Fine novembre: la situazione in Europa.

Serie A: delle squadre che occupano i primi sei posti in classifica solo Inter (33 punti) e Juventus (27) passano indenni questo complicato week-end di campionato. Per le altre solo sconfitte: il Milan (27), pesantemente sconfitto 3 a 1 (reti di Miccoli, Cavani, Simplicio e Ronaldinho, protagonista nel primo tempo di un rigore fallito ed una traversa su punizione) a Palermo (20), è quindi ora terzo e già a 6 punti dai cugini nerazzurri, il Napoli (24), sconfitto di misura a Milano dall’Inter (reti di Cordoba, Muntari e Lavezzi) resta in quarta posizione, Lazio e Fiorentina (23) perdendo rispettivamente contro Atalanta (Valdes e Floccari) (20) e Roma (17) (rete di Totti) occupano i due posti che darebbero accesso diretto alla Coppa UEFA.

In zona retrocessione troviamo ultimo il Chievo (9) nonostante la buona vittoria di Udine (grazie all’autogoal del rientrante Felipe e con i padroni di casa in 10 per l’espulsione di Di Natale), il Bologna penultimo (10) dopo il pareggio di Genova col Genoa e la Reggina (11), reduce dalla pesante sconfitta di sabato contro la Juve, terzultima. Fortemente invischiati nella lotta per non retrocedere anche il Torino (12) oggi sconfitto a Siena (19) da un goal di Maccarone ed il Lecce (13) fermato ieri sull’1 a 1 dal Catania (22).

E’ quindi un campionato che si sta sviluppando come molti si immaginavano, e cioè con un’Inter che nonostante il cambio di allenatore si mette davanti a tirare il gruppo, avendo come prime e più immediate inseguitrici Juventus e Milan. Poche sorprese anche in coda, con Chievo, Bologna e Lecce male attrezzate per ben figurare in A, con una Reggina che da anni ormai si salva per il rotto della cuffia e con un Torino che nonostante continui ad investire in sede di mercato non riesce mai a trovare la quadratura del cerchio.

Più inaspettata, probabilmente, la partenza a rilento di una Roma che sta ora cercando di riprendersi (ma che resta addirittura quattordicesima) e di una Sampdoria che lo scorso anno aveva cullato il sogno Champions sino alla fine del campionato (e che ora si ritrova solo quindicesima). E’ altresì vero che queste due squadre hanno una partita (lo scontro diretto) da recuperare, ma questo non basta certo a giustificare un’annata che per ora non ha mantenuto le aspettative di inizio stagione.

Da sottolineare, relativamente a questo fine settimana, la rete numero 250 siglata da Alessandro Del Piero in maglia bianconera, la continua crescita (in ottica nazionale, soprattutto) di Giorgio Chiellini (ieri in goal, ma soprattutto capace di tenere molto alto il proprio livello di gioco limitando nel contempo l’irruenza… in 12 partite di campionato, infatti, non si è ancora mai fatto ammonire né espellere) ed il coraggio di un allenatore, Mourinho, che non si nasconde dietro ad un dito ed ammette candidamente la motivazione per la quale ha deciso di non convocare per questa giornata Quaresma (il cui costo si è aggirato sui 30 milioni di euro) e Balotelli (da molti indicato come il futuro di questa squadra): lo scarso impegno in allenamento.

La prossima giornata (la 15esima) sarà ancora favorevole alla Juventus, impegnata a Lecce: le concorrenti dirette saranno infatti impegnate rispettivamente a Roma contro la Lazio (l’Inter, in una partita che vedrà scontrarsi due tra bomber più prolifici di questa parte della stagione, Zarate ed Ibrahimovic) ed in casa contro un sorprendente Catania, che si trova ora a ridosso della zona UEFA (il Milan). Cercherà di dare continuità agli ultimi risultati positivi la Roma, impegnata nel primo anticipo a Verona contro il Chievo, mentre proveranno a rialzare subito la testa Napoli e Fiorentina, impegnati rispettivamente in casa contro il Siena e a Torino contro i granata. Da non perdere sarà sicuramente il derby della Lanterna, una delle partite con più fascino di questo campionato, a maggior ragione dopo la bella campagna acquisti genoana che ha visto l’ingaggio, tra gli altri, di due giocatori di grande qualità come Thiago Motta e, soprattutto, Milito (attualmente capocannoniere della Serie A con 11 reti).

Staremo quindi a vedere come andranno le cose, di sicuro ciò che mi sento di dire è che dopo il terremoto causato da Calciopoli il nostro campionato (anche grazie ai ritorni in A di squadre importanti e blasonate come Juventus, Genoa e Napoli) sta cominciando ad assestarsi ed ogni anno che passa la qualità media va facendosi via via più alta. Speriamo ora che questa cosa cominci a riflettersi anche sull’andamente in Europa delle nostre squadre di club, dopo che lo scorso anno la Fiorentina era finalmente riuscita a tornare in Semifinale di UEFA, cosa questa che ad una nostra compagine non riusciva dalla stagione 2004-2005 quando il Parma (ora in B, all’epoca composto dai vari Frey, Bonera, Bresciano, Grella, Simplicio, Marchionni, Gilardino…) venne sconfitto dal poi vittorioso CSKA di Zhirkov e Vagner Love.

 

Premier League: il Liverpool (33) di Rafa Benitez avrà stasera (alle 21 ora italiana) la possibilità di guadagnare la vetta della classifica in solitaria dopo che il Chelsea (33) è stato sconfitto in casa dall’Arsenal (26) (un autogoal di Djorou ha portato in vantaggio i padroni di casa, una doppietta di Van Persie ha poi ribaltato il risultato), nel big match della 15esima giornata. Partita giocata discretamente da entrambe le squadre, con continui ribaltamenti di fronti e buone emozioni per chi la guardava comodamente seduto sul suo divano. Alla fine sono stati, come quasi sempre, gli episodi a farla da padrone, in particolar modo moltissimo peserà l’errore arbitrale che ha portato a convalidare la prima rete dei Gunners: quando parte, infatti, Van Persie è nettamente oltre l’ultimo difensore, fuorigioco solare e decisione arbitrale che oltre a condizionare fortemente il risultato farà sicuramente parlare a lungo, oltremanica. Vittoria dello United (28), invece, nell’altra partita di cartello della giornata, il derby di Manchester: qui è un goal di Rooney a decidere l’incontro. City (17) che continua quindi il suo campionato difficile (14esima posizione, 2 soli punti in più rispetto alla terz’ultima) nonostante i forti investimenti estivi (è arrivato Robinho, tra gli altri) effettuati dai nuovi proprietari della squadra. Continuano ad essere impantanati in posizioni di bassa classifica anche il Tottenham (15), sconfitto in casa dall’Everton (22) (goal di Pienaar), ed il Newcastle (15), reduce da uno scialbo 0 a 0 contro il Middlesbrough (19). Continua il buon periodo dell’Aston Villa (25), quinto, che pareggia col Fulham (19), e della matricola Hull City (23), reduce da un 1 a 1 contro lo Stoke City (18). Goleada del Bolton (20) sul campo del Sunderland (15): un 4 a 1 senza appello con rete di Cissè per i padroni di casa e poi di Taylor, Cahill e doppietta di Elmander (39′ e 55′) per gli ospiti. Resta ultimo il West Brom (11), sconfitto anche dal Wigan (19) (Miller per il WBA, Camara e Boyce per i padroni di casa), come penultimo il Blackburn (13), sconfitto 3 a 2 a Portsmouth (22).

La lotta, quindi, è ancora serrata e qui, a differenza che in Italia, non si ha ancora avuto la prima mini fuga. Stasera il Liverpool ha una ghiottissima occasione di portarsi da solo in testa, ma il vantaggio sarebbe ancora comunque minimo e già dalla prossima settimana si potrebbe comunque avere un rimescolamento delle carte in tavola. Comincerebbe ad essere invece pesante il distacco dell’Arsenal (che in caso di vittoria odierna dei Reds si troverebbe a -10 dalla vetta) e dei campioni in carica dello United (che finirebbero a -8). Anche dietro le cose sono molto più aperte rispetto che in Italia e diverse squadre potrebbero trovarsi sprofondate nel giro di una giornata in uno dei tre posti che valgono la retrocessione nel The Championship. Ancora una volta quello inglese si conferma come il campionato più equilibrato, tra i grandi d’Europa.

 

Liga: gli anticipi di sabato hanno visto le due grandi di Spagna impegnate a Getafe (17) e Siviglia (24). Lo scontro a distanza vede uscire nettamente vincitore il Barcellona (primo a 32 punti) che trascinato da uno straordinario Messi doma senza grandi apprensioni una delle migliori squadre iberiche degli ultimi anni. Dal canto suo, invece, il Real (26) viene sconfitto 3 a 1 (Albin al 3′ e al 47′ mette una seria ipoteca sulla partita, che viene riaperta da Saviola al 55′ per essere poi definitivamente chiusa da Uche all’82’) e perde due posizioni, finendo quindi quarto. Continua invece, dopo la pessima annata scorsa, il suo buon campionato il Valencia (27) capace d’imporsi per 3 a 2 sull’altra squadra sivigliana, il Betis. Stessa cosa dicasi per il Villareal (28) di Giuseppe Rossi, attualmente in seconda posizione, che batte anche il Recreativo Huelva (7) (2 a 1). Guadagna 3 punti importanti anche l’Atletico Madrid (21), che demolisce 4 a 1 il Racing (15). Quattro sono anche i goal che il Malaga (18) rifila all’Osasuna (8), in un 4 a 2 ricco di goal e spettacolo. Vittoria secca (3 a 0) di un sorprendente Valladolid (ottavo a 19 punti) contro il Maiorca (13), Valladolid che resta alle spalle del Deportivo La Coruna, capace di imporsi 1 a 0 ad Almeria (15). Una doppietta di Fernando Llorente porta invece l’Atlethic Bilbao (12) a vincere lo scontro diretto col Numancia (11) e risolleva la squadra basca, facendola uscire dalla zona più calda della classifica (le ultime tre posizioni, quelle che valgono la retrocessione).

E’ quindi un Barcellona ritrovato ed in grande spolvero a guidare la classifica, con un Real perso nei suoi continui problemi ambientali che lo portano spesso a non dare la giusta tranquillità ad allenatore e squadra per poter lavorare al meglio. Il Real paga inoltre i continui errori che vengono fatti in fase di mercato: da anni ormai la loro campagna acquisti sembra più essere una sorta di raccolta di figurine, che non il proseguimento di un progetto serio… i risultati, poi, si fanno notare spesso e quando il Barcellona non si perde per strada dimostra di essere una squadra molto più ponderata rispetto a quella degli acerrimi rivali madridisti. Molto positivo ancora una volta, invece, il Villareal: dopo il secondo posto della scorsa stagione stanno cercando (con successo, ad ora) di confermarsi ad alto livello. Il sottomarino giallo è ormai una delle realtà più brillanti di Spagna. Bene anche Valencia, Siviglia ed Atletico, tutte squadre che lotteranno fino in fondo per un posto Champions… squadre ben attrezzate che si daranno battaglia tra loro per poter rimanere nel calcio che conta. Mai come quest’anno (con un Valencia ritrovato e con le conferme di Villarea, Atletico e Siviglia) la Liga appare così interessante.

 

Ligue 1: mantiene un ritmo più “umano” il Lione (34), rispetto agli anni scorsi, che pareggia clamorosamente nel più classico dei testa-coda 0 a 0, in casa, col Valenciennes (ultimo, 11 punti) e vede il suo distacco nei confronti del Rennes (29, ora secondo) passare a cinque punti (Rennes che batte 1 a 0 il PSG, 6 a 26 punti). Non ne approfitta l’Olympique de Marseille (28), che non va oltre un pareggio a reti inviolate in casa del Tolosa (26). Per avere un quadro più completo delle prime posizioni si dovrà però attendere il recupero di Nizza(28)-Grenoble(20), con la squadra della Costa Azzurra che in caso di vittoria scavalcherebbe OM e Rennes, piazzandosi a 3 soli punti dall’OL.

Sono sempre i lionesi, quindi, a farla da padrone, ma quest’anno se non altro la lotta è più aperta e chissà che, anche per via degli impegni primaverili di Champions dei pluricampioni in carica, alla fine non sarà una delle inseguitrici a spuntarla. Di sicuro se i marsigliesi riuscissero a gestire meglio la propria fase difensiva (20 reti subite, il doppio rispetto al Lione) potrebbero sfruttare di più la grande potenza di fuoco del loro attacco (31 reti segnate, 10 più di Lione e Rennes).

Nelle altre gare il Lille (ottavo con 25 punti) impatta 1 a 1 col Lorient (dodicesimo a 20 punti), mentre il Nantes si porta appena fuori dalla zona calda vincendo 2 a 0 a Le Havre (12). Bene anche un’altra delle nobili decadute di Francia, il Monaco (22), che batte 1 a 0 l’Auxerre (19) grazie ad una rete di Pokrivac. Nelle zone di bassa classifica da segnalare anche l’importante pareggio del Sochaux (11) contro il Bordeaux (26) e l’ottima vittoria del St. Etienne (13) a Nancy (19).

Sembra comunque che la lotta per non retrocedere sia limitata a cinque squadre, anche se basta una serie di risultati negativi per sprofondare e restarne invischiati. Sicuramente comunque, come detto, il campionato francese di quest’anno è un poco più aperto rispetto agli anni scorsi e la cosa non può che fare bene tanto allo spettacolo quanto all’interesse che attorno a questo campionato stava andando via via scemando per via dello strapotere dell’OL.

 

Bundesliga: in Germania a guidare la classifica è il sorprendete Hoffenheim (34), una favola di altri tempi (un po’ stile Chievo di Del Neri). La netta vittoria per 3 a 0 (Ibisivec, Carlos Eduardo e Copado) contro l’Arminia Bielefeld (12) ha fatto sì che la squadra mantenesse i 3 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, il Bayern Monaco (31) di Luca Toni (in goal assieme al compagno di reparto Klose nel 2 a 0 con cui i bavaresi hanno fermato il Bayer Leverkusen, fermo a 28 punti). Importante passo avanti dell’Herta Berlino (30), che vincendo 2 a 1 l’anticipo di venerdì contro l’FC Koln (19) supera il Leverkusen e si porta in terza posizione, così come importante passo avanti fatto anche da uno strepitoso Werder Brema (23) che distrugge 5 a 0 l’Eintracht Francoforte (16). Nelle zone d’alta classifica si segnalano poi i pareggi di Amburgo (27) (1 a 1 con il Bochum con reti di Sestak ed Olic) e Borussia (25) (reti inviolate contro il Wolfsburg). In coda resta piantato il Karlsruhe (10) battuto 3 a 2 dall’Hannover (16). Importante vittoria dell’Energie Cottbus (12) nello scontro diretto con il Borussia Moenchengladbach (11). Da segnalare il 2 a 0 dello Stoccarda sullo Schalke 04.

 

Eredivisie: prima posizione in solitaria per l’AZ (29) che s’impone 2 a 0 in casa del Groningen (23). A tre soli punti di distanza troviamo l’Ajax (26), fermato sull’1 a 1 dall’Utrecht (18) ed il NAC Breda (26), uscito con le ossa rotte (4 a 0) dalla gara giocata a Rotterdam contro lo Sparta (15). Quarto il Twente (24), vittorioso 2 a 1 sull’ADO Den Haag (10) e quinto il Groningen. Solo sesto il PSV, fermato sul 2 a 2 dall’Heerenveen (doppietta dell’ex Roy Beerens a castigare la squadra di Eindhoven). In coda disfatta dell’FC Volendam (7), distrutto 6 a 1 dal NEC (22) e 1 a 1 nello scontro diretto tra De Graafschap (9) e Roda (10).

Vedremo quindi nelle prossime settimane se il PSV saprà risollevarsi e per quanto ancora l’AZ di Pellè potrà guidare la classifica.

 

Calciomercato: ad un mese dall’apertura del mercato di riparazione si comincia a parlare dei possibili colpi. Zola pare aver chiesto il prestito di Giovinco (sottoutilizzato a Torino) alla Juventus, anche se le parole di sabato sera di Ranieri portano a pensare che il giocatore rimarrà sino a fine campionato in bianconero. L’Everton sarebbe invece vicino al capitano dell’OM, Cana, giocatore duttile capace di giocare tanto come schermo davanti alla difesa quanto da centrale della stessa (ruolo in cui ultimamente Gerets lo sta impiegando con continuità). La valutazione del capitano della nazionale albanese si aggira sui 10 milioni di euro. Sempre parlando di centrocampisti di quantità e forza fisica il tedesco Hamann potrebbe cambiare squadra, pur rimanendo in Premier League: per lui si parla di un possibile accordo con Hull City o West Brom. Sempre per quanto riguarda la Premier si parla di un possibile passaggio, in prestito, di Baines al Newcastle, ma la trattative è stata solo abbozzata e se ne saprà qualcosa di più nei prossimi giorni. Chi invece ha una corte serrata da più squadre è l’ecuadoregno Valencia, seguito da Liverpool, Manchester United ed Aston Villa: la sua quotazione è quantificata attorno ai 10 milioni di euro, ma se si dovesse scatenare un’asta per lui il Wigan potrebbe strappare molti più soldi.

In Germania è invece Ibisevic ad attrarre l’attenzione di molti club. Con le sue 17 reti realizzate si sta mettendo in grande mostra e per lui si parla di possibili interessamenti di Bayern, Manchester United, Villareal, Atletico Madrid e Lione. Certo è che gran parte delle fortune dell’Hoffenheim le sta facendo proprio lui con i suoi goal, difficile pensare che la squadra tedesca possa pensare di privarsene già a gennaio.

In Portogallo è invece Luisao a far parlare di sè. Il centrale brasiliano è da lungo tempo accostato a molte squadre del Vecchio Continente. L’agente dice che dovrebbe restare al Benfica sino a giugno, ma pare ci sia un forte interessamento del Manchester City, che grazie alle ingenti risorse economiche dei propri proprietari potrebbe decidere di scompaginare le carte da subito. Un altro giocatore del club lusitano che potrebbe essere in procinto di partire è Cardozo, ma il suo agente ha dichiarato che nonostante la molta panchina la volontà del giocatore è quella di restare al Benfica.

Il Real potrebbe avere individuato in Tevez il sostituto ideale per Van Nistelrooy, anche se l’affare è più probabile possa essere chiuso a fine stagione, piuttosto che a partire da gennaio (il giocatore non potrebbe essere comunque utilizzato in Champions, per questa stagione). Chi sicuramente giocherà in Spagna ancora a lungo è Xavi, che ha da poco firmato il rinnovo sino al 2014 con il Barcellona.

In Italia a muoversi pare essere la Fiorentina, che secondo alcuni rumors di mercato sarebbe pronta ad offrire ben 17 milioni di euro al Groningen per l’attacante Markus Berg. La cosa sembra un po’ irreale, quindi vedremo nei prossimi giorni se l’offerta sarà confermata o se si tratta solo di chiacchiere da bar.

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