Milan vs. Novara – Ottavi di finale di Coppa Italia – 13/01/10

COMMENTO
Milan – Novara doveva essere l’esordio dal primo minuto di Simone Verdi, giovane stellina della Primavera milanista che tanto bene sta facendo nel corso della sua carriera giovanile in quel di Milano da ricevere lodi su lodi. Leonardo, Galliani, i tifosi… tutti uniti da una grande convinzione: Simone Verdi è il futuro dell’attacco Rossonero.

De Vito contrato da un giocatore del Novara. Discreto esordio per il terzino Rossonero

Con questa prospettiva ho quindi deciso di recarmi in quel di San Siro per assistere ad un evento che, a suo modo, sarebbe potuto essere storico. Qualora Verdi mantenesse le promesse fatte in questo inizio di stagione, infatti, sarebbe stato sicuramente da ricordare il suo esordio ufficiale in prima squadra.

Purtroppo le cose non si sono messe benissimo da subito: infortunatosi nei giorni immediatamente precedenti al match Simone è arrivato un po’ giù di corda all’appuntamento con la storia, venendo quindi panchinato da coach Leonardo. Il tutto fino a venticinque minuti dalla fine del match quando l’allenatore carioca decide di dare la possibilità a Verdi di mettersi in mostra. Il ragazzo entra così al posto di uno spento Di Gennaro per provare a ravvivare la manovra Rossonera.

Purtroppo le precarie condizioni di forma del ragazzo lo portano ad essere piuttosto avulso dalla manovra e a non incidere: non tocca moltissimi palloni e comunque quando lo fa non riesce a creare reali pericoli alla porta difesa da Fontana. Conclude una sola volta, non trovando lo specchio con un tiro piuttosto molle che non prende il giro giusto. Combina pochino, insomma, dimostrando anche di essere un po’ smarrito. Ma da un ragazzo di 17 anni non ci si può aspettare fuoco e fiamme, giusto quindi che Verdi possa continuare il suo processo di maturazione in Primavera venendo magari di tanto in tanto proposto in prima squadra, di modo da accrescere il suo bagaglio di esperienze.

Parlando della partita in generale, invece, non si può che fare dei grandissimi complimenti sia a Tesser che ai suoi ragazzi, innanzitutto. Il tecnico degli ospiti, infatti, schiera molto bene i suoi che tengono il campo alla perfezione senza subire eccessivamente la manovra di una squadra che nonostante giochi con molti rincalzi resta comunque qualche pista avanti, almeno sulla carta. Certo, specialmente nel primo tempo serve un grandissimo Fontana ad evitare un passivo che sarebbe dovuto essere ben più pesante, ma i giocatori del Novara si battono alla grande. Tutto sommato meritato, proprio in relazione all’impegno costante profuso nell’arco di tutti i novanta minuti, è quindi il pareggio firmato in apertura di ripresa che esalta i circa 7000 tifosi giunti dal Piemonte al seguito della squadra.

Inzaghi festeggia coi propri compagni il goal dell'1 a 0

Spettacolo non indifferente vedere tutto quel pubblico di fede novarese contro un paio di sparuti gruppi di milanisti, in numero nettamente inferiore rispetto ai tifosi avversi.

Detto del Novara, quindi, è d’obbligo spendere due parole anche riguardo ai giocatori del Milan ed alle loro prestazioni.

Pochi i promossi a pieni voti. Tra questi sicuramente un Inzaghi molto pimpante. Non tocca un numero spropositato di palloni ma quelli che gli arrivano li amministra piuttosto bene, spendendosi anche, in fase di non possesso, in un buon lavoro atto ad allargare la difesa avversaria con movimenti, alternati a quelli di Huntelaar, che lo portavano spesso a tagliare dal centro verso la fascia ed al contrario.

Bene anche Ambrosini, vera colonna del centrocampo, che si batte con grande ardore su ogni pallone, quasi come fosse una finale di Champions League.

E bene, anche se più per il goal che per la prestazione in sè, Mathieu Flamini, che decide il match con una prodezza balistica. Del resto davanti ad un super Fontana poco altro si poteva fare per trovare la rete.

Senza infamia e senza lode, invece, Favalli, Bonera, Jankulovski ed Abate.

Piuttosto negative risultano infine le prove di Kaladze (spesse volte in affanno), Huntelaar (mai incisivo) e Di Gennaro (un trequartista dovrebbe amministrare molto meglio la palla).

Discorso a parte per il giovane De Vito: anche lui all’esordio in maglia Rossonera si comporta abbastanza bene. Non cerca mai di strafare e si limita quasi sempre al compitino. Un paio di sbavature difensive sarebbero costate caro contro altri avversari, ma il buono di giocare in partite come questa è che, se Dio vuole, si possono commettere anche piccoli errori che non compromettano tutto. Anche lui come Verdi, comunque, è bene che completi il proprio processo di maturazione lontano dalla prima squadra. Nonostante la prestazione discreta, infatti, appare abbastanza palese come non sia ancora pronto per giocare a certi livelli.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=4Wwajo3U47Y]

MVP
Il man of the match non può che essere, a mio avviso, il portiere del Novara: Alberto Maria Fontana.
E’ lui infatti, come già detto in sede di commento, a tenere in partita i suoi nel corso di un primo tempo in cui pur senza giocare alla morte i giocatori del Milan producono diverse palle goal interessanti, che lui è più volte bravo a sventare con interventi da Serie A.

Per batterlo, quindi, i giocatori milanisti devono affidarsi prima ad un tiro deviato che disegna una traiettoria imparabile, poi ad una conclusione che balisticamente rasenta la perfezione effettuata da Flamini.

TABELLINO
MILAN vs. NOVARA 2-1
MARCATORI: Inzaghi al 12′ pt, Gonzalez al 1′ st, Flamini al 36′ st.
MILAN: Storari; Bonera (dal 1′ st Abate), Kaladze, Favalli, De Vito; Flamini, Ambrosini, Jankulovski; Di Gennaro (dal 20′ st Verdi); Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo.
NOVARA: Fontana; Cossentino, Centurioni, Ludi (dal 28′ st Lisuzzo), Gheller; Shala, Porcari, Tombesi (dal 34′ st Vicentini); Rigoni (dal 38′ st Motta); Bertani, Gonzalez. All.: Tesser.
ARBITRO: Candussio (Cervignano del Friuli).

I commenti sono chiusi