Juventus: caccia al trequartista

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Sono ormai diversi mesi, raccontano i soliti beninformati, che Massimiliano Allegri chiede ai suoi dirigenti l’arrivo di un trequartista di livello.

Effettivamente se prendiamo la squadra che solo un paio di mesi fa completò una stagione quasi perfetta un giocatore capace di giocare tra le linee era l’unica mancanza evidente, l’ultimo tassello capace di far fare il salto di qualità al 4-3-1-2 scelte dal tecnico ex Milan nella sua avventura bianconera.https://twitter.com/sciabolatablog/status/633903857848987648

Ad una settimana dalla chiusura del calciomercato, però, questo trequartista non è ancora arrivato.

La Juve ha infatti iniziato un’opera di ringiovanimento della rosa che ha portato cambiamenti già profondi.

Le partenze di giocatori come Pirlo, Vidal e Tevez hanno lasciato un vuoto soprattutto a livello di personalità in una squadra che dovrà già lavorare molto per trovare un nuovo amalgama e per inserire i tanti giovani arrivati senza perdere, per quanto possibile, competitività.

Proprio in queste ore si sta poi consumando l’arrivo a Torino di Cuadrado, ala colombiana che lasciò la Fiorentina solo sei mesi fa per floppare completamente il suo approccio alla Premier League, restando sempre ai margini del progetto tecnico di Mourinho e, appunto, tornando in Italia con la coda tra le gambe.

Per parlare dell’arrivo dell’ex viola alla Juventus servirebbe un articolo a parte. Qui mi limiterò solo a dire che o Allegri ha deciso di abbandonare in maniera più o meno definitiva il 4-3-1-2 (cosa plausibile, visti gli arrivi registrati ad oggi) oppure quello di Cuadrado è un arrivo dettato da un’occasione di mercato interessante e da cogliere al volo, ma che servirà solo per dare più profondità ed alternative tattiche al mister, non precludendo quindi l’arrivo di un trequartista da qui al 31 agosto.

Nell’arco di questi due mesi di mercato i nomi fatti da giornali, radio e tv si sono sprecati. Alla Juventus è stato accostato praticamente ogni trequartista di buon livello acquistabile in giro per l’Europa, alimentando un tourbillon di chiacchiere e illazioni che però ad ora non si è tradotto in nulla di concreto.

Personalmente ho perso il conto dei trequartisti accostati alla Juventus già al secondo giorno di mercato, ma in questo pezzo volevo comunque ricapitolare un po’ tutti i giocatori chiamati in causa per capire quale soluzione potrebbe essere la più sensata per il club bianconero…

Tra i tanti nomi fatti c’è quello di Francisco Román Alarcón Suárez, ai più noto come Isco.
Probabilmente il trequartista più talentuoso del mondo, a soli 23 anni si trova in una situazione molto strana: dopo aver strabiliato, giovanissimo, ai tempi del Malaga passò a suon di milioni al solito Real Madrid, dove però ha faticato a trovare spazio. Così dopo una prima stagione più o meno ai margini ne ha giocata una seconda – complice la scelta scellerata di smembrare il centrocampo della Decima, con le cessioni di Di Maria ed Alonso – provandosi a riciclare mezz’ala, in un ruolo palesemente non suo.
Sulla trequarti potrebbe far fare il salto di qualità a quasi tutte le squadre al mondo. Di certo anche alla Juventus, in barba a chi dice che Allegri è solito usare trequartisti “di peso”, a la Boateng (tipo Cossu ai tempi del Cagliari, no?).
I problemi veri, in questo caso, sono due: uno di natura economica (difficilmente il ragazzo potrebbe partire per una cifra inferiore ai 50 milioni, ed un ingaggio altrettanto principesco), l’altro di natura tecnica (con l’arrivo di Benitez il Real dovrebbe passare al 4-2-3-1, che vorrebbe dire più possibilità per Isco e James di giocare nella posizione da loro preferita).

Qualcuno poi nel corso dei mesi ha citato l’altro grande – per talento assoluto – trequartista del calcio europeo: Kevin de Bruyne.
Scartato dal Chelsea dopo sei soli mesi passati in quel di Londra, ha saputo rilanciarsi alla grandissima tornato in Germania, dove aveva già vestito per una stagione la maglia del Werder Brema. Se da un punto di vista tecnico è un giocatore che lascia pochi dubbi, le chance di poterlo vedere realmente vestire la maglia bianconera sono addirittura inferiori a quelle di Isco: su di lui è infatti piombato il Manchester City, che ha messo sul piatto la bellezza di 70 milioni per acquistarne il cartellino. Giusto stamattina la Bild parlava del fatto che il ragazzo preferisse restare in Germania, magari passando al Bayern Monaco, ma è praticamente certo il suo approdo in uno dei top club europei. Uno di quei club cui la Juventus, da un punto di vista economico, non può oggi fare concorrenza.

Altro giocatore pluricitato, probabilmente quello più citato di tutti in assoluto, lo troviamo sempre in Germania: Julian Draxler, stellina dello Schalke 04.
L’ancora 21enne talento nativo di Gladbeck è stato costantemente al centro delle cronache di mercato per settimane intere. Secondo quello che abbiamo potuto apprendere dai giornali su di lui ci sarebbe stata una trattativa estenuante tra i due club: da una parte la richiesta tedesca di 30 milioni tondi, dall’altra la volontà della Juve di non salire oltre i 25 bonus compresi.
Alla fine, almeno per ora, non se n’è fatto nulla. Eppure parliamo di un giovane dal talento cristallino, che da un punto di vista prettamente tecnico contribuirebbe di certo ad innalzare il livello della squadra. Per di più nonostante la giovane età il ragazzo vanta già una quarantina di presenze in Europa ed un totale di quasi 170 presenze in prima squadra, più 15 con la nazionale tedesca.
Insomma, a Draxler non manca praticamente nulla. Se non un po’ di salute. Essendo già andato incontro ad alcuni problemi fisici (lo scorso anno ha messo assieme solo 15 presenze in campionato, non a caso) è probabile che la Juve voglia puntarci ma con cautela. Da qui il tentennamento nella trattativa.
Tatticamente parlando, comunque, sarebbe un’ottima presa. Potendo giocare sia largo che centrale sarebbe in grado sia di fare il trequartista nel 4-3-1-2 che l’ala nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3, integrandosi così bene anche con l’altro – ormai fatto – nuovo arrivo Cuadrado.

Altro nome che è andato di moda per diverse settimane quello del Campione del Mondo Mario Gotze, che dopo aver segnato il goal più importante della sua vita un anno fa non ha probabilmente vissuto la stagione che si aspettava in quel di Monaco.
Dal mio punto di vista il ragazzo ha sicuramente qualità indiscusse, ma ancora non è riuscito ad esprimersi al cento per cento del suo potenziale, comunque inferiore a quello di altri interpreti del ruolo (ad esempi i già citati Isco e De Bruyne). Alla Juventus potrebbe fare molto comodo ma un po’ i 40 milioni di base richiesti dal Bayern, un po’ probabilmente la voglia di rifarsi del giocatore stesso sembrano aver fatto naufragare definitivamente la trattativa.

Restando in terra tedesca diversi media hanno accostato alla Juventus anche il nome di Henrikh Hamleti Mkhitaryan, stella della nazionale armena e – pare – punto di forza del nuovo corso giallonero.
Con l’addio di Klopp e l’arrivo di Tuchel, infatti, l’ex Shaktar Donetsk pare essersi ritrovato: così dopo le sole 4 reti realizzate in ben 30 match la scorsa stagione ha iniziato con un bel 7 goal in 6 match quest’anno, con una media di una realizzazione ogni settantacinque minuti tondi.
Giocatore che da un punto di vista del puro talento è sicuramente inferiore ai giocatori citati qui sopra, Mkhitaryan resta trequartista con buone doti d’inserimento che inserito nel giusto contesto tattico può pagare dividendi interessanti. Basti pensare ai 25 goal segnati in 29 presenze nel corso della sua ultima stagione ucraina, quella che ne segnò la definitiva consacrazione…
Ad oggi, comunque, anche il suo nome pare essere naufragato. A maggior ragione per il fatto che dopo un inizio di stagione di questo genere il Borussia è pensabile voglia fare di tutto per tenerlo quantomeno sino a giugno. Con il contratto in scadenza nel 2017 sarebbe comunque ancora vendibile ad una cifra elevata (come dimostrato proprio da questa sessione di mercato), se segnasse 15/20 goal…

Spostandoci in Inghilterra un nome su cui alcuni giornalisti hanno insistito per qualche giorno è stato quello di Christian Dannemann Eriksen del Tottenham.
L’ex Ajax è un trequartista tatticamente squisito capace di giocare anche a centrocampo, e forse proprio per questo, sotto certi aspetti, l’ideale per la Juventus. Dopo la partenza di Pirlo, infatti, è stato promosso Marchisio a tutti gli effetti nel ruolo che fu del regista Azzurro. Alle sue spalle, però, il vuoto.
Un vuoto che alla bisogna sarebbe potuto essere colmato proprio dal talento danese, capace di arretrare sia in cabina di regia che come mezz’ala su richiesta dell’allenatore.
Sicuramente uno dei nomi più interessanti accostati alla Juventus, anche per lui la richiesta pare fosse sui 30 milioni. Ma la voce che lo ha riguardato se n’è andata come è arrivata: in un batter d’occhio.

Sempre per quanto riguarda il Tottenham qualcuno ha paventato anche la possibilità riguardante Erik Lamela, ex esterno offensivo giallorosso. Un giocatore che sebbene, appunto, abbia sempre prediletto poter partire largo sulla destra per accentrarsi sul sinistro, piede forte, avrebbe sicuramente anche le capacità di adattarsi a trequartista, pur limitando molto le sue peculiarità.
In questo caso pare che l’eventuale abboccamento di mercato potesse vertere su di un prestito con diritto di riscatto, ma anche in questo caso le voci si sono subito raffreddate. Come esterno offensivo, l’abbiamo detto, la Juventus avrebbe preferito concentrarsi su Cuadrado. E come trequartista puro non penso possa essere interessata a Lamela. Soprattutto perché, sbaglierò, ma un 25/30 milioni da spendere i bianconeri potrebbero tranquillamente ancora averli, nonostante i già tanti arrivi celebrati in questo paio di mesi.

Un nome che mi ero perso, ma che non era sfuggito ai miei sempre attenti followers su Facebook e Twitter, è quello di Hakan Çalhanoğlu, trequartista turco in forza al Bayer Leverkusen.
Tecnicamente completo, solo ventunenne (essendo classe 94 virtualmente potrebbe giocare il prossimo biennio aggregato all’under 21, dove però sarebbe totalmente fuori scala), a Torino permetterebbe soprattutto di colmare una grossa lacuna: quella relativa ai calci piazzati (ieri calciati quasi tutti da Pogba, che ha palesato grossi limiti in tal senso).
Una vera e propria trattativa non credo però sia stata imbastita. E fino a che il Bayer Leverkusen avrà possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League (mercoledì il ritorno del playoff contro la Lazio) credo sia pure difficile che i dirigenti tedeschi abbiano anche solo lontanamente pensato ad una sua cessione. E’ il cuore tecnico del suo club, nonché il giocatore capace di cambiare il corso di un match con una giocata (assieme a Bellarabi): se Champions sarà difficilmente Marotta potrà pensare di portarlo a Torino.https://twitter.com/sciabolatablog/status/635519558242189312

Tra i tantissimi nomi fatti anche quello di un ipotetico quanto impossibile ritorno: quello di Javier Pastore.
Un giocatore che, lo dico subito, non mi ha mai convinto. Non tanto per valore assoluto, posto che ha giocate da campione vero, quanto per continuità sia all’interno di un match che di una stagione.
Pastore mi sembra ancora oggi giocatore troppo discontinuo per poter diventare il cuore pulsante di una squadra che non può che partire ogni anno con l’imperativo di vincere lo Scudetto ed essere competitiva in Champions League.
Per di più mi sembra un giocatore su cui ancora oggi Al-Khelaifi ed il PSG tutto puntino piuttosto forte. Il che vorrebbe dire dover sborsare una cifra fuori mercato per poterlo riportare in Serie A. Una cifra che proprio la sua discontinuità sconsiglia di spendere, a mio avviso.

Solo di poco più plausibile potrebbe invece essere il ritorno di Wesley Sneijder.
In questo caso non tanto perché la società detentrice del cartellino, il Galatasaray, chiederebbe cifre astronomiche, quanto più perché coi suoi 31 anni di età Sneijder non rappresenta un investimento “verde”, quanto più “a perdere”: difficile pensare di potersi rifare dei soldi spesi per il suo cartellino con un’eventuale cessione futura, ovviamente. Sarebbe quindi un acquisto abbastanza in contraddizione col resto del mercato.
Per di più se dal punto di vista dell’acquisizione l’ex Inter non dovrebbe costare una cifra eccessiva, da quello dell’ingaggio sicuramente chiederebbe una cifra tra le più alte, diventando uno dei giocatori più pagati in rosa. Quindi, comunque, un investimento non da poco.
Certo Sneijder, arrivasse, sarebbe comunque l’unico vero trequartista in rosa. L’unico giocatore dotato di quell’ultimo passaggio che tanto manca alla squadra di Allegri.
Anche qui, però, la continuità non è mai stata dalla sua parte. Tranne in quel famoso 2010 che regalò il Triplete ai nerazzurri, infatti, Wesley non è mai brillato per continuità…

Venendo al mercato interno uno dei nomi più gettonati, secondo qualcuno addirittura già bloccato in vista della prossima stagione, è quello dell’oriundo Franco Vasquez del Palermo, rilanciato anche oggi tra le pieghe dei vari articoli di analisi della prima sconfitta casalinga alla prima giornata di campionato nell’intera storia della Juventus.
Tra tutti i nomi fatti finora quello del neo Azzurro a tinte rosanero è sicuramente tra i meno accattivanti. Vero che il ragazzo è reduce da un’ottima stagione al Palermo, ma altrettanto vero che non sembra avere il talento assoluto degli altri interpreti né l’esperienza internazionale di molti di loro, già protagonisti anche in Europa nonostante la – per lo più – giovane età.
Al di là di ogni considerazione sul giocatore in sé c’è comunque un aspetto che lascia dire che Vasquez non dovrebbe essere un giocatore appetibile per la Juventus: la mancanza di giocatori offensivi oggi in forza al Palermo.
Con le cessioni di Dybala (allo stesso club di Torino) e Belotti (partito sempre in direzione del capoluogo piemontese, ma nel suo caso sponda granata) il Palermo si è infatti trovato assolutamente sguarnito là davanti. Altri due giocatori sicuramente arriveranno, ma cedere anche Vasquez vorrebbe dire dover ricostruire da zero l’intero reparto offensivo siculo. Probabilmente troppo anche per Zamparini.

Qualcuno ha poi citato il probabile futuro milanista Roberto Soriano, autore ieri di una buona prova alla prima di campionato contro il Carpi.
L’italotedesco è un trequartista atipico, lo definirei “tattico”. Una mezz’ala adattata a trequartista capace di legare i due reparti, di dare copertura in fase di ripiegamento ma sicuramente non in possesso di quel talento tipico dei grandi numeri 10, di quelle giocate in grado di decidere un match, di quelle invenzioni degne di un Archimede Pitagorico in salsa calcistica.
Soriano è un nome che per molti, per tornare alla definizione di “trequartista tipico di Allegri”, potrebbe essere tra i nomi più indicati per la Juventus, ma che a me in quest’ottica non ha mai convinto.
Personalmente, sebbene il costo sia sicuramente alla portata del club di Corso Galileo Ferraris, non l’ho mai trovata un’opzione realistica. Credo infatti che un giocatore del genere, oltre alla Sampdoria, potrebbe essere più adatto a squadre come Napoli o Milan, che paio alla ricerca di un “trequartista tattico”.
La Juventus, invece, sembra alla ricerca di un “trequartista puro”.
Il tutto, ovviamente, fermo restando anche la differenza notevole che passa tra lui ed i trequartisti contenuti in questa lista.

Dodici giocatori vi sembrano tanti?
Beh, sappiate che non sono nulla. Perché l’elenco completo comprende anche i nomi di Alex Teixeira, Hernaes, Nasri, Saponara, Gerson e chissà quanti altri…


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