MLS 2014: il titolo torna sulla Costa ovest

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Giusto ieri sera sui profili ho seguito la finale del campionato MLS 2014. Vinta, come abbiamo già avuto modo di dire, dai Los Angeles Galaxy. Che con questo salgono a cinque successi nella propria storia, prendendosi la prima posizione dell’albo d’oro in solitaria distaccando i DC United di un titolo.

Come successo già al termine della regular season ho contattato Giacomo Costa per farmi una chiacchierata a conclusione della stagione.

Galaxy campioni. Per quanto mi riguarda con merito, dato che i Revs – che pure hanno rischiato di spuntarla – hanno giocato una finale globalmente inferiore a Los Angeles. Che ne dici?

Nella gara di ieri hanno sicuramente meritato i Los Angeles Galaxy. I Revs mi hanno deluso un po’, credo che abbiano giocato al di sotto delle loro possibilità, come gli stessi Galaxy. Gli americani sono abbastanza d’accordo sul fatto che è stata una delle peggiori partite dell’anno. Anche se è stata interessante lo stesso dato che si decideva una stagione intera. Nessuna delle due squadre ha voluto rischiare più di tanto e i giocatori che potevano cambiare il match sono rimasti nell’ombra quasi sempre. Alla fine l’ha spuntata anche la solidità dei Galaxy con un Omar Gonzalez difficilmente superabile quand’è in giornata, riesce quasi a far ben figurare Leonardo, il suo partner. Inoltre ha vinto per l’ennesima volta una difesa americana, come da tradizione. I primi mesi dell’anno non furono ottimi per la squadra di Los Angeles, poi l’esplosione di Zardes, il “ritorno” ai loro livelli di Donovan e Gonzalez e qualche invenzione di Bruce Arena hanno fatto sicuramente la differenza.

Robbie Keane MVP. E a coronare il tutto il goal decisivo in finale, ai supplementari. Premio meritato?

Sì, alla fine direi premio meritato. Anche se io avrei votato Nguyen. Perché 20 goal stagionali da centrocampista sono tanti, senza avere di fianco un Donovan che vince la classifica degli assist. Comunque grandissimo merito all’irlandese che è ancora ben messo fisicamente, d’altronde lo aveva dimostrato anche nel prestito all’Aston Villa, seppur sia passato ormai del tempo. Quest’anno ha giocato la sua miglior stagione e fisicamente, appunto, non mostra segni di cedimento preoccupanti. Si vede che ha ancora tanta fame di vittorie, lotta su ogni pallone e se la prende con l’arbitro anche per il minimo contatto dimostrando tanto agonismo.

La finale di quest’anno è stata anche l’ultima partita della carriera di un grandissimo del calcio americano, Landon Donovan. Sicuramente un esempio da seguire per i più giovani…

Donovan è l’idolo di ogni ragazzino americano che inizia a seguire il calcio. Trovare un altro volto così per il calcio americano sarà davvero difficile, anche perché il fatto che abbia giocato sempre negli Stati Uniti ha aiutato enormemente la crescita della MLS. Purtroppo si ritira già a 32 anni, una scelta inaspettata; avrebbe potuto giocare ancora, decisamente. Bisogna comunque rispettare la sua scelta, come è giusto che sia.

Quanto perde L.A. con il ritiro di Donovan?

Perde il miglior capocannoniere della storia della MLS e della Nazionale, miglior assistman della storia del campionato e un ragazzo capace di finire 7 volte nella Top XI della lega. Inoltre a livello di immagine e vendite (seconda maglietta più venduta dopo quella di Dempsey) è una perdita alla quale non puoi porre rimedio. I californiani hanno ora due Designated Players (Gonzalez e Keane), quindi potrebbero anche entrare nel mercato. Si dice siano interessati a Gerrard e Sneijder, ma sono solo voci.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione? Quali pensi saranno le squadre che si muoveranno meglio sul mercato e partiranno come favorite?

L’Orlando City si sta già muovendo bene. La stagione è finita ieri e già oggi avrebbero chiuso per Amobi Okugo, difensore centrale o centrocampista difensivo di Philadelphia che a questo punto non andrà in Bundesliga. Per il resto tutte dovranno rinforzarsi per arrivare ai play off e l’arrivo di due squadre competitive – almeno nelle intenzioni – come Orlando e New York City è un incentivo per tutte le altre, considerando l’addio del povero Chivas USA che era ormai un valore negativo sotto ogni aspetto per la Lega. In particolare mi aspetto nuovi acquisti dai Portland Timbers, soprattutto in difesa. Avrebbero preso Nat Borchers, molti lo conosceranno per la barba, non giovanissimo ma credo sia la mossa giusta per una difesa pessima. Nel 2013 avevano fatto grandi cose e il loro 4-2-1-3 era davvero bellissimo da guardare. Se sistemano la difesa saranno tra i favoriti. Come sempre tutte se la potranno giocare, in pochi avrebbero pronosticato il New England in finale. Inoltre l’expansion draft che si terrà tra qualche giorno, dove New York City e Orlando sceglieranno giocatori dalle altre squadre, cambierà le carte in tavola. Anche se difficilmente ci saranno giocatori forti non protetti dalle loro squadre, che ne possono salvare 10, più i vari Designated Players e Homegrown players. Poi il SuperDraft, dove se peschi bene puoi metterti in casa un Omar Gonzalez, un Besler o un Zusi, per fare esempi, se peschi male qualche giocatore inutile.

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