Liverpool vs. Arsenal – 15/08/10 – Gunners salvati da una papera

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Dani Pacheco

Dopo il big match che aveva aperto la stagione 2010/2011 tra Spurs e Citizens la prima domenica di Premier propone lo scontro tra due delle compagini più blasonate d’Inghilterra: da una parte i Reds di Liverpool del nuovo allenatore, Roy Hodgson, dall’altra i Gunners di Londra del classico traghettatore, Arsene Wenger.

E’ solo metà agosto, e si vede: chi si aspetta una partita dai ritmi frenetici, classici di un match disputato in terra d’Albione, rimarrà piuttosto deluso. Perché seppur giocata ad un’intesità maggiore rispetto a quella della maggior parte delle partite del nostro campionato il ritmo di Liverpool – Arsenal tradirà un po’ le attese. Tanto che il match stesso per alcuni tratti risulterà anche un filino noioso, sicuramente più, almeno a parere di chi scrive, di Tottenham – City.

E’ l’Arsenal a partire meglio, comunque. Anche notevolmente, rispetto ai padroni di casa. Che, per una mezz’ora buona, si faranno abbastanza schiacciare nella propria metà campo. Più brioso, infatti, il gioco ospite, con Nasri, in particolar modo, ispiratissimo.
A quel punto, però, il Liverpool esce e cresce, iniziando a macinare qualcosina di più.

Il momento migliore dei padroni di casa si infrange quindi contro un cartellino rosso: giusto in chiusura di tempo Joe Cole entra duro su Koscielny e l’arbitro, forse un tantinello fiscale dato che comunque l’intervento non era stato portato con cattiveria né per fare male, sventolerà in faccia all’ex Blues il rosso diretto.

La ripresa vede quindi il Liverpool rendersi più pericoloso degli avversari, il tutto nonostante l’inferiorità numerica appena acquisita. La maggior propensione alla conclusione dei padroni di casa si trasforma quindi subito nell’1 a 0: Mascherano serve in area Ngog che buca Almunia sul proprio palo con un bel diagonale potente.

Dopo un iniziale momento di smarrimento gli ospiti ritrovano la loro classica verve anche grazie agli inserimenti di Rosicky e Walcott per gli spenti Ebouè e Wilshere.

Sul finale, quindi, il match si fa infuocato. Il tutto si traduce nel fortunosissimo quanto rocambolesco pareggio ospite: a tempo ormai scaduto, poco dopo aver esaltato i propri riflessi con una paratona sul centrocampista ceko dei Gunners, Reina combinerà un pasticcio tremendo andando a sospingere in porta un pallone che era appena carambolato sul palo dopo un tocco fortuito di Chamakh. Beffa assurda.

Personalmente, tirando le somme del match, credo che tutto sommato l’Arsenal abbia fatto vedere qualcosa di più a livello di gioco. Ma, del resto, c’era anche da aspettarselo: già solo per il fatto che il Liverpool ha appena cambiato mister e deve trovare una propria nuova identità, infatti, era scontato pensare che sarebbero stati gli ospiti a palesare meno difficoltà in fase di costruzione.
Al tempo stesso, però, va sottolineata la meritevolissima resistenza dei padroni di casa che rimasti in dieci al termine del primo tempo riusciranno comunque a portarsi avanti, gestendo poi ottimamente il risultato. Almeno sino alla beffa finale.

In definitiva, insomma, il pareggio ci può pure stare. Anche se certo, ai tifosi Reds non andrà sicuramente giù come lo stesso si sia concretizzato.

Liverpool

Pepe Reina: 5
Qualche buona parata, in special modo quella già citata su Rosicky, e poi una papera tremenda. Cinque più di stima che per altro, perché buttare via due punti in maniera così rocambolesca è, obiettivamente, da fucilazione (simbolica, ovviamente).

Jamie Carragher: 7
La difesa Reds regge bene. Lui ne è il condottiero. Sarà sicuramente voglioso di rifarsi dopo il brutto Mondiale disputato con la sua Inghilterra.

Daniel Agger: 7
Stoico quando, sul finire della partita, prende una pallonata in faccia che lo stordisce visibilmente ma per evitare di lasciare la squadra in doppia inferiorità numerica (Cole espulso, sostituzioni terminate) persiste nello stare in campo sino al termine del match. Peccato solo per quel dispiacere finale che, volendo, un po’ sminuisce anche la sua stoicità.

Glen Johnson: 6,5
Terzini davvero forti, al mondo, ce ne sono pochi. Potremmo dire si contino sulle dita di una mano. Di un monco, probabilmente. Lui ancora non è ai livelli di Maicon, Alves e Ramos. Nel contempo, però, tolti questi mostri sacri ecco che non resti molto di meglio, in giro. E le potenzialità per migliorare ulteriormente le ha ancora.

Martin Skrtel: 6,5
Partita ordinata per lui.

Steven Gerrard: 7
Il capitano è sempre leader e trascinatore di questa squadra. Ed anche contro i Gunners si conferma ai suoi soliti livelli. Giocatore importantissimo in entrambe le fasi di gioco.

Javier Mascherano: 7
L’imminente partenza da Liverpool non scalfisce minimamente la professionalità di Mascherano, che dà tutto ciò che ha per portare a casa il risultato. La solita tanta legna in mediana, ornata, questa volta, anche da un assist.
(Dal 79′ Lucas Leiva: s.v.)

Joe Cole: 5
Smania di ben impressionare? Può essere. Perché l’intervento che gli costa il rosso diretto, come detto, non è certo portato per far male. Quanto più, forse, per dimostrare di voler lottare su ogni pallone, di essere ancora vivo e attivo nonostante l’ultima non certo felicissima stagione. A voler strafare, però, si può finire con l’agire pessiamamente…

Dirk Kuyt: 6,5
La solita grande quantità.

Milan Jovanovic: 6
Non si è ancora ambientato benissimo, probabilmente. Certo rispetto alla maggior parte dei suoi compagni, che si conoscono a menadito, avrà bisogno di un po’ più di rodaggio.
(Dal 66′ Maxi Rodriguez: 6
Non cambia certo il ritmo alla partita. Ma del resto già in vantaggio con l’uomo in meno il Liverpool, a quel punto, non cercava già più certo la rete con continuità.)

David Ngog: 7
Molti dicono che non sia un giocatore da Liverpool, e può anche essere vero. Contro i Gunners, però, dimostra di avere tantissima voglia di mettersi in mostra e smentire i propri detrattori. Non fosse per la papera di Reina, poi, avrebbe messo il sigillo sulla prima vittoria di questa nuova stagione.
(Dal 74′ Fernando Torres: s.v.)

Arsenal

Pepe Reina

Manuel Almunia: 5
Dargli meno di cinque sarebbe forse troppo pesante. Ma del resto è pur vero che questo non è sicuramente un portiere da grande squadra. In attesa del possibile arrivo di Shay Given (che sistemerebbe non poco le cose, ndr), comunque, i tifosi devono fare i conti con la sua approssimazione. Anche in occasione del goal di Ngog, preso sul primo palo, è tutto fuorché impeccabile.

 

Bacary Sagna: 6
Partita giusto sufficiente per il terzino destro Gunners, che non è parso particolarmente in forma.

Gael Clichy: 6,5
Fa molto meglio del suo collega che si disimpegna sulla fascia opposta. Sicuramente tra i terzini sinistri più interessanti del panorama mondiale.

Thomas Vermaelen: 7
Nonostante l’ancor giovane età è ormai un veterano. Ed in campo si vede.

Laurent Koscielny: 6
Non che giochi poi così male, ma farsi espellere all’esordio in campionato non è certo il migliore dei biglietti da visita e più di un sei non mi sento proprio di affibiargli.

Emmanuel Ebouè: 5
Se Sagna non è parso particolarmente in forma cosa possiamo dire per lui?
(Dal 60′ Thomas Rosicky: 7
Tra i più positivi dell’Arsenal. Il suo ingresso ridona linfa nuova ad una manovra che si era fatta, dopo il goal di Ngog, piuttosto involuta.)

Abou Diaby: 6
Solita discreta qualità, ma deve crescere.
(Dal 76′ Robin Van Persie: s.v.)

Jack Wilshere: 5,5
Vista l’età, sinceramente, eviterei proprio commenti troppo duri. Di certo, però, deve crescere. Ma del resto sa fare molto meglio di così e se Wenger l’ha schierato titolare alla prima in campionato in quel di Anfield un motivo ci sarà!
(Dal 60′ Theo Walcott: 6
Qualcosina meglio del compagno, ma coi mezzi che ha dovrebbe essere devastante.)

Carragher e Chamakh

Marouane Chamakh: 6,5
Personalmente non mi è dispiaciuto affatto. Giocatore tutt’altro che prolifico, certo, ma dinamicissimo e molto funzionale. Acquisto interessante, a maggior ragione essendo arrivato a parametro zero. Certo, pensare che Van Persie possa fargli sempre da riserva…

 

Andrei Arshavin: 6
Lo si vede a sprazzi. Con più continuità avrebbe sicuramente inciso di più sul match.

Samir Nasri: 7
Tra i più positivi dei suoi. Specialmente nella prima, ottima, mezz’ora Gunners.