Borussia Dortmund vs. Amburgo – Prima giornata Bundesliga 2011/2012 – 05/08/11

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CRONACA

Lewandowski subito in evidenza con una bella discesa sulla destra chiusa da un cross in mezzo che non trova però nessun compagno pronto a colpire.
Partita che comincia su ritmi discreti, ed un certo equilibrio di fondo. Appare subito più brillante la manovra dei padroni di casa, che però hanno bisogno di ingranare per trovare buchi nella difesa avversaria.

Ad infiammare il match ci pensa quindi il solito Shinji Kagawa che al quattordicesimo minuto esplode un destro dal limite che sfiora il palo, facendo tremare i tifosi ospiti.
E il goal non stenta ad arrivare. Inguardabile, nell’occasione, la difesa dell’Amburgo. Lewandowski controlla palla sulla trequarti ed appoggia all’indietro all’accorrente Gotze che può partire centralmente, a retroguardia scoperta. Sulla sua sinistra si sovrappone quindi Grosskreutz, che ha una vera e propria prateria davanti a sè, e viene subito servito. Entrato in area l’appoggio di interno destro sul secondo palo, ed il goal comodo comodo.

Partita che stenta a decollare e che viene quindi instradata da un grossolano errore della difesa ospite.
Borussia che addormenta e sveglia la partita a piacimento. Pochi minuti dopo l’1 a 0, quindi, Kagawa scatta sul filo del fuorigioco (tenuto in gioco da Aogo) per poi saltare un uomo al limite e scaricare un destro terrificante, che si schianta però sul palo.

Borussia che continua a distribuire perle. Così Hummels lancia Grosskreutz che si porta avanti il pallone di tacco servendolo a Lewandowski che glielo restituisce, di prima intenzione. Arrivata sul fondo l’ala sinistra Giallonera girerà il pallone verso il limite dell’area in direzione dell’accorente Kagawa, che non avrà però fortuna con la conclusione di primai intenzione.
Niente da fare, comunque. C’è solo il Dortmund. Così alla mezz’ora Gotze parte centralmente e fa un bel uno-due con Lewandowski che restituendogli palla di tacco permette al giovanissimo trequartista tedesco di bersi Westermann e Mancienne per presentarsi a tu per tu col portiere. Che a quel punto può battere senza problemi.

Amburgo che si fa vedere estemporaneamente solo al trentottesimo quando Elia converge da sinistra per servire poi Petric, che colpisce però malissimo il pallone mandandolo alle stelle.
Borussia che comunque non demorde. In chiusura contropiede portato da Gotze sulla destra che serve all’indietro l’accorrente Gundogan, il cui destro di prima intenzione non trova però lo specchio.

In apertura il Borussia triplica subito. Gotze manovra in area ed appoggia a Grosskreutz che dopo essersi visto ribattere la prima conclusione può ribadire facilmente in rete.
Al cinquantatreesimo l’Amburgo accorcerebbe con Jansen, ma il suo goal viene annullato per una presunta carica sul portiere. Che in effetti, dal mio punto di vista, poteva assolutamente starci perché per quanto non cercato l’impatto impedisce al portiere del Borussia di impossessarsi di un pallone che era praticamente già tra le sue mani.

Amburgo che forse stufo di essere costantemente sotto prova quindi a farsi vedere dalle parti dell’area avversaria. Così Jansen veste i panni dell’assistman per servire Petric, la cui conclusione non inquadra però la porta.
A quel punto prova quindi a farsi vedere nuovamente Gotze. Piszczek lancia bene il pallone in area dove si avventa proprio il giovane trequartista teutonico, che però non riesce, pur di poco, ad agganciare la sfera.

Borussia appagato che finisce così per spianare la strada alla rete dell’Amburgo che al settantanovesimo sfrutta una mischia fatta di batti e ribatti in area per andare in goal con Tesche.
Subito dopo Tore s’imbizzarrisce e mette a ferro e fuoco la difesa avversaria, servendo poi Jensen il cui diagonale è però respinto da Weidenfeller e poi spazzato da un avversario.

Amburgo che non ha però più tempo e modo di rendersi ancora pericoloso. Match che termina quindi 3 a 1 e che viene meritatissimamente vinto dal Borussia Dortmund.

COMMENTO

Ma che bello questo Borussia!

Cos’altro si può dire di fronte ad una squadra che gioca al calcio così bene, con questa qualità di gioco?

Non si può davvero che fare i complimenti a Klopp ed ai suoi ragazzi, perché hanno imbastito una struttura capace di unire il bel gioco ai risultati.

L’avversario, sulla carta, non è certo dei più ostici (l’Amburgo non lotterà per la vittoria del campionato) ma nemmeno dei più molli, trattandosi di una squadra composta anche da talenti interessanti (come Tore ed Elia).

Eppure Gotze, Grosskreutz e Kagawa riescono a fare d’un sol boccone gli avversari, non facendo nemmeno pesare l’assenza di Sahin, passato ad inizio mercato al Real Madrid.

Splendido vedere tanta qualità di gioco. Scambi rapidi nello stretto quanto verticalizzazioni repentine, il tutto giocando praticamente a memoria.

Colpisce poi, guardando questa squadra, la capacità di cambiare ritmo a proprio piacimento.

Un quarto d’ora a vivacchiare, poi una serie di fiammate impossibili da controllare per la tutto sommato modestia retroguardia costruita da Frank Arnesen, che ha portato Mancienne dal Chelsea (dove lavorava) sperando di poter blindare una retroguardia che, invece, s’è dimostrata bucabilissima.

Borussia che è quindi da tenere sott’occhio. I ragazzi sono per lo più giovani o molto giovani, hanno entusiasmo e fame di vittorie. E dopo aver visto Sahin partire per Madrid sicuramente vorranno replicare la stagione scorsa, per provare a fare altrettanto.

Il Bayern Monaco è avvisato. Può spendere quanto vuole sul mercato, ma dovrà comunque fare i conti con loro, i ragazzi terribili del Westfalen.

Il messaggio, tra l’altro, è bene raggiunga anche i piani alti del calcio europeo. Perché se è vero che questo Borussia non ha grosse chance di imporsi in Champions – anzi, ci vorrebbe un mezzo miracolo – è altrettanto vero che potrà dare fastidio a molti, se non a tutti. E magari creare qualche grattacapo a qualche grande club del Vecchio Continente.

Del resto intendiamoci: questo Borussia è sicuramente ben superiore allo Schalke che lo scorso anno tanto bene fece nella massima competizione europea per club. Quindi insomma, vederli ben figurare non dovrà davvero stupire nessuno.

Il più sarà capire se riusciranno a replicare questo gioco e queste prestazioni anche al di fuori dei propri patri confini, o se la mancanza di esperienza di molti dei giocatori a disposizione di Klopp si farà sentire, in tal senso.

MVP

Di lui parlai già un paio d’anni fa, quando si mise in mostra nel corso degli Europei under 17 con la maglia della sua nazionale. Gotze che da allora è cresciuto veramente tantissimo, fino a diventare una certezza già oggi che ha solo 19 anni.

Il futuro, manco a dirlo, è tutto dalla sua parte.

Una sola piccola chiosa: giocasse in Italia starebbe ancora in Primavera o, per bene che possa andare, in Serie B.

TABELLINO

Borussia Dortmund vs. Amburgo 3 – 1
Marcatori: 18′, 48′ Grosskreutz, 30′ Gotze, 79′ Tesche.

5 commenti


  1. Amarissimo finale di post. E devo dire che sono perfettamente d’accordo. Di sicuro Gotze in Italia non sarebbe mai stato titolare nella squadra campione.

    1. C’è anche da dire una cosa: in Italia a me sembra che spesso i giovani difettino in personalità.
      Gotze gioca da veterano. I nostri giovani invece spesso tendono a nascondersi.

      Sarà anche colpa dell’ambiente, eh. Però i Campioni li dovresti vedere anche da ‘ste cose.

      E Gotze in questo dimostra di avere davvero tutte le potenzialità per diventarlo.

      1. A volte però la personalità deve essere forgiata. Non c’è niente di meglio della fiducia incondizionata dell’allenatore per far crescere la consapevolezza di un giovane calciatore.
        Faccio l’esempio di Giovinco: nel campionato primavera faceva il fenomeno ed era il leader di una squadra vincente. Per le caratteristiche fisiche non lo si è lanciato nel calcio che conta fino a che aveva 20 anni compiuti, in serie b, dove si è presentato con un assist. Il ragazzo ha doti tecniche molto superiori alla media, ma nella Juventus non ha mai avuto la fiducia dei vari tecnici che si sono avvicendati sulla panchina. Per quale motivo? Manca la personalità o è mancata la fiducia?

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