Preview Europei under 17 Slovacchia 2013

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Tra una settimana avrà il via l’Europeo under 17 che, per quest’anno, sarà ospitato dalla Slovacchia.

Sperando di trovare il tempo materiale di seguire la competizione, andiamo a vedere un po’ qual è stato il percorso delle sette squadre (ovviamente i padroni di casa erano qualificati di diritto) che hanno ottenuto il pass alla fase finale di quest’anno. Ma non solo.

Il Gruppo A vede la presenza di Austria, Svezia e Svizzera, oltre ai padroni di casa.

Austria che iniziò il suo percorso lo scorso 10 ottobre, con uno scialbo 0 a 0 contro Cipro. Roboante invece la vittoria ottenuta nel secondo match: un 6 a 0 rifilato alle isole Far Oer e griffato dalle doppiette di Grbic e Pellegrini oltre che dal goal di Zivotic e dall’autorete di Eliasen. Pass per la Fase Elite strappato poi grazie al pareggio ottenuto con la Svizzera (che appunto dovranno riaffrontare in Slovacchia). Ancora di Grbic il goal austriaco.

Superato senza grossi patemi – ma senza nemmeno grande disinvoltura – la prima fase, l’Austria ha iniziato malissimo la fase successiva, con una sconfitta per 1 a 0 subita contro l’Eire. A quel punto strada totalmente in salita per i ragazzi di Hermann Stadler, che necessitavano di due vittorie per sperare nella fase finale. Vittorie puntualmente arrivate contro Serbia (1 a 0, Pellegrini) e Georgia (2 a 1, Zivotic e Grbic).

Occhi quindi doverosamente puntati su Adrian Grbic, ala sinistra che dopo aver messo in mostra grandissime doti realizzative nel campionato nazionale under17 tedesco gioca oggi nell’under19 dello Stoccarda. Cresciuto nel Rapid Vienna, rapido e dotato di buon tiro, Grbic è considerato uno dei migliori talenti austriaci degli ultimi anni.

Il vero faro della squadra sarebbe però quel Valentino Lazaro a lungo – ed infruttuosamente – seguito dall’Inter. Centrocampista offensivo rapido e dal dribbling fulminante, è ritenuto da Stadler – addirittura – il miglior classe ’96 d’Europa. Capace di esordire nel massimo campionato austriaco (gioca nel Salisburgo) a soli 16 anni, ha addosso tutti i maggiori club del Vecchio Continente.
Perché dico sarebbe? Il ragazzo – che ha disputato la prima fase di qualificazione giocando tutti e tre i match – rischia di saltare la fase finale causa infortunio.

Molto, in Austria, si aspettano anche da Micheal Lercher, terzino sinistro rapido e dotato di buona tecnica – anche di calcio -, attualmente in forza all’under17 del Werder Brema.

La Svezia ha invece iniziato il proprio percorso il 29 settembre con un 1 a 1 contro l’Eire (poi capace di fermare l’Austria, come abbiamo visto). Di Gustav Engvall la rete scandinava. Due giorni più tardi una doppietta di Citaku permette di superare 2 a 1 la Romania. Prima fase che si chiude poi con il 4 a 0 inflitto alla Macedonia, griffato da Engvall, Citaku, Halvadzic e dall’autorete di Stojkovski.

Svedesi che si sono qualificati alla fase finale solo grazie alla differenza reti. Nella Elite, infatti, schiaffeggiano Bielorussia (4 a 1, doppietta di Berisha e goal di Citaku e Saletros) e Finlandia (5 a 0, tripletta di Lipovac e doppietta di Berisha) prima di pareggiare 1 a 1 con l’Ungheria (ancora Berisha, mattatore di questa fase), penalizzata dalle “sole” sei reti totali rifilate alle altre due contendenti.

Possibile protagonista sicuramente Valmir Berisha, attaccante in forza alla formazione under19 dell’Halmstad capace di avere un grandissimo impatto sulla sua squadra, con 5 reti in 5 match di qualificazione (in realtà, 5 in tre partite alla fase Elite).

Lui e Gentrit Citaku (attaccante in forza al Norrkoping under19, 4 goal in 5 match di qualificazione) saranno con ogni probabilità le bocche da fuoco della squadra allenata da Roland Larsson.

Occhi puntati, a centrocampo, su Elias Andersson (Helsingborg under19, con già due presenze in prima squadra) e Isak Ssewankambo (mediano ex Angereds oggi in forza all’Academy del Chelsea).

La Svizzera, come detto, era inserita nel Gruppo 6 della prima fase assieme all’Austria. Due vittorie facili contro Far Oer (3 a 0, Pagliuca, Stevic e Trachsel) e Cipro (5 a 1, Kadoic su rigore, Forestal, Bytyqi, Kursner e Ajeti) hanno fatto da preludio all’1 a 1 (Trachsel) con gli austriaci, che non ha comunque impedito agli elvetici di chiudere al primo posto il girone.

Fase Elite iniziata da dove si era rimasti, con lo 0 a 0 imposto dalla Polonia. Poi due vittorie – Israele 2 a 1 (Hunziker ed il rigore di Grgic) e Repubblica Ceca 1 a 0 (ancora Huziker) – ed il pass per la Slovacchia in saccoccia.

Una delle certezze di questa nazionale, sino a qui, è stato Fabian Fellmann, estremo difensore in forza alla formazione under 18 dello Zurigo. Sarà lui il nuovo Siegrist?

Altra colonna di questa squadra Deni Kadoic, difensore centrale o mediano all’occorrenza tesserato per il Basilea, dove attualmente milita nella formazione under 18. Ma chissà che a breve non possa trovare la prima squadra…

I padroni di casa, come detto, non hanno dovuto invece affrontare il percorso di qualificazione.

Tra i giocatori più interessanti di questa Slovacchia troviamo sicuramente Miroslav Káčer, centrocampista dello Zilina che qualcuno già paragona ad un certo Marek Hamsik (anche se, al di là del valore, ha caratteristiche tattiche un po’ differenti, essendo più centrocampista che trequartista).

Nello Zilina (uno dei punti di riferimento del calcio slovacco) giocano anche Lukáš Čmelík – tre presenze all’attivo nella Corgon Liga – e Denis Vavro, roccioso centrale difensivo.Under17

Il Gruppo B è invece quello degli Azzurrini, che affronteranno Croazia, Russia ed Ucraina.

Croazia che ha iniziato il suo percorso il 14 ottobre con un buon 4 a 2 inflitto ad Israele e firmato dalla doppietta di Basic e dalle reti di Brodic e Roguljic. Di lì il 2 a 0 ai danni del Kazakistan (Mamic ed il solito Basic) seguito dal 4 a 3 del Gospin Dolac contro la Turchia (Muric, Fiolic, Roguljic e Kresic).

Fino a qui tutto bene. La Fase Elite è però il vero scoglio da superare: Francia, Spagna e Belgio le avversarie, per un girone di ferro che vedeva la Croazia come vittima sacrificale. Detto-fatto i croati battono 3 a 2 gli spagnoli (Mamic, Basic e Brodic) e 1 a 0 la Francia (autogoal di Sega Coulibaly), prima di rilassarsi ed impattare 1 a 1 contro il Belgio (Caleta-Car). Così, eliminata la Francia di Maupay (già in goal in Ligue 1 con la maglia del Nizza) e la Spagna di Xavier Quintilla e Adama Traore tra gli altri.

Che dire? La star annunciata è Alen Halilovic, ammesso parta per la Slovacchia (è già da tempo nel giro della prima squadra). Ex compagno di Mateo Kovacic, è ritenuto il golden boy del calcio croato. Qualora dovesse esserci sarà sicuramente una delle star dell’Europeo.

Altro giocatore che qualora dovesse esserci avrà sicuramente gli occhi di molti osservatori puntati addosso è Marko Dabro, punta del Cibalia classe ’97 (quindi di un anno sottoetà) già accostato alla Juventus. Anche lui – al pari di Halilovic – non ha inciso come ci si sarebbe aspettato nel corso delle qualificazioni, ma in una eventuale fase finale sarà sicuramente uno dei più scrutati.

Occhi sicuramente da puntare anche sull’ala destra Josip Bašić, attualmente in forza all’Hajduk Spalato, con cui ha già esordito nella Prva HNL. Mattatore delle fasi di qualificazioni con 4 goal in 6 match ha doti più spiccatamente offensive rispetto ad Halilovic, con cui si contende la leadership di questa under 17.

Infine occhio anche a Petar Mamic, terzino sinistro della Dinamo Zagabria.

La Russia ha iniziato malissimo la sua corsa, perdendo 3 a 0 contro i Ceki (poi eliminati dalla Svizzera) l’esordio nel corso di una prima fase raddrizzata col 2 a 1 inflitto ai danesi (Sheydaev e Chernov) ed il 3 a 0 finale ai danni di Montenegro (Guliev, Chernov e Mayrovich).

Inseriti in un girone complicatissimo nel corso della Elite, i russi si sono liberati bene di Slovenia (Buranov e Barinov) e Inghilterra (Guliev e Sheydaev) con un doppio 2 a 1 che ha fatto da preludio alla sconfitta patita contro il Portogallo. Russi qualificati grazie alla classifica avulsa.

Occhi puntati, tra gli altri, su Ayaz Guliev, trequartista dello Spartak autore di una splendida rete contro gli inglesi, Nikita Chernov, difensore centrale del CSKA già colonna anche della nazionale under 16, Ramil Sheydaev, punta dello Zenit con 10 goal all’attivo tra under 16 e 17, e Anton Mitryushkin, portiere dello Spartak nonché capitano di questa rappresentativa.

L’Ucraina ha iniziato il suo percorso il 30 ottobre con il 3 a 1 (Luchkevych, Boryachuk, Tretyakov) sulla Georgia, cui ha fatto seguito il pareggio a reti inviolate registrato contro i parietà scozzesi ed il secco 6 a 0 (Lukyanchuk, Kovalenko, Zinchenko, Arendaruk, Luchkevych, Polyuhanych) ottenuto contro Lussemburgo.

Regolata una prima fase piuttosto morbida gli ucraini hanno esordito al turno Elite con un 5 a 1 (tripletta di Boryachuk, rigore di Kuksenko e goal di Makohon) facile ai danni degli estoni, seguito da un deludentissimo 0 a 0 contro la Bulgaria. Nel match decisivo, disputato contro la favoritissima Germania, i ragazzi di Holovko (sì, l’ex difensore della Dinamo Kiev) hanno tirato fuori l’impresa, vincendo 1 a 0 grazie al goal di Boryachuk e staccando il pass per la fase finale.

Proprio Andriy Boryachuk, punta nativa di Vinnytsia attualmente in forza allo Shaktar Donetsk, sarà uno degli uomini più attesi. Con le sue cinque reti realizzate in sei match – tra cui appunto quella decisiva contro i tedeschi – è uno dei migliori marcatori in assoluto della fase qualificatoria e sarà chiamato a ripetersi anche in Slovacchia.

Occhio anche a Valeri Luchkevych, centrocampista dell’under 19 del Metalurg Zaporizhya che di questa squadra è capitano e leader.

Infine, l’Italia.

Che, è bene ricordarlo, non vince il titolo Europeo under 17 dal 1987 (anche se ufficialmente è dall’82, dato che l’ultimo alloro non venne assegnato posto l’utilizzo di Roberto Secci, giocatore non eleggibile per la competizione).

Tra alti e bassi la prima fase qualificatoria, dove dopo l’1 a 0 (Tutino) rifilato all’Albania e il 4 a 0 (Capradossi e tripletta di Bonazzoli) ai danni del modesto Liechtenstein arriva la sconfitta per 3 a 2 subita dall’Ungheria (poi eliminata dalla Svezia come detto). Una sconfitta addolcita solo dalle marcature di Mauri e Cerri (su rigore).

Luci ed ombre anche nel corso della Fase Elite, che mette in mostra un attacco certo non prolificissimo. I giochi si aprono con l’1 a 0 alla Norvegia, cui fa seguito l’1 a 0 rifilato all’Olanda (entrambe le reti sono state realizzate da capitan Alberto Cerri). A quel punto contro l’Irlanda del Nord ai nostri basta un pareggio, che arriva puntuale a reti inviolate.

Alberto Cerri che è uno dei giocatori più interessanti del lotto. La punta del Parma con 3 goal in 3 match ha per altro un’ottima media realizzativa, che ovviamente ci auguriamo possa mantenere anche in Slovacchia, per provare a trascinare al titolo i suoi compagni.

Altro giocatore interessante è sicuramente Gennaro Tutino. L’ala partenopea è ragazzo dal carattere molto forte (forse troppo). Spesso però si perde in leziosismi inutili. Le basi tecniche sono comunque ottime.

Altra colonna degli Azzurrini è sicuramente Elio Capradossi, difensore centrale romanista che dovrà assicurare solidità anche al reparto arretrato della squadra allenata da Zoratto.

Ma diversi altri sono i giocatori interessanti che vestiranno la maglia Azzurra in Slovacchia.

In ritiro da ieri, vi pubblico, per completezza, la rosa dei nostri convocati.

Portieri: Emil Audero (Juventus), Lorenzo Ferrari (Milan), Simone Scuffet (Udinese);
Difensori: Arturo Calabresi (Roma), Davide Calabria (Milan), Elio Capradossi (Roma), Federico Dimarco (Inter), Rosario Rizzo (Siena), Giacomo Sciacca (Inter), Davide Vitturini (Pescara);
Centrocampisti: Andrea Palazzi (Inter), Luca Palmiero (Napoli), Vittorio Parigini (Torino), Alessandro Piu (Empoli), Mario Pugliese (Atalanta), Antonio Romano (Napoli), Demetrio Steffé (Inter), Alberto Tibolla (Chievo Verona), Gennaro Tutino (Napoli);
Attaccanti: Federico Bonazzoli (Inter), Alberto Cerri (Parma), Davide Di Molfetta (Milan), Michael Fabbro (Milan), Luca Vido (Milan).

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