Mikel Oyarzabal: un Big Foot alla conquista della Liga – SMscouting

La Liga è probabilmente il campionato con i contenuti tecnico-tattici più interessanti tra tutti i campionati d’Europa, oggi come oggi. Un interesse alimentato anche dalla presenza di molti giovani che vengono lanciati nella mischia senza paura, spessissimo con ottimi risultati. Come nel caso di Mikel Oyarzabal, un Big Foot alla conquista della Liga.

MIKEL OYARZABAL

Mikel Oyarzabal

Mikel Oyarzabal nasce il 21 aprile del 1997 ad Eibar, cittadina della Guipúzcoa (una delle tre province che compongono i Paesi Baschi).

Dopo aver mosso i primi passi calcistici nella locale Sociedad Deportiva (sì, proprio quella che ha inopinatamente raggiunto la Liga nel 2014!) si è trasferito nella vicina San Sebastián – capoluogo della Guipúzcoa – all’età di 14 anni per essere integrato nella Cantera della Real Sociedad, che con l’Athletic Bilbao rappresenta la più importante società calcistica basca.

Proprio l’Athletic poteva essere la squadra della sua vita: ai tempi in cui militava tra gli alevín i Lehoiak provarono infatti a metterci le mani sopra, acquisendo lui ed il compagno Gorka Amutxastegi.
I genitori del ragazzo decisero però di declinare l’offerta, per tenerlo più vicino a casa.

Sbarcato ai Txuriurdin in età Cadete, tornò in prestito un anno all’Eibar per aiutare la locale rappresentativa Juvenil ad ottenere la permanenza nella Division de Honor. Missione puntualmente compiuta anche grazie all’importante apporto di Big Foot.

Mikel Oyarzabal - Big Foot
“Big Foot” Oyarzabal fronteggiato dal “Pirata” Granero in allenamento: da questa foto si può apprezzare almeno parzialmente la sproporzione del piede del basco rispetto alla sua altezza. Porta scarpe numero 47!

L’esordio tra i senior l’ha compiuto il 15 novembre di due anni fa, subentrando a Muguruza al settantacinquesimo minuto di una gara di Segunda División B con la maglia del Sanse (il soprannome con cui è conosciuta la locale squadra Riserve), quel giorno impegnata con l’SD Amorebieta.

Il primo goal è arrivato invece quasi un anno dopo, il 20 settembre seguente, nel 5 a 0 dei suoi sul CD Mensajero. Una gara in cui Mikel Oyarzabal segnò addirittura due reti, per giunta nello spazio di una manciata di minuti.

L’esordio assoluto in prima squadra si è quindi consumato il 25 ottobre successivo – quindi a meno di un anno dalla sua prima presenza in Segunda B – quando lo scozzese David Moyes decise di gettarlo nella mischia nell’agile 4 a 0 rifilato al Levante.

Il primo goal l’ha invece realizzato l’8 febbraio di quest’anno, segnando nel facile 5 a 0 contro l’Espanyol.

Già nazionale under 18 e 19, ha consumato il suo esordio con La Roja lo scorso 29 maggio, subentrando a Nolito nel 3 a 1 rifilato alla Svizzera in amichevole.

In Spagna è chiamato Big Foot per via della misura del suo piede: calza infatti scarpe numero 47!

Mikel Oyarzabal - statistiche

Stellina della formazione di San Sebastián, dove ha già giocato 39 partite (le 13 del 2° B – Grupo II si riferiscono ovviamente a quelle disputate con il Sanse), è stato tra le grandi rivelazioni dell’ultima Liga in compagnia di Saúl Ñíguez e Marco Asensio (il premio è andato a quest’ultimo, ma Big Foot è arrivato appunto tra i tre finalisti).

Mikel Oyarzabal ha rinnovato per ben due volte il contratto nel giro di pochi mesi:

Secondo quanto affermato in estate dallo stesso Mikel Oyarzabal, che controcorrente rispetto alla maggior parte dei propri colleghi non ha un agente a rappresentarlo, il ragazzo avrebbe già ricevuto numerose offerte (si dice su di lui ci siano in primis Barcellona e Real Madrid). Ma:

L’offerta che più mi ha convinto e che ho deciso di prendere in considerazione più di tutte è stata quella della Real Sociedad.

CARATTERISTICHE FISICO-ATLETICHE e COORDINATIVE

Mikel OyarzabalMikel Oyarzabal è un normotipo di media statura (181 centimetri secondo Transfermarkt, come abbiamo visto nello specchietto iniziale), di costituzione media (77 chilogrammi e 23.5 di indice di massa corporea: è normopeso), muscolarmente tonico ed armonico.

Discretamente agile e flessibile, ha buona rapidità ma anche una certa velocità di base in allungo, pur senza essere uno sprinter puro.

Dotato di una discreta resistenza allo sforzo, non è ancora in possesso di grande forza massimale. Pecca quest’ultima che emerge chiaramente nei duelli corpo a corpo con i difensori avversari. E che lo penalizza anche nel gioco aereo: pur essendo dotato di un’elevazione certo non disprezzabile fatica proprio nel duellare fisicamente con gli avversari, uscendone spesso sconfitto.

Coordinativamente parlando di Mikel Oyarzabal si possono apprezzare soprattutto combinazione e trasformazione motoria, caratteristiche che lo rendono abile nel gettarsi all’arrembaggio palla al piede gestendo la sfera sia in allungo che nello stretto oltre che nei cambi di direzione repentini.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Mikel Oyarzabal - Passaggi

Tra le qualità migliori di Mikel Oyarzabal si può notare sicuramente la sua capacità tanto di controllo palla quanto nel giocare la stessa di prima intenzione.

Come vedremo più avanti meglio nel parlare delle sue peculiarità tattiche Big Foot (mancino naturale) è infatti un esterno che tra le altre cose sa giocare piuttosto bene di sponda, andando a proporsi d’incontro ai compagni per gestire poi la sfera a uno o due tocchi in maniera rapida.

Bravo quindi a contribuire al giro palla veloce della propria squadra, gioca prevalentemente corto ma sa anche allungare il raggio dei propri passaggi se la situazione lo richiede o lo permette.
Più che discreto nelle verticali e nei filtranti, sa Mikel Oyarzabal - Contrastidisimpegnarsi anche in fase di cross, pur senza ancora eccellere in questo fondamentale. Capacità di guida importante, ha calcio e tiro discreti. Piuttosto scarso nella rimessa laterale, è invece abbastanza efficace in fase di contrasto.

In ultimo, il dribbling: un insieme di tecnica di base ed intelligenza tattica, che in Mikel Oyarzabal è già abbastanza sviluppato.

Come abbiamo visto sopra, rispetto alle migliori ali moderne, ad oggi l’eibartarra pecca in esplosività. Cosa che inevitabilmente lo limita nel suo essere travolgente in questo fondamentale, in cui comunque non pecca di certo.

CARATTERISTICHE TATTICHE

Mikel Oyarzabal è un’ala sinistra che sa però giocare in diverse posizioni del campo. Può infatti giocare anche sulla fascia opposta come sulla trequarti.

In game, poi, mostra una certa mobilità ed adattabilità alle situazioni di gioco.

Sa infatti giocare in ampiezza presidiando la linea laterale per cercare di allargare le difese avversarie quanto stringere e venire dentro al campo, trovandosi a fluttuare tra le linee (liberando così la fascia per gli affondi di Yuri Berchiche).

Come mostrato nella gara pareggiata 1 a 1 contro il Barcellona, poi, non è insolito vederlo scambiarsi di posizione con Willian José, portandosi di fatto in posizione di falso centravanti.

Mikel Oyarzabal - Heat map
Heat map della gara disputata il 27 novembre contro il Barcellona

In fase di non possesso è invece solito scendere a centrocampo, in questo caso occupando più rigidamente la posizione di esterno sinistro.

Nell’impalcatura tattica costruita da mister Eusebio Sacristán è quindi solito diventare di fatto un esterno puro quando il pallone è in possesso degli avversari. A seconda delle situazioni, con Xabi Prieto che slitta a destra o con Vela che in quel caso si abbassa a centrocampo (in quel caso il 10 della Real sale al fianco di Willian José per comporre un 4-4-2 piuttosto compatto).

In fase di possesso tende a smarcarsi prevalentemente in appoggio al portatore di palla, spesso per offrire una sponda per gli scambi rapidi che caratterizzano il giro palla dei Txuriurdin. Quando viene dentro al campo ad agire tra le linee, soprattutto, gioca spesso d’incontro proprio con questo fine.

Sovente però cerca anche lo smarcamento in profondità o in taglio, partendo dalla propria posizione di ala sinistra e cercando le zone calde dell’area di rigore.

In fase di non possesso mette in mostra una miglior propensione al pressing ultraoffensivo piuttosto che al ripiegamento difensivo. Nel primo caso si spinge anche sino in area avversaria per cercare la riconquista della sfera, nel secondo caso mostra ancora qualche problema di lettura delle situazioni e di scelta dei tempi. In particolar modo mostra scarsa capacità di accorciamento ed una cattiva difesa della profondità, cui fa da contraltare una discreta capacità di intercettamento.

Nella Real Sociedad di Eusebio Sacristán, Mikel Oyarzabal si trova a stazionare ai margini dell’area sulle situazioni di corner: centralmente per l’eventuale ribattuta su quelli a favore (i due tiri tentati – entrambi di destro – contro il Barcellona arrivano su occasioni del genere), lateralmente per intervenire su un eventuale scambio corto in quelli a sfavore.

Mikel Oyarzabal - Tiri
I tiri scoccati da Mikel Oyarzabal contro il Barcellona: entrambi dal limite centrale dell’area, sugli sviluppi di corner

GIUDIZIO FINALE

Mikel Oyarzabal è oggi indubbiamente uno dei migliori classe 1997 d’Europa.

Pur senza aver ancora raggiunto lo stesso livello di maturazione – in primis fisico-atletica – di alcuni suoi coetanei (come Renato Sanches ed Ousmane Dembélé), Big Foot è infatti già molto avanti nel proprio processo di crescita, tanto da essersi già assicurato da tempo il ruolo di titolare in una delle migliori squadre dell’attuale Liga (mentre scrivo i Txuriurdin si trovano al quarto posto in classifica in coabitazione con il Villarreal).

In Spagna sono certi di trovarsi di fronte ad un predestinato, ma io ci vado un pochino più cauto perché do a questa definizione un valore assoluto (Buffon fu un predestinato ad esempio, oggi sembra esserlo Donnarumma: si tratta insomma di giocatori destinati a segnare la propria generazione).

Mikel Oyarzabal

Di sicuro c’è che tutti gli osservatori d’Europa lo staranno certamente tenendo monitorato. Pur senza avere a mio avviso le stimmate del fenomeno assoluto è infatti l’ennesimo prodotto di una cantera, quella spagnola, che negli ultimi anni sta sfornando prodotti di altissimo livello a profusione.

In Serie A potrebbe fare comodo davvero a tutti, a mio avviso.

Alla Roma ed all’Inter sarebbe un’alternativa di valore ai titolari (ad oggi non lo vedo inferiore né ad El Shaarawy né così lontano da Perisic), al Milan potrebbe finalmente dare qualità ad una fascia che in Niang trova solo strappi esplosivi, alla Fiorentina potrebbe formare con Kalinic e Bernardeschi dall’altra parte (leggasi: nel suo ruolo naturale) uno dei tridenti più interessanti del nostro campionato, nella stessa Juve andrebbe a colmare la lacuna rappresentata dall’ala sinistra (nel Derby della Mole di domenica pomeriggio è stato Sturaro ad agire di fatto da esterno sinistro a centrocampo, come ho mostrato postando la sua heat map sulla mia pagina Facebook, che vi invito a seguire).

Chiaro che, ma vale per qualunque giocatore, va inserito in un contesto che sappia sfruttare al meglio tanto la sua capacità tecnica che la sua sapiente gestione in fase di possesso, oltre che la sua capacità di farsi trovare pronto all’appuntamento nelle zone calde. E’ un giocatore intelligente più che esplosivo: così deve essere sfruttato.

Mikel Oyarzabal ha insomma tutto per far parlare di sé per i prossimi dieci-quindici anni, rappresentando un’alternativa valida anche per una nazionale in fase di rifondazione (ed il talento non manca certo, tra i giovani iberici!).

Mikel Oyarzabal

Se poi l’appellativo di “predestinato” che qualcuno gli ha affibiato sarà meritato… questo lo scopriremo solo col tempo!


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