Chelsea vs. Inter – Ritorno ottavi di finale di Champions League – 16/03/10

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L’Inter in campo per la storia. Questo è Chelsea-Inter.
Impresa difficile sì, ma non certo impossibile quella che attende i ragazzi di Mourinho in quel di Londra.

Mourinho si aggira per i corridoi di Stamford Bridge attendendo l'inizio del match

La miglior squadra d’Italia prova a tenere alto l’onore dei nostri colori nella principale manifestazione europea, là dove le nostre altre tre rappresentanti hanno già fallito.

CRONACA
La prima conclusione interessante arriva al quinto minuto: Sneijder riceve palla al limite e calcia con buona potenza e, pare, discreta precisione. Sulla traiettoria del pallone ci si para però Alex, che s’immola per evitare che il pallone fili veloce verso la propria porta. Sul rimpallo giunge quindi Eto’o, che è però subito chiuso dall’attenta difesa Blues.

La lancetta dei secondi fa giusto un giro completo quando Malouda parte palla al piede e dopo aver saltato Maicon si butta contro Lucio, scontrandocisi e finendo a terra. L’arbitro però, giustamente a parer mio, non fischia nulla: nel basket, per far intendere la dinamica, sarebbe stato fischiato sfondamento a Malouda. Il centrale brasiliano era infatti immobile e Malouda ci si è proprio lanciato contro, palesemente cercando un rigore.

Al nono, quindi, Maicon è lanciato in fascia ed arrivato ad un paio di metri dall’area scarica un destro potente ma impreciso, che non mette paura a Turnbull.
Più preciso, anche se non a sufficienza, è Ballack un paio di minuti più tardi: il destro ad incrociare del centrocampista teutonico però non fa altro che sfiorare il palo, non andando quindi a buon fine.

Le due squadre, comunque, si equivalgono, fondamentalmente. Che non significa che giochino bene entrambe, eh. Anzi, lo spettacolo non è certo spumeggiante.
La cosa – l’equilibrio, intendo – è comunque un dato particolarmente interessante: negli ultimi anni, infatti, l’Inter aveva spesso subito notevolmente in Europa, specie negli scontri diretti. Cosa che invece non è successa in questo inizio di match.

Equilibrio che si tramuta in scarsezza di occasioni: la partita è infatti piuttosto arida. Abbastanza combattuta, ma davvero poca roba sotto il punto di vista delle occasioni da goal.

Dopo diversi minuti senza grandi vibrazioni arriva al trentatreesimo minuto la prima vera palla goal della partita, ed a costruirla è l’Inter: Maicon crossa da destra e imbecca Eto’o in area che, dimenticato da Terry, si trova tutto solo al limite dell’area piccola, tuffandosi per colpire di testa. Basterebbe poco per battere Turnbull, da quella posizione. E’ infatti un po’ un tiro a colpo sicuro. Eto’o, però, dimostra come questa non sia proprio la sua stagione, mettendo palla a lato.

Drogba e Samuel si contendono il pallone in una sfida aerea

Al quarantesimo è invece Malouda, dopo essersi liberato di un avversario, a farsi pericolso. Appena entrata in area, infatti, l’ala francese prova a calciare, vedendosi però chiudere lo specchio di porta da un grande intervento in scivolata di Lucio, che devia il pallone in rimessa laterale.
Un solo minuto ed Anelka è lanciato giusto in mezzo ai due centrali: dopo lo stop riesce quindi in qualche modo a calciare superando l’uscita di Cesar, ma vedendosi spazzare il pallone dall’intervento in ripiegamento di Thiago Motta.
In chiusura è invece Lampard ad entrare in area palla al piede, venendo però chiuso dal provvidenziale intervento di Samuel, che lo chiude in angolo prima che possa calciare.

In apertura di ripresa Eto’o si mangia un’altra palla goal: lanciato nello spazio entra in area e potrebbe provare a calciare subito, ma preferisce tenere palla per puntare il diretto avversario per calciare poi più comodamente. Venendo però fermato.
Sul ribaltamento di fronte è Malouda che, invece, riesce a trovare lo spiraglio per il tiro, scaricando il suo mancino verso la porta Nerazzurra, trovando la chiusura in tuffo di Julio Cesar, che devia in angolo.

Al cinquantanovesimo Pandev e Sneijder costruiscono una gran palla goal con un bell’uno-due che lancia il macedone centrale. Goran, però, porta troppo palla ed anziché calciare dal limite, con nessuno a frapporsi tra lui e Turnbull, fa qualche passo di troppo, facendosi rimontare da un difensore.
Cinque minuti più tardi è Milito, che completa così la rosa degli attaccanti imprecisi, a sbagliare: liberato da un bel tocco sotto di Sneijder viene messo sotto pressione da Terry, incrociando troppo il tiro e buttando la palla ben lontana dalla porta difesa da Turnbull.

L’Inter non si ferma più. Nonostante dovrebbe essere il Chelsea a fare la partita e mettere alle corde i Nerazzurri sono propri quest’ultimi, specialmente in questo secondo tempo, a costruire di più. Al settantesimo a sfiorare il goal è Thiago Motta, che mette però alto di testa a pochi passi dalla porta, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal solito Sneijder.

A dodici dalla fine, quindi, arriva il goal qualificazione. Eto’o, lanciato nello spazio, si porta a tu per tu con Turnbull e lo buca.

Eto’o che al novantaduesimo, dopo che qualche minuto prima era stato espulso Drogba, potrebbe raddoppiare: il suo tiro incrociato, però, è toccato col piede da Turnbull, che lo mette in angolo salvando un 2 a 0 che sembrava ormai realtà.

Mourinho e Ancelotti vivono con tensione il match dello Stamford Bridge

COMMENTO
Un’Inter come quella del secondo tempo, in Champions, è cosa rara.

Senza polemica alcuna, intendiamoci. Però obiettivamente era da tempo che i Nerazzurri fallivano a certi livelli, quando la temperatura “saliva” oltre un certo limite.

Oggi, invece, dopo un primo tempo giocato su livelli non eccelsi, ma comunque alla pari con il Chelsea (a parte cinque minuti cinque in cui hanno subito, e parecchio, un momento di particolare veemenza dei Blues), arriva un secondo tempo in cui oltre a non soffrire un Chelsea assolutamente privo di idee (e che quindi, va detto, facilita notevolmente il compito dei ragazzi di Mourinho) crea davvero diverse occasioni da goal, dimostrando di strameritare la vittoria.

Sbagliano tanto, certo, gli avanti interisti. Ma alla fine il goal arriva, e non poteva essere altrimenti per come stavano giocando, per quanto mi riguarda.

Complimenti quindi a Mourinho che, dichiarazioni strumentali a parte, comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro. Ma complimenti anche ai ragazzi ed all’Inter tutta, che dimostra stasera una maturazione importante.

Proprio alla luce di questa maturazione, quindi, mi sento di dire che quest’anno l’Inter ha davvero notevoli possibilità di centrare il bersaglio grosso. Intendiamoci, per quanto mi riguarda una squadra come il Barcellona resta la netta favorita, sull’Inter e sulle altre. Però stavolta anche i Nerazzurri possono davvero pensarci e sperarci.
Poi certo, il calcio è strano e magari domani il Barcellona uscirà con lo Stoccarda e l’Inter uscirà al prossimo turno, giusto per smentirmi subito. Però per la prima volta dopo anni i tifosi interisti penso debbano davvero guardare al futuro in Champions con fiducia.

MVP
Solitamente non mi baso sui goal realizzati per assegnare la palma di migliore in campo, posto che sarebbe riduttivo farlo a mio avviso.

In certe occasioni, però, determinati goal pesano troppo per non essere anche decisivi.

Così come successo domenica in Milan-Chievo, quando Seedorf entrò e decise la partita con un eurogoal, anche oggi mi sento di premiare l’autore del goal partita. E non tanto per la bellezza intrinseca del gesto stesso, quanto più per l’importanza di quel goal in una stagione come quella attuale in cui Eto’o non sta certo brillando.

Eto'o contrasta Yuri Zhirkov

La punta camerunense, che di goal ne ha sempre fatti a frotte, non attraversa infatti un periodo brillantissimo della sua carriera. Stasera stessa prima dei goal si era mangiato un paio di occasioni nette.

Questo premio è quindi doveroso nei confronti di un grandissimo Bomber e Campione che dimostra così che il pallone tra i piedi non gli scotta mai, nemmeno in un ottavo fondamentale giocato in un momento così difficile.

Complimenti vivissimi a lui.

TABELLINO
Chelsea vs. Inter 0 – 1
Marcatori: 78′ Eto’o

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