Fulham vs. Juventus – Ritorno ottavi di finale di Europa League – 18/03/10

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Dei precedenti e della cabala se n’era già parlato in occasione della gara d’andata, quando poi i Bianconeri s’erano imposti per 3 a 1 disputando una delle migliori gare da quando Zaccheroni si è seduto sulla panchina della Vecchia Signora.   

Bastano due soli minuti di gioco a Trezeguet per portare in vantaggio i suoi

La questione più importante del pre-match del Craven Cottage, quindi, resta quella riguardante il portiere: meglio affidarsi ancora una volta all’esperienza di un Chimenti ormai un po’ imbolsito o meglio puntare sulla freschezza – con l’inesperienza come contraltare – di un Pinsoglio in rampa di lancio? 

Alla fine Zaccheroni fuga ogni dubbio: la sua scelta ricade infatti, esattamente come accaduto domenica con il Siena, sul quasi quarantenne portiere barese, che prende quindi posto tra i pali. A fargli da scudo sono chiamati Zebina, Cannavaro, Grosso e Salihamidzic, schierato in sostituzione di un Grygera più che sottotono con i senesi. A centrocampo riproposto invece l’albero di natale con Sissoko, Melo e Camoranesi schierati alle spalle dei trequartisti Candreva e Melo, a loro volta posti a supporto dell’unica punta Trezeguet. 

Dal canto suo, invece, i Cottages presentano, esattamente come all’andata, un 4-5-1 con Gera ad agire sulla trequarti ed il solo Bobby Zamora di punta. 

CRONACA
Alla Juve, che parte ancora una volta forte, bastano due soli minuti di gioco per passare: al secondo di gioco, infatti, Trezeguet buca il portiere avversario con un tap-in preciso con cui ribadisce in rete una conclusione di Diego ribattuta da un difensore, bucando Schwarzer

Dopo sei minuti, però, Zamora trova il pareggio: la punta dei Cottages riceve palla in area e dopo aver spostato Cannavaro stoppa di mettendo, mettendo giù un pallone che sbatte poi alle spalle di Chimenti, firmando l’1 a 1

Giusto il tempo di ripartire e Diego prova a riportare sopra i suoi: il suo tiro dalla distanza è però prontamente respinto da Schwarzer, che evita la seconda rete.
Al sedicesimo è quindi ancora Zamora a rendersi pericoloso: su di un lancio lungo in area la punta dei londinesi va infatti a disturbare l’uscita di Chimenti, che non riesce a bloccare il pallone. Alla fine, comunque, la difesa libera l’area. 

Al diciottesimo è invece Hangeland ad avere una buona occasione sugli sviluppi di un angolo ma il centrale norvegese, forse leggermente spinto da Cannavaro che lo mette fuori tempo, non riesce a raggiungere il pallone di testa. 

Cannavaro viene espulso: una decisione, questa, che pesa molto sul prosieguo della partita

Al ventiseiesimo minuto accade un fatto che può pesare come un macigno: Gera è lanciato in profondità e Cannavaro prova a fermarlo con mestiere, con entrambi i giocatori che terminano a terra. L’arbitro non ha grossi dubbi ed espelle il centrale Azzurro. Decisione indubbiamente discutibile, posto che essendoci al fianco dei due un Grosso che avrebbe potuto chiudere sul trequartista ungherese e che non è così automatico ravvisare una chiara occasione da goal in questa azione un’espulsione diretta sembra un tantino generosa.
Sul calcio di punizione seguente, comunque, si esalta Chimenti: Zamora calcia a giro di sinistro sul suo palo, Chimenti si tuffa e mette in angolo con un intervento ad una mano. 

Al trentottesimo doppia fiammata, doppio legno: prima è Davies a colpire la traversa direttamente su calcio di punizione, poi è Etuhu a colpire il palo sugli sviluppi di unangolo.
Il goal è comunque nell’area tanto che un minuto dopo il Fulham passa: Gera è servito in area piccola da Davies, Chimenti non interviene sul passaggio e Gera può depositare comodamente in porta per il 2 a 1

Juventus che dopo l’espulsione di Cannavaro è costretta ad alzare le barricate: è infatti il Fulham a fare la partita, dominando più o meno in ogni zona del campo. Del resto ai londinesi basterebbe un solo goal per riequlibrare le cose rispetto all’andata. 

Due minuti dopo l’inizio della ripresa è ancora un episodio arbitrale a risultare determinante: Diego tocca la palla di mano in area su di un cross di Duff, l’arbitro tentenna qualche secondo, forse per consultarsi con l’assistente, e poi assegna il rigore. Sul dischetto si presenta Gera, che spiazza facilmente Chimenti riportando in equilibrio il risultato maturato nell’andata. 

Al cinquantacinquesimo la Juve prova a rialzare la testa: Diego fa un lancio di diverse decine di metri pescando Trezeguet al limite. Il tiro al volo della punta francese, che ben si coordina sul pallone, non mette però in difficoltà il portiere avversario.
Al cinquantanovesimo Diego prova ad offrire un assist servendo un pallone in mezzo direttamente da calcio di punizione, la palla è però messa in angolo da un difensore. Sugli sviluppi del corner è invece Zebina di testa a provarci, il suo colpo di testa termina però ben oltre la traversa.

Zoltan Gera festeggia la rete del 3 a 1

Al sessantunesimo torna però a farsi rivedere il Fulham: prima Zebina e De Ceglie chiudono un po’ a sandwich Gera, che si lascia cadere ancora una volta come se avesse problemi a reggersi sulle gambe. L’arbitro comunque lascia correre, nonostante l’ex under 21 Azzurro sia rimasto a terra in area. Duff raggiunge quindi il pallone e non applicando il fair play manovra arrivando a calciare, senza però trovare lo specchio di porta.

 

Al settantesimo il Fulham costruisce un’ennesima palla goal: Davies è infatti liberato al tiro da una bella azione manovrata dei suoi. Il suo calcio, potente ma piuttosto centrale, viene però respinto da Chimenti, con il pallone che ballerà quindi pericolosamente a centro area per poi venire spazzato in qualche modo da Sissoko.
Quattro minuti più tardi è invece Gera a colpire il pallone più o meno sulla stessa zolla da cui aveva colpito a rete Davies, questa volta non trovando nemmeno i pali. 

Al settantasettesimo Dempsey ha l’occasione di chiudere il discorso andando a colpire di testa, indisturbato, da dentro l’area. Chimenti, però, si tuffa alla sua sinistra e smanaccia il pallone, salvando la propria porta.
Tre minuti e Chimenti deve ripetersi anche su Gera che dopo aver saltato seccamente Melo al limite dell’area conclude con potenza, mettendo in difficoltà l’estremo difensore barese.Fulham che quindi dopo una fase della partita passata sottoritmo rispetto al primo tempo torna a farsi tamburellante nell’ultimo quarto d’ora di match.  

E proprio la ritrovata veemenza porta il Fulham a segnare il goal che vale la qualificazione: Dempsey riceve palla al limite da Etuhu e dopo aver ben controllato il pallone effettua un pallonetto sul quale Chimenti non prova neanche ad intervenire, osservando il pallone gonfiare la rete.  

Come se non bastasse, poi,  a fine match si fa espellere anche Zebina.  

COMMENTO
Una grande squadra non può prendere sette reti in due match da Siena e Fulham.  

Non solo: una grande squadra non va sul tre a zero contro l’ultima in classifica per farsi poi rimontare. Né vince 3 a 1 in casa propria contro un avversario modesto per poi dargli modo di ribaltare il risultato al ritorno.

Zaccheroni non può nulla di fronte allo strapotere Cottages

Ma, del resto, questa Juventus non è più considerabile una grande squadra, ed anche i più scettici in merito credo debbano accettare questo fatto, oggi.  

Certo, diversi alibi possono essere portati a difesa di questa squadra: dal fatto che Calciopoli abbia rappresentato un punto di rottura per il calcio italiano tutto e per questa squadra in particolare, al fatto che sono stati moltissimi gli infortuni a minare la rosa, quest’anno.
Ma nessuno di questi e degli altri discorsi che si possono fare può andare a giustificare l’attuale annata juventina: la squadra ormai è infatti in balia di sè stessa, composta da molti ex campioni che hanno dato dato a questo club ma che ormai hanno ampiamente imboccato il viale del tramonto, da alcuni giovani dall’ottimo potenziale che fanno però fatica ad esprimersi e da giocatori che oggi non sono né carne né pesce, quando non proprio deficitari. 

Per quello che mi riguarda una sola cosa può fare la Juventus oggi: rifondare. Partendo, però, dai propri vertici societari, non certo iniziando dal riportare Ariaudo a Torino anziché no (tanto per fare l’esempio di un’operazione che comunque non inciderebbe in maniera decisiva sulla squadra). 

Se questo non avverrà entro la fine di questa stagione… beh, difficilmente potremo ritrovare la Juventus ai vertici del calcio europeo com’era solo fino a quattro anni fa. 

Per quello che riguarda la partita in sè penso ci sia poco da dire: la cronaca da sola spiega ampiamente come la vittoria del Fulham sia stata più che meritata. 

MVP
Più che il migliore in campo è il caso di premiare quello, tra i ventidue in campo, che più ha inciso sul risultato finale: Zoltan Gera.  

Il trequartista ungherese, infatti, risulta assolutamente determinante. Facendo espellere Cannavaro, innanzittuto.
Facendo espellere sia nel senso che costringe il capitano Azzurro ad intervenire fallosamente per contenerlo, sia nel senso che si lascia andare oltremisura sul contatto con lo stesso. 

Mettendo a segno due goal, poi. Prima trovandosi puntuale con l’appuntamento col pallone in area piccola, poi realizzando il rigore ad apertura di ripresa, fondamentale quanto l’espulsione di Cannavaro. 

Giocando una partita incisiva, in generale.

Ecco l'11 del Fulham che compie l'impresa contro la Juventus al Craven Cottage

Honorable mention, comunque, anche per Clint Dempsey: il talento americano chiude infatti i giochi per la qualificazione con un goal d’autore, che vale la pena mettersi a vedere e rivedere… 

TABELLINO
Fulham vs. Juventus
Marcatori: 2′ Trezeguet, 8′ Zamora, 39′, 49′ Gera, 82′ Dempsey

Fulham: Schwarzer; Kelly (26’ st Dempsey), Hangeland, Hughes, Konchesky; Duff, Baird, Etuhu, Davies; Gera (40’ st Riise); Zamora. A disposizione: Zuberbhuler, Dikcagoi, Riise, Smalling, Nevland, Marsh-Brown. All. Hodgson.
Juventus: Chimenti; Salihamidzic, Zebina, Cannavaro, Grosso (40’ st Del Piero); Camoranesi (7’ st De Ceglie), Felipe Melo, Sissoko; Candreva (28’ pt Grygera), Diego; Trezeguet. A disposizione: Pinsoglio, Poulsen, Marrone, Iaquinta. All. Zaccheroni.
Arbitro: Kuipers (Olanda).
Espulsi: 27’ pt Cannavaro, 45’ st Zebina.
Ammoniti: 12’ pt Camoranesi, 45’ st Konchesky, 47’ st Felipe Melo.