L’Opinione – Milan vs. Juventus: quali luci e quali ombre?

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Ieri sera alla Scala del Calcio è andato in scena un Clasico versione italica: quel Milan – Juventus che in molti casi nel corso della storia ha voluto dire lotta Scudetto, ma che oggi può voler dire Scudetto (pro Juve) e basta.

La situazione è ben nota: se da una parte la squadra di Antonio Conte sta mantenendo le attese, dominando in lungo ed in largo un campionato già virtualmente vinto ancor prima del suo stesso inizio, dall’altra il Milan del neo tecnico Seedorf veleggia a metà classifica, senza grandi velleità di rimonta Champions.

Eppure ci sono due facce di una stessa medaglia per entrambe le squadre. E paradossalmente, secondo chi scrive, dovrebbero essere i tifosi milanisti a sentirsi più rincuorati da quanto visto in campo ieri.

Ma partiamo dalla Juventus, che grazie ai tre punti guadagnati a San Siro è salita a +11 sulla Roma. Una situazione di classifica sicuramente rosea per una squadra che cerca il suo terzo titolo consecutivo, in un campionato di livello sempre più basso.

A fare da contraltare ad una classifica più o meno dominata vi è però un rendimento effettivo in netto calo, nelle ultime settimane.

Anche ieri, del resto, la squadra ha messo in mostra parecchie difficoltà, venendo quasi dominata nel corso del primo tempo, e non trovando grandi trame o ritmo nemmeno nella ripresa.

Una situazione che si sta trascinando da un po’ di settimane, in casa Juventus. Difficile, dall’esterno, trovare la genesi di questo problema.

Può essere psicologico, magari una sorta di contraccolpo all’eliminazione dalla Champions. O magari fisico, qualora sia stato fatto un richiamo invernale che penalizza un po’ la forma in queste settimane per poi dare più slancio nel periodo clou della stagione, quando la squadra potrebbe trovarsi a competere ancora sue due importantissimi fronti.

Fatto sta che le indicazioni che un tifoso juventino può trarre dalla partita di ieri non sono, a mio avviso, particolarmente rosee. Se non per il fatto che la squadra ha comunque dimostrato di saper competere e vincere anche al termine di una gara difficile come quest’ultima. Sinonimo di una squadra comunque compatta e battagliera.

Discorso quasi opposto, invece, per i tifosi Rossoneri.

Perdere non è mai bello, è vero. Ma quando si è reduci da un periodo come quello vissuto sotto la gestione Allegri (un campionato perso con una squadra nettamente più forte delle avversarie, una Champions centrata in maniera rocambolesca e non senza l’aiuto indiretto di una serie di decisioni arbitrali dubbie, una stagione pessima vissuta sin qui quest’anno) una prestazione come quella di ieri non può, a mio avviso, non far sorridere.

La gara giocata dal Milan contro l’Atletico Madrid non l’ho potuta vedere. Ma ne ho letto, sentito parlare, ed ho visto gli highlights. Questa di ieri invece me la sono potuta gustare comodamente in poltrona. In entrambi i casi la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una squadra ritrovata, sia nello spirito che nelle trame di gioco.

Una squadra che al netto dei propri evidentissimi limiti tecnici – gli stessi che hanno portato alla sconfitta, per quanto immeritata – ha dato una buona dimostrazione di forza.

Paradossalmente, quindi, la sconfitta di ieri può essere un punto di partenza importante per il Milan di Seedorf. Che proprio nell’ex centrocampista Oranje pare aver trovato il proprio condottiero ideale.

Insomma, sembra un ossimoro. Ma potremmo dire che quella di ieri per il Milan sia stata una sconfitta dolce. Mentre la Juventus abbia trovato una vittoria amara…

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