L’Opinione – Fuori Silva e Ibrahimovic, dentro Ogbonna e Tevez. Ma ne vale davvero la pena?

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Oggi ho parlato dei soldi che il Milan risparmierebbe cedendo Thiago Silva ed Ibrahimovic e soprattutto ho spiegato perché i Rossoneri hanno rifiutato l’offerta che avrebbe portato il solo brasiliano a Parigi per accettare poi quella che porterebbe entrambi sotto la Tour Eiffel.

Adesso facciamo un altro passo in questo senso e proviamo ad ipotizzare cosa ne sarebbe del Milan una volta chiuse la doppia cessione.

Logico che parte dei soldi incassati cash per i trasferimenti e di quelli risparmiati sull’ingaggio andrebbero reinvestiti per rinforzare una squadra che, altrimenti, non partirebbe nemmeno per giocarsi una lotta Scudetto.

E allora tra i nomi che si fanno (Ogbonna, Astori e Dodò per la difesa, Dzeko, Destro e Tevez per l’attacco) prendiamone due che possano in qualche modo coprire i buchi lasciati dai partenti… e quindi Ogbonna, centrale già in nazionale e comunque futuribile, e Tevez, che rappresenterebbe invece una delle poche certezze di quel Milan.

E facciamoci due conti.

Stamattina, anche ricalcando quanto tratteggiato dalla Gazzetta, parlavo dei 170 milioni globali che il Milan si troverebbe in più in tasca se si pensa tanto al cash incassato al momento delle cessioni quanto ai soldi risparmiati dagli stipendi.

170 milioni che andrebbero reinvestiti solo in parte.

I conti si fanno presto.

Ogbonna costerebbe sui 15 milioni. Ammortizzati dall’inserimento di contropartite, certo. Ma il valore effettivo sarebbe quello, arrotondato per eccesso (si parla di 14, per la precisione).
Cui andrebbe aggiunto un quinquennale da 2,5 milioni (netti), secondo quanto dice radiomercato.

Tevez costerebbe, secondo valutazione, 25 milioni di euro e pretenderebbe un totale di quasi 15 milioni (lordi) di ingaggio l’anno.
Avendo ancora solo 28  bisognerebbe poi fargli come minimo un triennale, se non un quadriennale.

Quindi… per Ogbonna bisognerebbe affrontare un investimento totale di 40 milioni. Cui dovrebbero essere aggiunti i 70 da spendere per Tevez (tenendo conto solo di un triennale). Per un totale di 110 milioni spesi, a fronte dei 170 guadagnati/risparmiati con la cessione dei due top player.

Che fanno, su scala quinquennale (contratto di Silva attuale, eventuale contratto di Ogbonna qualora arrivasse), 60 milioni di euro risparmiati in totale, praticamente 12 milioni di risparmio all’anno.

Un risparmio relativo, se si pensa che il deficit accumulato nel 2011 fu pari a 67 milioni di euro. Un risparmio che, quindi, non permetterebbe al Milan di arrivare ad un ipotetico pareggio di bilancio anche qualora le entrate dovessero mantenersi allo stesso livello dello scorso anno (tutto da vedere, dato che se cedi i tuoi top player potresti avere meno abbonamenti e meno gente che viene allo stadio ad ogni match, per dire).

Vero è che a questo risparmio andrebbe aggiunto quello che si formerà, nel complesso, con l’addio della vecchia guardia e l’arrivo di alcuni sostituti, che difficilmente finiranno con l’andare a costituire un monte ingaggi a livello di quello della scorsa stagione.

Tirando le conclusioni: ha senso che il Milan si indebolisca (perché è indubbio dire che oggi la coppia Ogbonna-Tevez non vale, nel complesso, Thiago-Ibrahimovic) per andare a ricucire solo parzialmente (praticamente per un quinto) il proprio deficit annuale?

A voi l’ardua sentenza…

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