LaLiga Promises XXI – Tenerife 2016

Si è chiuso ieri sera con la – larga – vittoria del Barcellona in finale sull’Atletico Madrid LaLiga Promises XXI, ultima edizione in ordine temporale del sempre interessantissimo torneo giovanile categoria under 12 organizzato dalla Federazione Spagnola.

LaLiga Promises XXI

Un torneo cui hanno preso parte 12 squadre (8 spagnole, 1 italiana, 1 inglese, 1 francese ed 1 tedesca) che hanno battagliato per provare a succedere al Barcellona nell’albo d’oro, coi campioni in carica che sono però riusciti a confermare il proprio dominio.

A rappresentare i nostri colori la Juventus di Alessandro Spugna, che purtroppo non ha dato grande prova di sé.

Con due sconfitte (2 a 0 con lo Sporting de Gijón e 1 a 0 con il PSG) ed un pareggio (0 a 0 contro l’Atletico Madrid) i piemontesi sono stati eliminati già durante la fase a gironi, che qualificava ai quarti le prime due e le due migliori terze.

Male comunque, in generale, tutte le rappresentanti straniere: un solo punto anche per il Borussia Dortmund (sconfitto da Real e Betis, pareggio col Valencia unica terza eliminata) e tre disastri per il Middlesbrough (3 a 0 col Siviglia, 8 a 0 col Barcellona, 5 a 0 col Villarreal).

A salvarsi quindi solo i parigini, capaci di vincere il proprio raggruppamento grazie ad un pareggio comunque immeritato coi Colchoneros, una vittoria di misura (anch’essa non meritatissima) con la Juve ed una vittoria (questa sì, meritata) con lo Sporting de Gijón nel corso della terza giornata.

Ai quarti però il PSG se l’è dovuta vedere con il Barcellona, ed ha fatto le valige mestamente: 4 a 0 per i Blaugrana e addio LaLiga Promises XXI.

LaLiga Promises XXI

LaLiga Promises XXI

In generale ancora una volta (non è il primo torneo di questo tipo che mi capita di vedere) si è quindi confermata la superiorità del calcio spagnolo, almeno a questi livelli.

Certo, troppo diverso il numero di squadre in campo per fare un paragone serio. Ma posso assicurare che nel corso di questi anni un po’ sempre, almeno tra i ragazzini, ho potuto apprezzare come il calcio spagnolo sia davvero avanti a tutti nella capacità di dare fin da subito delle basi importanti ai proprio giovani calciatori.

Detto di quello che è stato un po’ l’andamento generico del torneo entriamo nello specifico.

Cominciando dai premi che sono stati riconosciuti dagli organizzatori de LaLiga Promises XXI ai giocatori che si sono messi in miglior mostra nel corso del torneo, oltre che al tecnico che è stato riconosciuto come il più meritevole.

Il titolo di MVP è andato al blaugrana Adrià Capdevila, centrocampista capace di giocare a tutto campo dando una mano alla difesa, impostando le ripartenze e perché no facendosi valere anche in fase di rifinitura o rendendosi pericoloso in quella conclusiva.

Adrià Capdevila MVP LaLiga Promises XXI
MVP LaLiga Promises XXI: Adrià Capdevila

Capocannonieri de LaLiga Promises XXI sono stati invece tre giocatori, di cui due della squadra che si è aggiudicata il titolo: Xavier Planas (centravanti) e Toni Caravaca (centrocampista offensivo) hanno onorato la Masia realizzando quattro reti a testa, Alejandro Garnacho (centrocampista offensivo che gioca prevalentemente largo) ha fatto altrettanto in maglia Colchoneros.

Capocannonieri LaLiga Promises XXI
L’ex Atletico Madrid Kiko Narváez premia i capocannonieri de LaLiga Promises XXI: Alejandro Garnacho (Atletico), Toni Caravaca (Barça), Xavier Planas (Barça)

Miglior portiere de LaLiga Promises XXI è stato invece premiato uno degli estremi difensori che anche dal mio punto di vista si sono messi in maggior spolvero, ma che personalmente non metterò titolare nella mia Top XI della competizione: Sergi Torner, uno dei due buonissimi portieri in forza al Villarreal.

Miglior portiere LaLiga Promises XXI
Christian Karembeu premia il miglior portiere LaLiga Promises XXI: Sergi Torner (Villarreal)

Il premio di miglior mister della competizione, infine, è stato assegnato a José Luis Rodríguez dello Sporting de Gijón.

José Luis Rodríguez miglior allenatore LaLiga Promises XXI
Miglior allenatore LaLiga Promises XXI: José Luis Rodríguez (Sporting de Gijón)

Detto dei premiati dagli organizzatori, passiamo a quello che ho visto io.

Vi propongo qui la mia Top XI del torneo LaLiga Promises XXI. Una top XI che vuole semplicemente essere un riconoscimento a quei ragazzi che, almeno ai miei occhi, si sono messi più in luce nel corso della kermesse.

Per fare dello scouting professionale su di loro ci sarà tempo più avanti, quando saranno un po’ più cresciuti.

Il portiere su cui ricade la mia scelta è l’italiano Simone Scaglia. Nonostante la Juventus metta in mostra due tra i migliori difensori del torneo le squadre avversarie riescono a creare molte occasioni, ed è proprio lui ad evitare che i punteggi diventino troppo pesanti per il congiunto bianconero.

I due estremi difensori che mi hanno fatto titubare su questa mia scelta sono Sergi Torner (premiato dagli organizzatori) del Villarreal ed Angel Hernardez del Real Madrid, capace di trascinare i Blancos in semifinale con due rigori parati su due nel corso della lotteria finale ai quarti contro il Siviglia.

Danno buona mostra di sé anche gli altri due portieri del Villarreal e del Real, Javi Guerrero Perez e Diego Pineiro, oltre ad Ivan Morales (Siviglia), Semin Kojic (Borussia Dortmund) e Louis Mouquet (PSG).

La titolarità sulla fascia destra della difesa se la guadagna invece il sevillista Marcos Soria, giocatore di quantità e qualità capace anche di proporsi in avanti e segnare tre reti.

Sulla fascia opposta spazio invece ad un ex sevillista, oggi a La Masia: Juan Larrios, tipico terzino spagnolo con grande cambio di passo e predisposizione all’offesa continua.

Barcellona campione LaLiga Promises XXI
Barcellona campione LaLiga Promises XXI

La mia scelta sui due centrali difensivi titolari cade quindi sullo juventino Lorenzo Dellavalle oltre che sul blaugrana Diego Almeida: il primo, assieme a Michele Costanza (che conosceremo tra poco) è stato definito dagli stessi telecronisti spagnoli come un grande difensore (per la categoria, s’intende) e mostra grande solidità con capacità e tempismo negli interventi. Il secondo è invece il classico centrale di scuola La Masia, attento in chiusura ed abile nell’impostare l’azione.

Sono comunque stati tanti i difensori che mi hanno ben impressionato.

Tra i centrali Ferruh Ocakkaya e Jonah Wagner del Borussia Dortmund, il capitano parigino Abdoulaye Kamara (che mi ha ricordato molto Mohamed Sakho, ma con una capacità di giocare il pallone maggiore), il sevillista Diego Jimenez, Miguel Gomez dello Sporting de Gijón ed Alex Sanchez del Real Madrid.

Tra i terzini si sono distinti anche Paco Tekalign del Villarreal, Alberto Vela del Betis, Joao Giordano dell’Atletico Madrid, Jose Antonio Gomez del Siviglia (autore di uno dei più bei goal di questa LaLiga Promises XXI!), Gerard Gonzalez e Pol Munoz del Barça, Nicolas Paz (figlio della leggenda del Tenerife Pablo) del Real Madrid.

A centrocampo, davanti alla difesa, il terzo ed ultimo italiano di questa Top XI (la Juventus ha fatto malino, ma dietro ha dimostrato di avere talenti veri… ed in realtà anche davanti un paio di giocatori interessanti si sono visti, a difettare è stata la chimica di squadra): Michele Costanza. Il capitano della Juventus, che si è giostrato sia come centrale che in mediana, è stato indubbiamente uno dei migliori giocatori del torneo. Un giocatore già molto maturo per la sua età (non a caso gioca aggregato ai 2003, sotto età di un anno) che penso abbia i numeri per fare una buona carriera quantomeno a livello giovanile. Il resto lo si vedrà.

Ai suoi fianchi, come mezz’ali, troviamo l’MVP de LaLiga Promises XXI Adrià Capdevila ed uno dei capocannonieri, Alejandro Garnacho. Due giocatori che hanno messo in mostra una grandissima qualità e già un ottimo livello di calcio.

LaLiga Promises XXI
Christian Karembeu partecipa alla partita celebrativa de LaLiga Promises XXI tra una selezione di giocatori impegnati nel torneo ed una dell’isola di Tenerife

Come centrocampisti di vario genere mi hanno colpito anche Gonzalo del Castillo del Betis, Martin Tejon e Hugo Betselot del Valencia, Aleix Garrido e Pablo Lopez del Barcellona, Manuel Bueno del Siviglia, Iker Punzano del Villarreal, Aaron Quintana e Sergio Esteban del Gijon, Yeray Lancha del Real Madrid, Mehdi Ganouni del PSG ed infine Max Fingrafe del Borussia.

Il mio prescelto sulla trequarti non è uno dei capocannonieri, bensì Mario Peregrina del Betis. Un giocatore di grande qualità (come tanti, in realtà!) che mi ha colpito molto per la sua capacità di gestione del pallone e di rifinitura.

Impossibile comunque non citare proprio Antonio Caravaca, che con Pablo Paez è uno dei due centrocampisti offensivi del Barcellona cui va una honorable mention. Con loro anche Antonio Albajara del Real Madrid, Mario Naranjo del Siviglia, Fede Oliva dell’Atletico Madrid e Nicolò Ledonne della Juventus.

Infine le punte.
Debbo dire che in poche mi hanno colpito. Stranamente, dato che solitamente maturano prima rispetto ai difensori ad esempio.

I miei due titolari sono quindi Xavier Planas del Barça e David Pecellin del Betis: in assoluto i due giocatori che hanno mostrato più qualità e maturità nel corso de LaLiga Promises XXI.

Tre le alternative: Abraham Nobrega del Real, Solo Bidanessy del PSG e Diego Iza dello Sporting Gijon.

Honorable mention anche per l’italiano Giuseppe Ciampolillo: di lui mi ha colpito molto la capacità nell’usare il corpo (senza avere un struttura particolarmente formata). Come detto però, purtroppo, la Juve mostra poche idee di gioco ed i suoi giocatori offensivi faticano molto, non trovando mai la rete.

Top XI LaLiga Promises XXI

Per chiudere, una riflessione personale: se pensate che sia inutile guardare tornei di ragazzini di dodici anni… mi permetto di dirvi che sbagliate.

E’ chiaro che, come già detto, i giocatori si vedranno solo più avanti. Ma le potenzialità affiorano già a questa età.

Un esempio il torneo nazionale che si giocò ad Arona cinque anni fa, dove parteciparono i 99. Tra i giocatori che segnalai in quel caso tre (Mboula, Busquets e Brahim) hanno disputato la scorsa primavera gli Europei under 17.

O ancora Salomon Obama, che quell’anno giocò sotto età (è un 2000) e che quest’anno (a soli 16 anni) ha già segnato due reti in Youth League.

Segno che insomma, a dodici anni devi essere lasciato libero di giocare, non diventare carne da calciomercato. Ma le capacità ed il potenziale affiorano presto…!


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