Francia vs. Ucraina – Amichevole under 20 – 13/11/12

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L’under 20 francese capitanata da niente popò di meno che un certo Paul Pogba affina i propri mezzi affrontando un’Ucraina che non è propriamente definibile “parietà”. Non essendosi qualificati per il Mondiale di categoria, cosa invece riuscita ai Bleus, gli ucraini schierano la futura under 21, per iniziare a costruire il ciclo che prenderà il via dopo l’Europeo che si disputerà la prossima estate in Israele.

Gli occhi sono comunque tutti puntati sui transalpini, che schierano diversi giovani interessanti.

Proprio la Francia dimostra di essere meglio schierata in campo e soprattutto tecnicamente più dotata.

Ucraina che comunque tiene bene il terreno, ed ecco che le occasioni non fioccano certo. Nonostante questo il match resta piacevole da seguire.

La prima situazione interessante arriva dopo una decina di minuti, quando Foulquier è pescato bene in sovrapposizione sulla destra e crossa sul secondo palo, dove Vion non riesce però – pur di poco – ad arrivare in tempo.

E’ però l’Ucraina a passare in vantaggio, poco dopo il ventesimo. Un calcio d’angolo battuto dalla sinistra di Areola mette infatti in grossa difficoltà il portiere parigino, che buca l’uscita. Il pallone giunge così a Pylyp Budkivskyy, punta del Ilyichivets Mariupol che ha buon gioco a depositare in rete.

L’estremo difensore ucraino, Maxym Koval, non vuol però essere da meno rispetto all’omologo francese. Così quando Vion crossa da sinistra il portiere di Zaporizhia smanaccia malamente, regalando la sfera alla testa di Veretout, che deve solo sospingerla in rete per l’1 a 1.

Al trentanovesimo è ancora la Francia, sicuramente più brillante degli avversari, a provarci: Pogba s’inventa un assist dei suoi e “scava” la palla in direzione di Foulquier,  che s’infila tra due difensori per controllare in maniera difettosa, col pallone che per poco non s’infila a fil di palo.

In apertura di ripresa torna a farsi vedere l’Ucraina: semina letteralmente il panico con un’azione insistita in area francese per poi, dopo un numero imprecisato di dribbling, calciare verso la rete difesa da Areola, che è però bravo a distendersi e sventare il pericolo.

Pogba però non ci sta. Così il capitano dei piccoli Bleus, forte delle due reti segnate in Serie A, cerca gloria personale con un destro da fuori che termina di poco a lato della porta difesa da Koval.

Il goal è comunque nell’aria. Ed arriva al quarto d’ora della ripresa quando Bahebeck apre per Folquier che trova ancora una volta il fondo crossando in mezzo dove arriva come un treno Thauvin, che incorna per il 2 a 1.

Karavayev che si conferma spina nel fianco della retroguardia Bleus. Al sessantasettesimo la palla giunge infatti all’attaccante in forza al Sevastopol che calcia in diagonale, non riuscendo però a centrare lo specchio.
Thauvin che, di contro, dopo la rete del vantaggio cerca la doppietta personale al settantaquattresimo quando Bahebeck lo serve in area e lui gira di sinistro verso la porta, trovando però la pronta risposta di Koval.

In chiusura è il solito Oleksandr Karavayev a cercare il goal, andando a svettare sugli sviluppi di un corner mettendo la palla di poco a lato del palo.

Francia che si porta quindi a casa una vittoria comunque importante, che dà morale a dei ragazzi che il prossimo giugno affronteranno il Mondiale under 20.

Continua quindi la crescita di una squadra interessante che forte del talento di alcuni dei giocatori più giovani nati in Europa nell’anno di grazia 1993 affronteranno il palcoscenico globale per provare quantomeno a ben figurare.

A brillare sono sicuramente i giocatori più rappresentativi di questa formazione. In primis capitan Pogba, che dopo aver dato dimostrazione di tutto il suo potenziale nei pochi match che Conte gli ha fatto disputare è ormai una star nel suo paese, che lo attende trepidante in nazionale maggiore al più presto (in tal senso c’è già stata più di un’apertura da parte di Didier Deschamps, che ha detto di seguirlo da vicino e con attenzione).

Molto bene, poi, anche Varane, centrale madrileno dal futuro assicurato che unisce fisico da corazziere a tecnica discreta, precisione nei passaggi e buona intelligenza tattica.

Bella anche la prestazione di Kondogbia, uscito a metà match a causa di un infortunio ma sempre molto attivo in entrambe le fasi di gioco. Con lui e Pogba i cugini francesi hanno un centrocampo potenzialmente già bell’e fatto anche per la nazionale maggiore.

Lascia invece ancora una volta qualche dubbio Areola, portierino su cui a Parigi credono molto da sempre attualmente chiuso dal nostro Sirigu all’ombra della Tour Eiffel. Dubbi che non nascono tanto dai mezzi a sua disposizione, assolutamente interessanti, quanto più da una soglia d’attenzione da ritoccare all’insù.

Niente per cui valga la pena strapparsi i capelli, invece, tra gli ucraini, dove però dà bella mostra di sè Oleksandr Karavayev, mobile e di buona volontà.

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