Europeo under 2017 – E’ tempo del biennio 94/95!

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Mi fa un po’ senso pensare che mentre io ricordo alla perfezione ogni singola emozione che provai in quella calda serata estiva in cui Baggio & company si giocavano il Mondiale americano i ragazzi che comporranno la prossima under 21, quella del biennio 94/95, per lo più non erano nemmeno nati.

Sto proprio diventando vecchio.

Così dopo avervi introdotto l’Europeo di categoria in svolgimento in questi giorni in Repubblica Ceca con guida apposita, dopo aver tracciato l’identikit degli 11 giocatori da seguire, dopo aver dato i voti all’esordio italiano e dopo aver buttato giù la Top XI della prima giornata permettetemi di provare a dare già uno sguardo avanti, provando a delineare i contorni di quella che potrebbe essere, almeno in partenza, la Nazionale under 21 del prossimo biennio.

Partiamo da un presupposto: dal termine dell’Europeo ceko in poi i ragazzi nati nelle annate 92 e 93 non saranno più convocabili in under 21 (mentre resteranno a disposizione dell’Olimpica, a patto che ci si qualifichi per Rio 2016). Il prossimo biennio sarà infatti appannaggio delle classi 1994 e 1995, anche se ovviamente risulteranno convocabili anche i ragazzi nati negli anni successivi.

Provando ad immaginare quale potrebbe essere oggi – perché nell’arco di due anni le cose possono cambiare anche molto – il possibile undici titolare di questo nuovo ciclo ho buttato giù una formazione di questo tipo.

Tra i pali promuoverei Scuffet, nonostante sia un classe 96. Ad oggi mi sembra il futuro under 21 migliore sulla piazza, in attesa di capire se Meret valga veramente più di lui.
Logico, è necessario che il portiere friulano vada a giocare. Farsi un’altra stagione a guardare Karnezis non sarebbe utile a nessuno, lui in primis.

In difesa potrebbe trovare spazio Mattiello sulla destra, ammesso e non concesso si riprenda bene dal brutto infortunio patito quest’anno. Proprio quando, a Chievo, stava iniziando a dare segni di valere già oggi la Serie A. Un vero peccato.
Si ritrovasse, comunque, una fascia dovrebbe andare a lui.

A sinistra ho invece inserito Murru, giusto per l’esperienza che già vanta in Serie A. Il sardo dovrà vedersela con un nuovo compagno di squadra, Barreca, cui contenderà il posto da titolare anche nel Cagliari. Un bel duello, che dovrebbe riproporsi anche in under 21.

Centralmente invece nessun dubbio, almeno se Conte non deciderà di promuovere i due centrali prima del tempo: la coppia designata sarebbe RuganiRomagnoli, di sicuro tra le migliore dell’intero panorama under 21 europeo.

Il leader del centrocampo, sempre ponendo una sua non promozione anzitempo, sarà sicuramente il laziale Cataldi, che già non capisco come possa non essere titolare oggi (ma con l’espulsione di Sturaro è probabile giocherà, contro il Portogallo).
Assieme a lui ci vedo il torinista Benassi, che sta crescendo molto dopo le belle cose fatte vedere all’epoca delle giovanili interiste, ed il romanista Verre, che attende una chance in Serie A per la definitiva consacrazione, dopo il bel campionato di Perugia.

In attacco la prima punta potrebbe essere un altro sotto età, ovvero sia il parmense Cerri. Già capitano di svariate formazioni under, fisico da corazziere… è plausibile possa entrare prima del tempo nel giro dell’under 21, anche perché in Italia l’under 20 è spesso solo una perdita di tempo.

A suo sostegno due giocatori già presenti nella formazione odierna: Berardi e Bernardeschi. Due ragazzi che ovviamente potrebbero riuscire a fare il salto nella maggiore prima del tempo. In special modo il fantasista del Sassuolo, che non credo finirà a giocare l’Europeo del 2017 (ammesso e non concesso che la nostra formazione ci si qualifichi).

Però come sempre accade – e com’è accaduto anche quest’anno, basta guardare la formazione qui sopra – sicuramente alcuni di questi ragazzi verranno chiamati anzitempo da Conte (o da chi siederà su quella panchina prima della fine del prossimo biennio) per dare una mano alla nazionale maggiore.

In questo senso i favoriti sono certamente Cataldi, che l’anno prossimo inizierà ad accumulare esperienze importanti anche in Europa (se Dio vorrà in Champions League, preliminari permettendo), Berardi, che viene da due annate molto prolifiche, ed i centrali di difesa, per molti già al livello dei difensori che stanno oggi al piano di sopra.

In più altri giocatori, magari anche non inseriti in questa formazione, è plausibile esploderanno, andando ad integrare il gruppo della nazionale maggiore.

Proprio restando fedeli alla possibile under 21 che immagino possa iniziare il prossimo biennio ho quindi sviluppato una squadra alternativa da cui ho stralciato i giocatori che sono più vicini al salto in nazionale maggiore per sostituirli con altri ragazzi che, ad oggi, potrebbero essere i loro primi sostituti.

Così la coppia di difensori centrali potrebbe essere costituita da Vicari e Somma, con un occhio al buon Capradossi che dovrà tentare il salto tra i professionisti – immagino partendo dalla Serie B – e che potrebbe quindi scalare in fretta gerarchie, essendo da sempre uno dei punti fermi delle varie under dei classe 96 (sarebbe infatti un altro sotto età).

A centrocampo il posto di Cataldi potrebbe essere preso da un emigrato, quel Bryan Cristante la cui cessione fece imbufalire un sacco di tifosi rossoneri, un anno fa. Centimetri e geometrie che potrebbe tornare comodi all’under 21, nella speranza che inizi a trovare più spazio in Portogallo.

Sull’ala ipotizzando la sola promozione di Berardi, anche in attesa di capire dove giocherà a livello di club il prossimo anno, ecco che si potrebbe riportare il buon Bernardeschi a sinistra, come a Crotone e nelle varie giovanili Viola, con il romanista Verde – altro sotto età, nel caso – ad agire sulla sinistra. Sempre in tema di ali – posto che anche Verde solitamente predilige giocare a destra – terrei anche d’occhio l’ennesimo classe 96 di questa futura under 21 (96 che si laurearono vicecampioni europei a livello di under 17, lo ricordo), il granata Parigini. Un giocatore con già due campionati di Serie B alle spalle che sono convinto potrebbe tornare presto comodo…

Le conclusioni sul livello attuale – ma anche potenziale – della squadra le lascio tirare a voi, posto che ognuno si farà la propria idea.

Prima di lasciarvi preferisco introdurvi quindi quello che sarà il percorso di qualificazione che questi ragazzi dovranno affrontare in vista di Polonia 2017.

L’urna di Nyon ha deciso di accoppiare nuovamente Italia e Serbia, già insieme nel corso delle qualificazioni a Repubblica Ceca 2015.

Questa volta, però, il girone sembra meno ostico di quanto non sia stato quello dell’ultimo biennio, quando assieme alle due era presente anche il temibilissimo Belgio.

A contendere i due posti valevoli per i playoff saranno Slovenia, Irlanda, Lituania ed Andorra.

E se è vero che non bisogna mai prendere sotto gamba nessun avversario – la Svezia in dieci lo ha dimostrato – è altrettanto vero che una nazione come la nostra dovrebbe garantirsi una rappresentativa abbastanza forte da centrare almeno il secondo posto in un girone del genere…


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