Juventus vs. Atalanta – Diciassettesima giornata Serie A 2012/2013 – 16/12/12

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CRONACA

Inizio choc per gli ospiti, che dopo un minuto e venti secondi sono già sotto: nonostante si schieri a cinque in difesa, infatti, l’Atalanta si fa bucare subito da una verticalizzazione e Vucinic, a secco da settembre, buca Consigli in diagonale per l’1 a 0 immediato.Mirko Vucinic

Atalanta però che non ci sta e dopo un paio di minuti Denis (su regalo di Marrone) si trova subito a tu per tu con Buffon. Che però lo strega e gli nega la via del goal.
Nerazzurri che ci credono e provano a rispondere colpo su colpo, trovando però una retroguardia Bianconera sempre attenta a non farsi perforare.

La Juventus però non è prima per caso. E pur accusando un poco la manovra ospite trova la magia del due a zero, con Pirlo che estrae dal cilindro un calcio di punizione fenomenale che va a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali.

Il raddoppio scioglie del tutto i padroni di casa, che prendono il controllo del terreno di gioco. Al diciottesimo una bella azione manovrata porta Chiellini in posizione di sparo, col mancino del difensore Azzurro che viene però deviato in angolo.
Juve che ha ormai rotto gli argini. Tanto che al ventisettesimo arriva il 3 a 0. Marchisio riceve a più di venti metri dalla porta, prende la mira e buca per la terza volta Consigli. Match definitivamente chiuso.

Non bastasse questo, piove – anzi, diluvia – sul bagnato. Manfredini ferma infatti fallosamente una ripartenza veloce dei padroni di casa, guadagnandosi la seconda ammonizione. Alla mezz’ora, così, l’Atalanta si trova sotto sia nel risultato che nel conto dei giocatori in campo.
Da lì al termine della prima frazione, quindi, gli uomini di Colantuono si chiuderanno per evitare il tracollo definitivo.

La ripresa si apre con un tiro di Giovinco dal limite disinnescato in due tempi da Consigli.
Proprio il piccolo fantasista juventino troverebbe anche la rete del 4 a 0, intorno al cinquantasettesimo. Segnatura però annullata per fuorigioco.

Juve in pieno controllo del match, e non potrebbe essere altrimenti visto lo stato delle cose. Al sessantesimo ci prova ancora Marchisio, sempre da fuori. La leggera deviazione di Lucchini non impedisce comunque a Consigli di fare sua la sfera.
Alle tre reti effettive si aggiungono quindi le due annullate: Pirlo mette in difficoltà l’estremo difensore Nerazzurro con un tiro da fuori solo respinto. Sulla sfera si avventa come un condor il neoentrato Quagliarella, che ribadisce in rete. Il tutto, però, partendo da posizione irregolare. E il guardalinee se ne avvede nuovamente, in maniera molto puntuale.

Atalanta che comunque non vuole stare semplicemente a guardare e prova, anche se timidamente, ad andare alla ricerca quantomeno del goal della bandiera. Il cronometro segna sessantacinque minuti di gioco quando Peluso, sugli sviluppi di un angolo, può calciare a rete da posizione favorevole, senza però inquadrare lo specchio.
Una manciata di minuti ed altra bella manovra corale che porta Giovinco al tiro. Bravo però Consigli a chiudergli la porta in faccia.

L’ultimo quarto d’ora regala ancora qualche fuoco d’artificio, ma nessun’altra segnatura.

COMMENTO

Troppa Juve per questa Atalanta, che comunque parte in maniera discreta per poi farsi travolgere dall’uragano Bianconero.

Così mentre ogni giornalista sportivo d’Italia si affanna a cercare “l’antiJuve”, che a loro volta si prodigano in continuazione per smentirli, la squadra di Conte mostra autorità ed autorevolezza, si porta a casa facilmente tre punti importanti per l’inseguimento al titolo di “Campione d’Inverno” e dimostra ancora una volta, se mai  ce ne fosse bisogno, di essere la squadra più forte d’Italia.

Quadrata e qualitativamente dotata, questa squadra doma facilmente i ragazzi di Colantuono dominando in ogni zona del campo, mettendo in mostra quel gioco corale che solo a sprazzi aveva mostrato quest’anno – a differenza dello scorso – e guadagna altri tre punti.

Il tutto facendosi prendere per mano e guidare da uno dei pochi Fenomeni rimasti nel nostro calcio: Andrea Pirlo.

MVP

Che altro non può essere se non il mio MVP di giornata. Taglia e cuce con maestria, dribbla anche solo alzando un sopracciglio, dipinge calcio con un mancino sopraffino ed un destro che è un vero e proprio dono divino.Andrea Pirlo

Il goal del due a zero, poi, è una perla balistica assoluta. Che non stupisce però, essendo stata confezionata da un giocatore con le sue – immense – qualità.

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