Quanto è migliorato Bonucci in fase difensiva?

Quanto è migliorato Bonucci in fase difensiva, nel corso della sua carriera?

Bonucci in fase difensiva
Bonucci in fase difensiva: i prodromi

Al suo arrivo alla Juventus Leonardo era un difensore di belle speranze e discreto talento. I più però lo vedevano come il componente “modesto” dell’accoppiata costituita in quel di Bari con Andrea Ranocchia. Inoltre spesso commetteva errori marchiani.
Così nei primi anni in Bianconero non lesinai – e gli sciabolini di lungo corso magari lo ricorderanno – critiche anche aspre al ragazzo. Il quale in un sacco di situazioni finiva col commettere errori decisivi tra letture sbagliate, indecisioni, eccessi di sicurezza e chi più ne ha più ne metta.

In tutto ciò, ovviamente, a contribuire alle sue scarse prestazioni c’era anche una squadra che in quel suo primo anno torinese non era all’altezza. Non lo aiutava, non lo metteva nelle condizioni migliori per rendere.
Aver avuto un allenatore maniacale come Conte e, forse soprattutto, aver potuto giocare a tre supportato lateralmente da due dei migliori marcatori di quella generazione – Barzagli e Chiellini – lo ha sicuramente aiutato, e nel corso del tempo il suo rendimento è migliorato molto.

Bonucci in fase difensiva: la redenzione

Così da suo grande “accusatore” – sempre costruttivo, a mio parere – sono paradossalmente finito a fargli da avvocato spesso. Perché fin troppo spesso è stato tacciato d’esser difensore modesto.
E sebbene da un punto di vista prettamente difensivo bisogna riconoscere che non valga i picchi rappresentati dai migliori della sua generazione (oltre ai succitati potremmo aggiungere il miglior Godin, ad esempio), allo stesso modo è uno dei tanti giocatori investiti dal nichilismo giudicante del calcio moderno, per cui o sei un fenomeno o sei una pippa sopravvalutata. Come se non esistessero le vie di mezzo, o anche semplicemente i punti di forza e di debolezza…

Bonucci in fase difensiva

Ciò detto, Bonucci è cresciuto nel tempo e – con tutti i suoi limiti, appunto – ha confermato nel tempo il proprio valore.
Sempre titolare delle Juventus vincitrici degli otto Scudetti consecutivi (fatto salvo quello vinto nel suo anno al Milan, dove compì una regressione profonda che lo accompagnò anche all’inizio della sua seconda esperienza Bianconera, segno che quando perdi sicurezze le scorie mentali poi ti accompagnano a lungo…), lo fu anche di tre squadre che compirono altrettante cavalcate europee terminate ad un passo dalla vittoria: l’Italia di Prandelli del 2012 e la Juve di Allegri due volte finalista di Champions.

Se Ronaldo resta più unico che raro in termini di maniacale ed ossessiva dedizione all’allenamento, tanti sono i giocatori molto applicati per colmare le proprie lacune ed accrescere quanto più qualità e rendimento.
Proprio in questo senso fa quindi specie il grafico qui riportato, che mostra la crescita costante della sua capacità di lettura.

Bonucci in fase difensiva
Fonte grafico: l’Ultimo Uomo
Bonucci in fase difensiva: migliori letture, efficacia massimizzata!

Come potete vedere, infatti, il trend dei suoi interventi in tackle ponderati su 90′ è andato calando in maniera praticamente costante, soprattutto dal “Conte1” in avanti.
Nel contempo di anno in anno è andato a ridursi il gap tra i tackle tentati e quelli riusciti, che nel corso di quest’anno si è praticamente azzerato.

Come possiamo leggere questo dato?
Semplice: Bonucci in fase difensiva ha accresciuto la sua capacità di lettura al punto da ridurre i tentativi di intervento. Non in maniera “lineare”, però. Lo ha fatto “sforbiciando” quelli con basse percentuali di riuscita, minimizzando così le “uscite a vuoto” e massimizzando la propria efficacia in questo fondamentale.

Quindi dopo dieci anni quel ragazzo un po’ pasticcione che si approcciava al calcio d’elite andando a giocare in una nobile simil-decaduta ha lasciato il posto ad un difensore che non deve essere più apprezzato solo per la sua stratosferica capacità in fase di costruzione, verticale in particolare, ma anche per la sua bontà in fase di non possesso, con tanti difetti limati e tanta qualità accresciuta.

A margine

Sarebbe bello non leggere più commenti sommari (ma potrei scriverlo pure con una M sola…!) riguardo ai calciatori. Ma so che purtroppo non è possibile perché il calcio è uno sport “nazional-popolare” (cit.)…
Però chi vi ha convinto che sia una materia semplice vi ha mentito, non so se per ignoranza sua o se per lasciare dell’ignoranza voi.

Bonucci in fase difensiva

Non che la fisica quantistica sia meno ostica, ma anche il calcio – come qualsiasi altra cosa – va studiato ed approfondito giornalmente. Questo se si vuole provare a produrre analisi sensate, anziché gare di rutti.
Poi, intendiamoci, gli errori di valutazione fanno comunque parte del gioco. Però per essere accettabili devono essere il prodotto di studio, osservazione, indagine e scomposizione, non aerofagia.

Che piaccia o meno a tanti, ovvero tutti quelli che in questi anni mi hanno fatto una testa così dicendo che fosse un difensore scarso (e molti altri che per fortuna non ho incontrato sulla mia strada), Bonucci in fase difensiva ha sicuramente i suoi limiti – per altro almeno parzialmente colmati nel tempo, grazie all’impegno, al lavoro ed all’esperienza – ma resta un difensore tutt’altro che mediocre.


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