Lazio vs. Sampdoria – Finale di Coppa Italia – 13/05/09

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E’ la Lazio a spuntarla in una finale non particolarmente piacevole da un punto di vista tecnico-spettacolare su di una Sampdoria piuttosto spenta, aggrappata ai suoi quattro giocatori migliori, gli unici forse davvero degni di un palcoscenico di quel genere.

Bellissimo, di sicuro, lo spettacolo mostrato dai tifosi: un Olimpico carico di pubblico come si vede davvero raramente, un Olimpico, per ovvi motivi, per larga parte Biancoceleste. Ma non solo: ben 18000 mila, infatti, erano i tifosi blucerchiati al seguito della squadra, tifosi che si sono fatti sentire incessantemente per tutta la partita (rigori compresi) e che hanno sostenuto la squadra anche dopo la sconfitta, innalzando cori di supporto ai loro beniamini.

Magari il calcio fosse sempre questo![youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ULMFp-z3M4U]

Partita che finisce sull’1 a 1 per via delle reti di Zarate e Pazzini e che si trascina stancamente fino ai calci di rigore, vero obiettivo, è sembrato almeno a noi che guardavamo la partita da casa, di Mazzarri: il tecnico Doriano, infatti, ha dimostrato ancora una volta di essere forse troppo prudente ed ha fatto giocare i suoi come se stessero giocandosi una finale di Champions League contro il Manchester United.

La cosa, però, non ha pagato: decisivi, dagli 11 metri, gli errori di Cassano e Campagnaro (due di quei quattro giocatori di cui parlavo prima, assieme a capitan Palombo e Pazzini), uniti alle parate di Muslera. Il portierino uruguagio, infatti, dopo essere stato bistrattato per tutta la scorsa stagione (dove era finito a fare la riserva di Ballotta) aveva cominciato questa annata come dodicesimo dietro a Carrizo. Le poco brillanti prestazioni del portiere dell’Albiceleste, però, hanno portato Rossi a dare una seconda chance a Fernando, che l’ha sfruttata appieno. Il culmine ieri sera, con Muslera, assieme a Zarate, eroe di serata.

Sarà quindi la Lazio a partecipare alla prossima Coppa UEFA o, per meglio dire, Europa League.