#DerbyPrimavera: Milan di carattere sull’Inter

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Oggi mi sono recato al centro sportivo Giacinto Facchetti di Milano per tastare con mano di persona lo stato di salute delle Primavere di Inter e Milan, impegnate in un sentitissimo derby.Centro Sportivo Facchetti

Molto apprezzata l’iniziativa della società Nerazzurra di lasciare l’ingresso gratuito: non sono spalti stracolmi, con gente seduta anche sulle scale (ahimè, come il sottoscritto), ma anche tanta gente che non ha trovato posto ed ha dovuto guardarsi il match rimanendo in piedi ai lati del campo.

Venendo al match, la vittoria è stata riportata dagli ospiti. I Rossoneri sono infatti partiti subito molto forte e nel giro di poco hanno macinato gioco ed occasioni da goal.

La prima rete è stata realizzata al quarto d’ora dallo sloveno Benedicic, sugli sviluppi di una buona azione insistita da parte dei Rossoneri che giusto qualche secondo prima avevano colto un palo con la bella incornata in tuffo di Mastalli, abile ad inserirsi per sfruttare il buon cross morbido portato da Di Molfetta.

Proprio sugli sviluppi dell’azione il Milan non ha calato il forcing ed ha riportato il vantaggio, con Tamas che ha servito proprio Benedicic in area per il diagonale che è valso il vantaggio.

Una decina di minuti dopo, quindi, ottimo scambio sulla destra tra Vido e Pinato con la punta Rossonera che buca sulla destra e centra un pallone comodissimo per il facile raddoppio firmato da Di Molfetta.

In generale tre o quattro occasioni create ad inizio match per un Milan aggressivo e da subito in partita, bravo a sfruttare la mezz’oretta di defaillance della squadra di casa.

Inter che dopo aver faticato moltissimo ad inizio match per tenere il campo è cresciuta, almeno sotto questo aspetto. I ragazzi Nerazzurri non sono riusciti però a far valere le proprie ragioni ed il proprio gioco, faticando non poco a creare vere e proprie occasioni da goal.

In questo senso parte del merito va comunque sicuramente ascritto anche ai ragazzi di Inzaghi, schierati sapientemente proprio dal tecnico, davvero molto ben messi in campo.Filippo Inzaghi

Quando si parla di giovani, però, a mio avviso non ha mai troppo senso soffermarsi sul risultato, che dovrebbe essere un aspetto assolutamente secondario della faccenda. Quanto più su eventuale gioco prodotto (ed in questo senso nessuna delle due squadre ha comunque brillato) e soprattutto sulle qualità dei singoli.

Partiamo dai padroni di casa.

Ivusic ha compiuto un paio di miracoli, questo è certo. E’ sempre comunque difficile giudicare un portiere a questa età, meno che mai da una partita.

La difesa ha fatto piuttosto male, soprattutto nel primo tempo.

I due terzini hanno giocato senza infamia né lode. Eguelfi è stato aiutato forse anche da un match disputato in maniera abbastanza anonima da Pinato, Longo invece ha sofferto soprattutto in quella prima mezz’ora e nel complesso il suo voto (anzi, quello di entrambi) si dovrebbe aggirare attorno al 5,5.

Discorso simile per i due centrali. Odonkor ha mostrato discrete capacità atletiche, ma anche un continuo beccarsi con gli avversari, un certo nervosismo e soprattutto una certa fallosità di fondo. Passi in Primavera, ma tra i professionisti devi elevare il tuo livello di gioco di molto, per importi.

Paramatti invece è giocatore sicuramente più “pulito” del compagno di reparto, ma certo non ha giocato una partita particolarmente brillante, soprattutto in quei primi trenta minuti in cui un po’ tutta la barca ha preso acqua da ogni dove.

A centrocampo si è distinto invece il capitano della squadra, Acampora. Schierato davanti alla difesa, a cercato di gestire un po’ i ritmi, ma soprattutto ha effettuato alcune giocate e soluzioni anche personali interessanti.

Piuttosto anonimi Camara e Dabo, che sfruttando la propria maturità fisico-atletica hanno mostrato di saper reggere bene campo e ritmi, ma senza incidere più di tanto sul match. Un po’ come fatto dal numero dieci Nerazzurro, Baldini. Qualche tocco di qualità, ma nulla di particolarmente incisivo.

Davanti poi si è visto molto poco. Puscas praticamente spettatore non pagante, Bonazzoli nel secondo tempo ha effettuato un paio di conclusioni interessanti ma nel complesso è stato sicuramente poco aiutato dai compagni e non è riuscito a dare quanto probabilmente potrebbe (e dovrebbe).Federico Bonazzoli

Nella ripresa sono poi entrati Palazzi, Capello e Ventre. Quest’ultimo si guadagna probabilmente la palma di migliore in campo dei suoi. Piuttosto vivace, si è posizionato sulla sinistra mettendo in mostra buona rapidità, dribbling ed inventiva. Un giocatore sicuramente discreto da tenere d’occhio.

Venendo invece agli ospiti, detto della prestazione anonima di Pinato, bisogna sottolineare un Andrenacci molto reattivo, ma anche per lui vale lo stesso discorso fatto per il suo omologo Nerazzurro.

La difesa si è dimostrata reparto molto solido, anche grazie alla schermatura del centrocampo. Simic ha giocato senza infamia né lode, i due centrali (Iotti e Pacifico) hanno disputato invece una partita da 6,5 comodo, controllando benissimo gli avanti Nerazzurri, senza particolare affanno.

Il terzino sinistro, Tamas, ha invece messo in mostra un atletismo di valore assoluto. Ha arato la fascia con grande naturalezza, dimostrando di essere in possesso di una facilità di corsa notevole. Aspetto sicuramente centrale, pensando ad un eventuale salto nel professionismo.

Discreto il match disputato da Mastalli, interessante in particolar modo la struttura fisica di Benedicic, che da questo punto di vista potrebbe essere già pronto per il salto tra i pro. Mancino più che decente, bisogna però capire come riuscirebbe a trovarsi a livello di ritmo.

Di Molfetta è invece partito fortissimo, aiutando a spaccare il match in quella prima mezz’ora in cui il Milan ha difatti costruito e blindato il match. Poi è andato un po’ scemando, ma sicuramente nel complesso la sua prestazione è stata positiva.

Mi ha invece un pochino deluso l’Azzurro Vido, schierato punta centrale da Pippo Inzaghi, da cui mi aspettavo qualche cosa di più.
Il suo posto nella ripresa, attorno al sessantesimo, è stato preso da Barisic, che ha avuto un paio di occasioni buone da sfruttare, ma non è stato in grado di lasciare il segno.Luca Vido

Senza voto, invece, Calabria e Rondanini, entrati a match praticamente concluso.

In tutto questo l’MVP del match, secondo il mio modestissimo parere, è stato quindi il centrocampista Rossonero Piccinocchi. Un ragazzo che a dispetto di un fisico piuttosto modesto soprattutto se proiettato tra i professionisti (è alto 172 centimetri e pesa 66 chilogrammi) ha messo in mostra grandissima intelligenza tattica e capacità di lettura di ogni fase del match, dimostrando anche di essere in possesso di due piedi tutt’altro che disprezzabili.

Ecco, un giocatore che se avesse un fisico un pochino più robusto sarebbe a mio avviso già pronto per giocarsi le sue chance in Serie B.

Nel complesso comunque una partita discreta con due sole note negative: la fin troppa gente accorsa sugli spalti ed il freddo becco che mi sono dovuto sorbire per tutto il pomeriggio!

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