Il prestito paga. Ma è sempre così?

il prestito paga

“Il prestito paga”, dice la Gazzetta dello Sport di oggi.

E, certo, in alcune situazioni – come quelle citate – è sicuramente vero.

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Io credo però che non si debba nemmeno andare a semplificare troppo il discorso, perché penso che quello del prestito sia un istituto utile ed importante se usato con senno e raziocinio.

Il prestito paga?

Mi spiego con due esempi che riguardano una stessa squadra, l’Atalanta.

Anzi, due squadre: la Juve come cedente, la Dea come acquirente

Da una parte Orsolini, dall’altra Romero.

Caso Orsolini

Come ricorderete, infatti, l’ex esterno offensivo dell’Ascoli dopo essere sbarcato a Torino venne mandato in prestito biennale a Bergamo.

Una scelta che già all’epoca commentai come improvvida, dato che la squadra di Gasperini – che in passato era solito giocare con due esterni alti, oltre a due fluidificanti alle loro spalle – era mutata geneticamente e schierava più un trequartista che partiva dal centrodestra ed una seconda punta con libertà di svariare sul centrosinistra che non due veri e propri esterni.

Mi interrogai molto, quell’estate, sul perché la Juventus avesse deciso di mandare Orsolini a Bergamo, dato che non sembrava proprio la piazza – tatticamente – adatta a lui, eppure questo successe.

Un po’ il contrario, per tirare un parallelo, di quanto capitato a Sottil quest’anno: Cagliari sembra la squadra giusta, ha un allenatore che esalta gli esterni offensivi ed i sardi sono offensivamente molto dotati e potrebbero esaltare le qualità dell’ex capitano della Primavera Viola.

Com’è come non è, alla fine Orsolini non giocò praticamente mai a Bergamo e già il gennaio successivo lasciò Bergamo per trasferirsi a Bologna, dove poteva agire da esterno e fornire quindi prestazioni più all’altezza del suo talento e delle sue caratteristiche.

Caso Romero

Per Romero vale invece un po’ il discorso inverso.

Il centrale argentino si era già messo in mostra al Genoa come centrale iper-aggressivo, a volte anche eccessivo.

Fatto sta che nell’impalcatura tattica di Gasperini, che punta tutto sui duelli uno contro uno a tutto campo e che spinge spesso i propri difensori ad uscire altissimi, un giocatore come lui sembra essere forgiato apposta per quel sistema.

Anche qui, detto-fatto ed ecco che Romero si è subito calato benissimo nella nuova realtà, è il giocatore con più contrasti a partita di questo inizio di Champions League (e lui è un esordiente, lo ricorderei) ed in generale è una delle note più liete di un’Atalanta che ha iniziato la stagione a scartamento un po’ più ridotto rispetto al passato.

Il prestito paga, quindi?

Beh, sicuramente sono un istituto utile ed importante perché possono permettere in particolare ai giovani di fare esperienza in squadre che possono riservare loro più spazio.

Ma vanno valutati bene.

Pensare che basti mandar in giro un giovane di valore e che tutto verrà da sé è sicuramente sbagliato e non profittevole.

Costruirgli attorno un progetto tecnico, invece, può davvero fare la differenza nel processo di crescita del ragazzo…

Qual è la vostra opinione in merito?

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