Marco da Graca – Italian Proud

Nemo propheta in patria, dicevano i latini.
Chissà se questa locuzione sarà vera anche nei riguardi di Marco da Graca, giovanissimo attaccante nato a Palermo l’1 maggio del 2002, oggi punto di forza della formazione under 15 rosanero.

Marco da Graca
Marco da Graca è il giocatore in maglia bianca, numero 7

Quando si parla di ragazzi così giovani (campionato Giovanissimi Nazionali, per intenderci) è ovviamente pressoché impossibile fare previsioni realistiche di quali potrebbero essere gli sviluppi futuri di carriera.

Ma qualcosa possiamo già iniziare a dirla.

Intanto che l’anno scorso Marco da Graca si divise tra due formazioni di Giovanissimi rosanero: i “regionali” allenati da Giuseppe Tumminia ed i “nazionali” di Salvatore Zammiti, dove giocò da sottoetà.

Proprio con questi ultimi, lo scorso giugno, disputò le final eight tenutesi in Romagna, dove la formazione sicula si fermò al girone di eliminazione: alla sconfitta 1 a 0 col Genoa seguì la vittoria per 2 a 0 contro il Pescara, con tracollo finale (4 a 0) contro il Vicenza, a segnare la definitiva eliminazione della formazione rosanero.

Giugno che fu un mese da leccarsi i baffi, per Marco: oltre all’esperienza romagnola sotto età, infatti, ebbe l’opportunità anche di vestire per la prima volta l’Azzurro, convocato da mister Antonio Rocca per lo stage della Nazionale under 15.

Attaccanti under 15

Che tipo di giocatore sia Marco Cosimo da Graca è presto detto: fisico slanciato, è alto e asciutto, cosa che gli permette sia di battagliare con ogni avversario che di lanciarsi in velocità negli spazi.

Dotato di passo rapido in allungo ed una certa resistenza allo sforzo, mostra buona anticipazione e trasformazione motoria, oltre ad una notevole dose di reattività.

Da un punto di vista tecnico ha un bagaglio ancora da sgrezzare, com’è normale che sia in un ragazzo di soli quattordici anni.

Tatticamente mostra invece già attitudini interessanti.

Da un punto di vista posizionale stiamo parlando di un attaccante centrale, prima punta di movimento. Un giocatore che copre ampie porzioni di campo proprio grazie a quelle qualità fisico-atletiche di cui s’è detto.

Per quanto concerne i movimenti con e senza palla, ha un repertorio abbastanza ampio e variegato. A seconda della situazione di gioco può giostrare andando sia in profondità che d’incontro, scambiando col portatore o giocando poi palla sugli esterni. In più da vera punta di movimento svaria abbastanza sul fronte offensivo anche in ampiezza, per andare a cercarsi o creare lo spazio per un compagno.

Smarcamento prevalentemente a sostegno o in taglio, Marco da Graca è un ragazzo che si dà molto da fare anche senza palla, con un pressing ultraoffensivo pressoché costante ed una certa volontà e qualità anche nel ripiegamento, per creare densità a ridosso del proprio centrocampo e fungere da aiuto in fase di riconquista.

L’inizio di questa stagione è stato positivo per il ragazzo, che ha chiuso il mese di dicembre a quota sei reti in campionato (al pari di De Bellis del Latina, altro elemento che mi è capitato di visionare e che ha doti molto interessanti), risultando decisivo nella cavalcata che ha portato i Rosanero al quarto posto in classifica.

Classifica marcatori under 15 girone C

Classifica campionato nazionale under 15, girone C
Classifica campionato nazionale under 15, girone C

Da Graca è andato in goal anche contro la Roma, una segnatura che ha mostrato tutta la caparbietà della punta sicula, capace dapprima di impensierire in solitaria la retroguardia avversaria, per poi soffiare il pallone in ultrapressing ad un difensore e battere a rete di sinistro (che non è il suo piede preferito), bucando Trovato, portiere giallorosso.

Insomma il classe 2002 rosanero, che ha già impressionato anche i tecnici federali, sembra avere un bagaglio ed un’attitudine da giocatore di livello. E’ presto per dire se dopo i vari Bentivegna, La Gumina e Lo Faso il Palermo abbia già trovato un’altra pietra preziosa da sgrezzare all’interno del proprio settore giovanile, ma sicuramente il ragazzo va tenuto d’occhio e coltivato al meglio.

Se poi potrà diventare o meno un profeta in patria… beh, questo lo scopriremo solo vivendo!


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