Lamela torna in Italia? Un affare per chiunque

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Negli ultimi giorni si sta parlando con sempre maggiore insistenza del possibile ritorno in Italia del Coco Lamela, la cui esperienza in quel di Londra è stata sino ad oggi molto fallimentare.

Grandi speranze accompagnarono il suo multimilionario trasferimento agli Spurs: reduce da una grande stagione in maglia Giallorossa, era chiamato – assieme ai tanti altri acquisti estivi che hanno seguito la cessione di Bale – a non fare rimpiangere l’ala gallese trasferitasi sulla sponda nobile di Madrid.

Una notizia come quella del possibile ritorno, anche solo in prestito, di un giocatore così nel campionato italiano non può e non poteva ovviamente essere ignorata, tanto che in rete si è scatenata la solita ridda di constatazioni pro o contro il possibile affare.
La notizia è stata ovviamente rilanciata anche da me tramite i social network, ed ha fatto scaturire un’interessante scambio di opinioni di cui è bene parlare subito, prima di addentrarci nei possibili perché e per come di questo eventuale ritorno.

https://twitter.com/sciabolatablog/status/420566543135932416

La discussione nata a seguito di questo tweet verteva fondamentalmente sull’opportunità di acquisire un giocatore come Lamela per un periodo breve come quello che porterebbe da qui a fine campionato.

Opinione di chi scrive è che essendosi ormai già ben ambientato al nostro campionato nel corso della sua esperienza romanista, Erik potrebbe – se messo nelle giuste condizioni, ovviamente – impattare da subito bene, risultando perché no determinante ai fini della conquista dell’obiettivo di turno.

Ma a chi può fare comodo il Coco?

Facile: tutti.

Logico è che la maggior parte delle 20 squadre del nostro campionato un giocatore così possono solo sognarlo, e che nelle stesse Lamela sarebbe la star assoluta. Venendo alle squadre di vertice (per posizione di classifica o blasone) la situazione comunque non cambia.

Partiamo da quella che è la Regina incontrastata della Serie A, in questo momento storico: la Juventus.

Due campionati consecutivi all’attivo, un terzo quasi ipotecato con la vittoria di domenica ai danni della diretta concorrente allo Scudetto, la Roma.

Certo, nel 3-5-2 utilizzato solitamente da Antonio Conte Lamela avrebbe poco senso di esistere. Ma chissà che proprio in virtù di questa tranquillità con cui la Juventus potrà vivere la seconda parte di stagione il mister Bianconero non possa decidere di effettuare dei cambiamenti di formazione, esperimenti che possano portare a cambiare qualcosa in vista della prossima stagione (dove la società di Torino dovrà provare a ridare l’assalto almeno ai quarti di finale di Champions).

In questo senso si potrebbe iniziare ad applicare un 4-3-1-2 che veda proprio il talentino argentino alle spalle di due punte – che potrebbero tranquillamente rimanere Tevez e Llorente -, con l’arretramento di Lichtsteiner sulla linea di difesa, il ritorno di Chiellini a terzino sinistro ed il panchinamento di Asamoah proprio in favore del Coco.Juventus con Lamela

Una soluzione, questa, sicuramente fattibile. E che porterebbe ad un accrescimento del valore “overall” della squadra, posto che chiunque credo ritenga Lamela superiore, in termini assoluti, al centrocampista ghanese ex Udinese.

Una soluzione peraltro interessante anche dal punto di vista tattico, perché se è vero che Conte sta pensando al 4-3-3 per il futuro della sua squadra è altrettanto naturale pensare che Lamela, nel corso del match, possa tranquillamente essere impiegato anche come esterno offensivo, col decentramento di Tevez sulla fascia opposta e l’uso di Llorente come unico terminale offensivo vero e proprio.

Una prospettiva sicuramente molto interessante per la Juventus, che secondo alcune fonti starebbe addirittura pensando all’acquisizione del cartellino del giocatore, con Vucinic possibile – parziale – contropartita in questa operazione.

E se Lamela farebbe comodo alla prima della classe, come potrebbe non far comodo a tutte le altre?

La Roma lo ha sacrificato in estate per finanziarsi il calciomercato (e con lui, Marquinhos), ma certo non ne avrebbe voluto fare a meno da un punto di vista tecnico.
Tornasse anche solo per sei mesi là dove si consacrò la scorsa stagione, Lamela si riprenderebbe sicuramente un posto da titolare nello scacchiere di Garcia. Troppo calcisticamente – anche se non atleticamente – superiore ad un Gervinho (che pure è uno dei punti fermi della squadra) per poter guardare gli altri dalla panchina.

E che dire del Napoli, che gioca con un modulo con addirittura tre trequartisti?

Insigne, Mertens, Callejon ed Hamsik sono tutti ottimi giocatori, soprattutto se rapportati al livello medio attuale del nostro calcio. Ma è davvero impossibile pensare che Lamela non si potrebbe ritagliare un ruolo importante, anche solo per sei mesi, pure nella squadra di Rafa Benitez.

A Firenze poi quest’anno sono stati sfortunatissimi. Dapprima l’infortunio a Gomez, poi quello a Pepito Rossi.
Giusto stamattina sentivo Montella dire in conferenza stampa che cercheranno sul mercato un esterno/seconda punta in grado anche di fare goal. Un identikit che può adattarsi benissimo a Lamela.Rossi e Gomez

Insomma, l’antifona l’avete capita. Lamela in Italia farebbe comodo a chiunque. Anche a quella Lazio i cui tifosi – almeno, una parte di essi – ne ostracizzano il possibile (per me praticamente impossibile, in realtà) arrivo a causa dei suoi trascorsi Giallorossi.
Eppure un tridente composto da Keita, Klose ed appunto il Coco proprio male non sarebbe, come ha voluto affermare stamattina la collega Monia Bracciali di Massima Woman in Sport…

Chiudo con un pensiero alle due milanesi: da una parte l’Inter, che ha nel solo Palacio un giocatore affidabile dalla metàcampo in su. Lamela non potrebbe che fare bene.

Dall’altra il Milan. Undicesimo in classifica, 22 punti in 18 giornate, ottavo miglior attacco della Serie A. Beh, direi che non serve nemmeno spiegare perché Lamela non potrebbe che far comodo ai Rossoneri…

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