Le interviste di SM – Viaggio in Germania con Matteo Sgarabottolo

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Dopo qualche settimana di stop, riprendiamo il nostro giro del mondo. Questa volta facendo tappa nella vicina Germania, dove si è appena conclusa una stagione che ha visto il Bayern trionfare in campionato (in attesa della finale di coppa) ma non riuscire a ripetersi in Europa.

Ad accompagnarci in questo recap Matteo Sgarabottolo, grande esperto di Bundesliga nonché responsabile della sezione calcio di Eat Sport.

90 punti. Ancora una volta il Bayern Monaco ha ucciso la Bundesliga (+19 sul Borussia secondo). E a fine settimana potrebbe vincere anche la DFB Pokal. Il dato più importante, però, è che questo dominio sembra poter continuare ancora a lungo, almeno nei patrii confini…

Si, probabilmente sarà così. Il Bayern ha la società migliore, la rosa migliore e finanziariamente non ha problema alcuno. Abbiamo visto quest’anno come solo il Borussia Dortmund inizialmente sia riuscito tenere testa ai bavaresi, ma appena gli infortuni hanno decimato la squadra dei suoi titolarissimi, ecco che la banda Guardiola ha preso il largo. In queste due ultime stagioni si è creato un profondo solco tra la prima in classifica e tutte le altre, segno indistinto della schiacciante supremazia di Lahm e soci. Se poi consideriamo che l’anno prossimo si aggiungerà Lewandowski e molto probabilmente vi sarà l’assalto ad un difensore di livello (ne hanno bisogno eccome), ecco che le prossime edizioni della Bundesliga potrebbero essere interessanti solo dalla seconda posizione in giù.

Capitolo Guardiola: un’esperienza ad oggi con tante luci ma, di contro, anche tante ombre. Qual è la tua valutazione e soprattutto cosa ti aspetti per il futuro?

Molto è stato detto a riguardo, soprattutto dopo la batosta in Champions per mano del Real. Pep è arrivato in Germania portando il suo calcio, quello in cui crede e quello che lui pensa possa condurre alla vittoria la squadra: all’inizio ci son stati dei tentennamenti e delle prestazioni opache che sia Sammer, che Beckenbauer non si sono risparmiati dal farglielo notare, ma poi la squadra è decollata, distanziando tutti in campionato. Il gioco che ha espresso il Bayern quest’anno è quanto di più lontano ci sia da come un tedesco intende il calcio: il prolungato possesso palla e i tanti tocchi alla sfera non sono mai stati parte della cultura calcistica teutonica ed in molti hanno storto il naso nel vedere i bavaresi giocare. Nondimeno hanno stradominato il campionato e portato a casa la Supercoppa Europea e possono ancora vincere il Dfb Pokal: crocifiggere Guardiola solo perché non è riuscito a rivincere la “Coppa dalle grandi orecchie” mi pare eccessivo e prematuro. Dovessi dargli un voto gli darei un 7,5, tenendo conto che può e deve migliorare ancora l’anno prossimo: da lui infatti mi aspetto anche un cambio di modulo ed un diverso ritmo di gestione della gara da parte dei suoi ragazzi, più consono ai ritmi sia del campionato, che del gioco europeo; il Real Madrid ha vinto la doppia semifinale anche perché le Merengues correvano almeno il doppio degli avversari. Inoltre spero vivamente che rimetta Lahm a fare il terzino e Javi Martinez davanti alla difesa: questi due sono mancati molto nei rispettivi ruoli di competenza.

Oltre a Braunschweig e Norimberga, retrocesse direttamente, ci sarà l’Amburgo che dovrà giocare i playout. Retrocessione che sarebbe storica, dato che l’HSV ha disputato tutte le edizioni di questo campionato, dal 1963 in poi. A cosa è dovuta questa stagione così negativa?

Confusione societaria, mercato scellerato (tredici milioni per il ritorno di van der Vaart una follia), continui cambi in panchina e, soprattutto, assenza di un progetto vero e proprio. Da inizio stagione si sono succeduti tre allenatori (Fink, van Marwjik e Slomka), ma nessuno di questi sul piano tecnico/tattico ha saputo dare un’identità alla squadra. Gli evidenti problemi difensivi già palesati la scorsa stagione non sono stati risolti, anzi sono addirittura peggiorati (75 gol incassati in totale, peggior difesa del torneo), mentre davanti il solo Calhanoglu ha saputo mettere in mostra le proprie qualità, visto che il bomber Lasogga tornerà all’Hertha finito il prestito. Se la dovranno vedere con il Greuther Fürth nello spareggio: onestamente, visto il recente andazzo, non saprei cosa aspettarmi da questo doppio confronto. Potenzialmente può succedere di tutto. Di sicuro mi spiacerebbe molto vedere una società storica come l’Hsv relegata in Zweite.

Quest’anno le cose in Europa, per il calcio tedesco, non sono andate bene come negli ultimi anni. E’ l’inizio di una flessione che si confermerà in futuro o solo un caso isolato?

In Champions tre squadre su quattro sono state eliminate dal Real Madrid (Schalke, Dortmund e Bayern), la quarta (Bayer) dal Psg. Schalke e Leverkusen erano troppo inferiori ai rispettivi avversari, il Dortmund ci ha provato al ritorno, ma ha pagato la brutta gara d’andata e la serata storta di Mkhitaryan, mentre il Bayern ha subito una delle più sonore sconfitte della sua storia in una serata assurda. Non penso che sia l’inizio di una flessione: tutto sommato le quattro compagini hanno superato i gironi (alcuni anche complicati), confermando di essere ossi duri ed il prossimo anno saranno sempre loro (preliminari permettendo per il Bayer) a rappresentare la Germania in Europa. La finale di Berlino sarà uno stimolo in più per fare bene e scommetto che raggiungere la capitale a maggio sarà uno degli obiettivi di Bayern e Borussia. In Europa League invece il discorso è stato diverso, in quanto sia Friburgo che Eintracht Francoforte non erano squadre pronte ed attrezzate per sostenere il doppio impegno ed infatti a lungo hanno pagato dazio in campionato. Il prossimo anno però, Wolfsburg, Borussia Mönchengladbach (Mainz ai preliminari) saranno della competizione e la musica potrebbe suonare diversamente: i Lupi di Hecking saranno da tenere d’occhio sia in Germania che fuori.

Scorrendo la classifica marcatori troviamo Lewandowski al primo posto (20 goal) e Mandzukic al secondo (18). Due giocatori che l’anno prossimo potrebbero essere compagni, anche se uno sarà l’alternativa dell’altro. Come vedi il primo in Baviera? Credi che il secondo batterà i piedi per trovare più spazio altrove o si accontenterà di fare la riserva del polacco?

Vedendo come Guardiola vuole che si muova la punta e, soprattutto, quali caratteristiche preferisce che essa abbia, penso che Lewandowski potrà fare bene nella sua nuova avventura. Il polacco è un attaccante mobile, rapido, bravissimo coi piedi e che sa dialogare con i compagni molto bene. Mandzukic ha caratteristiche molto diverse, in quanto è più un attaccante d’area, ma il lavoro di sacrificio fatto soprattutto quest’anno nel rientrare e dare una mano a centrocampo è stato encomiabile. Proprio questa sua caratteristica, oltre al saper fare gol, ha fatto si che il croato attirasse attenzioni da parte di altri club: non escluderei a priori una sua cessione.

A quota 17 troviamo invece il giovane svizzero Josip Drmic, retrocesso col Norimberga. Dove giocherà l’anno prossimo?

Notizia recente che il Bayer Leverkusen si è assicurato per 6 milioni il giovane svizzero: vista la partenza di Sam e la non più giovane età del bomber Kieβling, di sicuro l’acquisto di Drmic è stata una gran mossa da parte di Völler e soci, sia per l’immediato presente, che per il futuro.

A 16 oltre a Firmino ci sono Reus e Adrian Ramos, giocatore deputato a sbarcare a Dortmund per prendere il posto di Lewandowski. Borussia che pare vorrebbe però acquistare anche Immobile. Come vedresti Ciro in Germania e, ancora, come potrebbe poi risolversi il dualismo tra lui e Ramos?

Immobile alla corte di Klopp lo vedrei molto bene: è un attaccante che svaria molto su tutto il fronte d’attacco, corre e piedi buoni, ideale da inserire nel contesto d’attacco del Borussia. Inoltre la Bundesliga è un campionato che dà molto spazio ai giovani e quindi, avendo avuto prima buoni maestri (Zeman e Ventura) e ora il buon Kloppo, per il giovane azzurro potrebbe essere l’occasione per crescere ancora e fare un importante salto di qualità. Per quanto riguarda il dualismo, non penso che sarà un grande problema: il Dortmund sarà impegnato in ben tre competizioni e vorrà fare di tutto per mettere il bastone tra le ruote al Bayern in Germania, ergo deve evitare di avere la rosa corta qualora si infortunassero degli elementi come in questa stagione. Ramos senza dubbio è già iniziato al calcio tedesco, ma, dovesse arrivare anche il napoletano, non penso che potrebbe costituire un problema.

Sempre in ottica mercato, ci sarà un trasferimento dalla Bundesliga alla Serie A: Maxim Choupo Moting, acquistato a parametro zero dalla Roma. Come vedi il suo inserimento in Italia?

Choupo-Moting ha disputato una grande stagione al Mainz, mettendo a segno dieci gol e soprattutto giocando con continuità durante tutto il campionato, aspetto da non sottovalutare viste le annate precedenti caratterizzate da numerosi infortuni che ne hanno segnato inevitabilmente il rendimento. È un’ala naturale, prevalentemente sinistra, quindi nel 4-3-3 di Garcia potrebbe entrarci bene, avendo anche caratteristiche diverse dai vari Gervinho, Florenzi o Ljajic. Potrebbe anche giocare come punta centrale, ruolo ricoperto a volte con discreti risultati, visto anche che è molto bravo nel gioco aereo.

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