguardare le liste pubblicate da Corsa possiamo notare come di CTP (Club Trained Player) in lista la Juventus in questo momento ne avrebbe solo tre. Con Kean che, per altro, è plausibile parta per altri lidi.
    Come inserire un quinto centrale in lista senza dover tirare fuori un altro dei giocatori in essa presente? Aggregando alla prima squadra il difensore reduce dal bronzo ai Mondiali under 20.
    Il ragazzo sarebbe indubbiamente il quinto centrale della rosa, ma servirebbe come “ponte” verso l’anno prossimo, quando sbarcherà definitivamente in bianconero Caldara (che prenderà il posto di Barzagli, probabile ritirato dopo il Mondiale russo).
    E poi chissà, Romagna potrebbe sempre dimostrare di meritare un posto quantomeno in rosa. La questione liste del resto spinge le squadre a puntare su giocatori cresciuti in casa. Ed il trio Rugani-Caldara-Romagna potrebbe finire col coprire il reparto per molti anni, ovviamente integrato di volta in volta da un quarto giocatore (Chiellini e Benatia oggi, qualcun altro domani).

Filippo Romagna

Ovviamente a queste quattro opzioni se ne potrebbero aggiungere moltissime altre.

Qui ho voluto solo riportare i due possibili acquisti eventualmente più probabili, il rientro anticipato di un prestito o un giovane del vivaio.


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