Jeonbuk Hyundai Motors vs. Al Sadd – Finale AFC Champions League 2011 – 05/11/11

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CRONACA

Dopo nemmeno cinque minuti di gioco i coreani si portano in avanti col brasiliano Luiz Henrique che libera un destro potente da fuori trovando però la pronta respinta di Mohamed Saqr, che gli chiude la porta in faccia.
Sul fronte opposto è invece l’ex Olympique Marsiglia Mamadou Niang a provarci dopo undici minuti di gioco. La sua conclusione dalla distanza si spegne però sopra la traversa.

Partita caratterizzata da ritmi sostenuti e continui capovolgimenti di fronte. Così poco prima del quarto d’ora tornano a farsi vedere i sudcoreani con Jeong Shung-Hoon che gira di testa un cross proveniente da sinistra, bloccato però da un sempre attento Saqr.
E al diciottesimo i coreani passano: Eninho subisce fallo al limite e si presenta sul punto di battuta. Il suo interno destro spedisce quindi la palla sopra la barriera, a filo del secondo palo. Là dove il portiere avversario non prova nemmeno ad arrivare.

L’Al-Sadd però non ci sta. Al ventiseiesimo è Talal Al-Bloushi a provarci da fuori, ma senza fortuna alcuna. Palla a lato.
Per trovare il pareggio i qatarioti devono quindi affidarsi alla fortuna: Kader Keita crossa dalla trequarti cercando l’inserimento di Khalfan che è però anticipato dall’intervento aereo di Kim Sang-Sik, che spizza il pallone di testa beffando il suo stesso portiere.

In apertura di ripresa sono ancora i coreani a portarsi in avanti, ma Eninho, dopo uno scambio al limite con un compagno, non riesce a bucare la resistenza di Saqr.
Al cinquantacinquesimo Jung-Jin ci prova dalla trequarti, sparando però la sfera alta sopra la traversa.

All’ora di gioco il risultato viene ribaltato: Belhadj parte in contropiede velocissimo sulla sinistra, portando palla sino alla trequarti avversaria. Dove appoggia in fascia per Ibrahim Khalfan che dopo aver controllato palla pesca centralmente l’accorrente Kader Keita. Controllo e tiro a filo del palo destro, là dove il portiere avversario non può arrivare: 2 a 1.

Jeonbuk che preme tantissimo per cercare il pareggio, sfiorato più volte. In un caso addirittura con un palo colpito su girata di controbalzo.
Il tutto fino al novantunesimo minuto, quando un’uscita a vuoto di Saqr spiana la strada a Lee Sung-Hyun per il più comodo degli appoggi di testa, in una porta praticamente sguarnita. E’ il 2 a 2 che spezza sul più bello i sogni di gloria qatarioti.

Nemmeno il tempo di riprendersi dallo schiaffo morale che l’Al Sadd per poco non affonda di nuovo: la difesa balla come mai prima e Dong-Chan fa per approfittarne, senza però riuscire a bucare l’estremo difensore avversario in situazione di uno contro uno.

Il primo tempo supplementare scorre quindi sugli stessi binari che avevano caratterizzato buona parte del match, con le due squadre a fronteggiarsi a viso piuttosto aperto ma spesso incapaci di pungere con efficacia per via della pochezza delle proprie manovre.

L’occasione più che d’oro per sbloccare nuovamente il risultato capita quindi al centododicesimo quando Shung-Hoon si vede recapitare da una serie di rimpalli il pallone ad una decina di metri massimo dalla linea di porta, e decide così di calciarlo sul secondo palo per riportare in vantaggio i suoi. Saqr, però, non è della stessa idea e dopo aver bucato completamente l’uscita in occasione del goal del 2 a 2 si rifà qui, distendendosi alla sua destra per smanacciare un pallone destinato a varcare la linea di porta.

Come se non bastasse a due primi dal termine Yahya ferma fallosamente un avversario affossandolo dalle spalle e riceve il secondo cartellino giallo, dovendo abbandonare anzitempo il terreno di gioco.
Non c’è comunque più il tempo di costruire iniziative apprezzabile. La partita, così, finisce ai rigori…

  Mamadou Niang goal
  Eninho goal
  Hasan Al Haydos goal
  Dong-Chan parato
  Lee Jung-Soo traversa
  Park Won-Jae parato
  Ibrahim Majed goal
  Kim Sang-Sik goal
  Nadir Belhadj goal

COMMENTO

Partiamo dicendo che il livello medio del calcio asiatico rappresentato in questa finale è ancora anni luce distante rispetto a quanto siamo abituati a vedere noi in Europa.

Joenbuk ed Al Sadd, infatti, sono nettamente inferiori alle squadre che si contenderebbero la nostra Champions. E non solo.

E questo sotto un po’ tutti i punti di vista.

In primis quello tecnico, laddove le lacune dei protagonisti in questo senso sono assolutamente nette e questo certo non aiuta ad elevare il tasso di spettacolo in campo.

Poi anche sotto l’aspetto tattico. Per quanto, va detto, da questo punto di vista dei passi avanti negli ultimi dieci-venti anni sono stati fatti, in Asia.

Nel complesso esce comunque una partita tutto sommato apprezzabile, con le due squadre che si confrontano senza tenere troppo il freno tirato alla ricerca di una vittoria che passa però per i rigori.

Alla fine grande protagonista, nel bene e nel male, di questo match è quel Mohamed Saqr, 30enne portiere qatariota, che prima, a tempo ormai scaduto, regala il pareggio ai coreani. E poi, tra supplementari e rigori, si erge a vero e proprio eroe di questo match.

Dapprima negando un goal già fatto agli avversari con un balzo con cui va a deviare sul palo la sfera.

Poi, nel momento dei tiri dagli undici metri, neutralizzando due conclusioni degli avversari, ponendo la sua firma in calce ad una vittoria che porta i qatarioti per la seconda volta nella loro storia al vertice del calcio asiatico (la prima fu nell’88/89, quando batterono l’Al-Rasheed per la regola dei goal fuori casa in una doppia finale che si concluse 3 a 3).