Consigli per gli acquisti – José Holebas, il terzino dal piede educato

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C’era un giocatore tra i tanti che avrei voluto acquistare al FantaMondiale. Sia già all’inizio della manifestazione, che poi prima degli ottavi di finale.

In entrambi i casi, purtroppo, non sono riuscito a farlo mio.

Nonostante questo il buon José Holebas ha confermato che l’idea di base fosse giusta.

Terzino sinistro nativo di Aschaffenburg, Germania, è stato naturalizzato greco nel 2011 e proprio con la Nazionale ellenica ha già messo insieme quasi trenta presenze, diventando uno dei punti di forza della squadra nel Mondiale in corso.

Nato e cresciuto in Germania, dicevo, dopo tre anni nella squadra del suo paese natio passa al Viktoria Kahl, dove mette a segno ben quindici reti convincendo il Monaco 1860, all’epoca militante in Zweite Liga (la nostra Serie B) a puntare su di lui.

Passato in Baviera nell’estate del 2006 – quella che significò tristezza estrema per la sua gente, con la Nazionale eliminata in semifinale nel Mondiale di casa dagli Azzurri poi Campioni del Mondo – viene aggregato alla squadre riserve del club. Un anno, 47 presenze e 12 goal più tardi eccolo promosso in prima squadra. L’esordio arriva quindi all’inizio della stagione 2007/2008, in un match contro il St. Pauli.

Tre stagioni ed ecco un nuovo trasferimento. L’Olympiakos decide di riportarlo nella terra dei suoi avi (José ha origini greche ed uruguaiane), e lui accetta subito l’offerta.

La scelta è felice anche perché gli schiude le porte della Nazionale.

Il C.T. greco Fernando Santos è infatti subito molto colpito dalle sue qualità e dal suo livello di gioco e dà subito l’input in Federazione.
Parte quindi un processo, durato qualche mese, che lo porterà ad acquisire la nazionalità greca, terra natia di suo padre Achilles.

Il 3 novembre 2011 riceve il nuovo passaporto, otto giorni più tardi arriva l’immediato esordio in un’amichevole contro la Russia.

Oggi, con la Nazionale ellenica reduce dall’eliminazione agli ottavi, Holebas è uno dei punti di forza della squadra.

In carriera ha vinto quattro SuperLeague greche, più due coppe nazionali.

Colonna della difesa dell’Olympiakos, è un giocatore da sempre sottovalutato e stranamente snobbato dall’Europa intera.

Giocatore di grandissima gamba, è rapido e resistente. Grande attitudine offensiva, se la cava anche in fase di non possesso, pur essendo più adatto a giocare in contesti di gioco “ariosi”.

Piede sinistro educatissimo, sa crossare con grande efficacia e battere i calci piazzati (corner, punizioni e perché no rigori, come quello – splendido – segnato nella lotteria finale contro Costa Rica).

Cross morbidi ed indirizzati che sono uno dei suoi punti di forza. Non solo come qualità, ma anche come quantità: con 16 traversoni, infatti, è ad oggi il giocatore con più tentativi del Mondiale in corso.

Personalmente lo vedrei benissimo in Italia e sarei in particolare curioso di vederlo in una squadra che giochi col 3-5-2, in cui avrebbe compiti difensivi in qualche modo più limitati di una classica difesa a quattro e qualche chance in più di ripartire.
Al tempo stesso, comunque, potrebbe giocare tranquillamente anche in un 4-4-2 o 4-2-3-1, moduli in cui avrebbe anche la possibilità di sovrapporsi ad un’ala, creando potenzialmente un tandem e un gioco interessante.

In tutto ciò, in questi giorni, mi sto anche chiedendo se in Germania non ci sia qualcuno che si stia mangiando un po’ le mani. Intendiamoci, non parliamo certo del nuovo Roberto Carlos. Però un giocatore con questa qualità snobbato così è veramente un peccato.
Non solo: con la Nazionale che gioca con Howedes fuori ruolo magari un Holebas in luogo del mezzo infortunato Schmelzer avrebbe potuto fare comodo…

Una sola controindicazione, dovuta proprio al fatto che è stato da sempre snobbato: l’età.

Se Holebas dice poco al grande pubblico, infatti, non stiamo purtroppo parlando di un giovane terzino in rampa di lancio, ma già di un trentenne che ha ancora tre, forse quattro stagioni di livello davanti a sé. Gli auguro di sfruttarle al meglio.

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