Primo turno Brasile 2014

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Si è chiuso ieri, con il pareggio tra Russia e Corea del Sud, il primo turno di Brasile 2014.

Un turno che mi sono potuto godere quasi in toto, con maratone televisive notevoli condite da tanta, tanta passione.

Tracciamo quindi un primo bilancio delle cose.

Nel Gruppo A il Brasile è partito bene, pur con qualche stento di troppo, nel match inaugurale contro la Croazia, passata in vantaggio grazie ad una sfortunata deviazione di Marcelo nella propria porta. Due volte Neymar ed un Oscar in grande spolvero hanno quindi ristabilito le distanze. Vittoria che però non mi ha illuso: troppo affidata ai solisti la (non) manovra brasiliana per convincere davvero. E così – facciamo già un passo oltre – ecco il pareggio di ieri sera (con il match che ha aperto il secondo turno) contro il Messico.

Che, da parte sua, mi ha invece molto ben impressionato contro il Camerun. Una vittoria risicata (firmata da Peralta), marchiata però da due errori arbitrali notevoli, che hanno tolto una meritatissima doppietta a Giovani Dos Santos. Tri molto solida difensivamente (grazie ad un 5-3-2 in cui hanno spiccato, anche contro i Verdeoro, le qualità del trio centrale Maza – Marquez – Moreno) e capace di sviluppare una manovra avvolgente di notevole fattura, con l’accoppiata Layun-Guardado sugli scudi, oltre ad un ottimo Herrera.

Brutte indicazioni sono invece giunte dal Camerun, squadra non ricchissima di talento e soprattutto troppo sfilacciata e spaccata all’interno dello spogliatoio.
I Leoni Indomabili si sono preoccupati più del proprio premio-Mondiale che non di presentarsi con una Squadra di livello a questo appuntamento, e hanno pagato un conto molto salato. Per la gara di oggi, per altro, pare perdano Eto’o. Ufficialmente per infortunio. In realtà, squadra allo sbando più totale…

Infine, la Croazia. Che ha sicuramente patito l’assenza per squalifica di bomber Mandzukic, oltre ad un Kovacic praticamente mai in partita. Per il match contro gli africani coach Kovac dovrebbe sostituirlo, per provare a dare più equilibrio in mezzo al campo. Se Pletikosa giocherà su livelli più accettabili di quelli lasciati intravvedere contro il Brasile Le Fiamme dovrebbero spuntare tre punti importanti in ottica passaggio del turno, per poi giocarsi tutto nello scontro diretto di lunedì all’Arena Pernambuco.

Nel Gruppo B è arrivata una delle sorprese più inaspettata di questo primo turno: dopo 44 minuti giocati su livelli quantomeno discreti, e con i tre punti in saccoccia, la Spagna è ceduta di schianto e si è fatta arare dall’Olanda.
I Campioni del Mondo in carica hanno infatti palesato una condizione fisica scadente in molti dei giocatori scelti da Del Bosque. Ed il conto da pagare è stato molto salato.
Spagnoli che già stasera avranno una partita da dentro e fuori: con gli Oranje quasi sicuri vincitori dello scontro con gli australiani, una sconfitta con il Cile significherebbe eliminazione.

Olanda che intanto, dal canto suo, ha giocato una seconda frazione esaltante, con ben quattro reti (dopo la prima di Van Persie, arrivata in chiusura di tempo) a mascherare le indecisioni palesate nella prima frazione. Quando una difesa schierata inusualmente a cinque ha dimostrato tutti i limiti dati dalla non abitudine al modulo (oltre che da un De Vrij spesso insufficiente).

Olandesi che adesso si aspettano di avere vita facile contro l’Australia, squadra di poco talento che ha preso tre pere dal Cile, mettendo in mostra pochino. Aussie aggrappati ancora una volta al grande Tim Cahill, autore di una prestazione maiuscola ed in grado, come sempre, di fare male sui colpi di testa, la sua specialità. Bene anche l’esterno Leckie, maratoneta mai domo in fascia destra. E poi? E poi il rischio di chiudere con zero punti un girone comunque proibitivo…

Infine, il Cile. Che ha palesato tutti i propri già ben noti limiti sulle palle aeree (di cui avevo parlato già prima dell’inizio del Mondiale sulla mia pagina Facebook). Un Cile che in fase di possesso ha dimostrato di saper mettere alle corde i propri – comunque morbidi – avversari, con trame fitte e verticalizzazioni mozzafiato (effettuate spesso da quel genio discontinuo che è Valdivia). Ora bisognerà capire se La Roja saprà resistere ai crash test cui verranno sottoposti da Spagna (oggi) ed Olanda (lunedì).

Il Gruppo C non sono riuscito a seguirlo con attenzione, purtroppo.
Ho comunque cercato di rimediare poi.

Convinto da sempre che sarebbe potuto essere uno dei gruppi più equilibrati tra tutti, con tre squadre a giocarsela quasi alla pari e l’outsider Grecia comunque in grado di compiere qualche scherzetto, devo segnalare l’ottima, comunque preventivabile, partenza della Colombia, una delle nazionali di “seconda fascia” che meglio potrebbe fare in questo Mondiale. 3 a 0 secco ai greci, e via verso il match con la Costa d’Avorio di domani, che vale già il primo posto ed un piede negli ottavi.

Gli ivoriani, del resto, si sono riusciti ad imporre sul Giappone, ora chiamato a sconfiggere la Grecia per rimanere in corsa. Gruppo da seguire.

Il Gruppo D ci riguarda invece da vicino.
Anche qui, non sono riuscito a seguirlo con attenzione.

Ho comunque visto la buona vittoria degli Azzurri contro la nazionale dei Tre Leoni. Una vittoria buona tanto per la classifica quanto per il morale, che spero cementi il gruppo e gli dia più convinzione nei propri mezzi. La realtà dei fatti è che l’Italia non partono coi pronostici a favore. Ma con un po’ di fortuna e soprattutto con una maggior compattezza difensiva (cosa in cui storicamente siamo sempre stati tra i migliori al mondo, ma che in questo momento un po’ ci manca) potremmo arrivare comodamente sino ai quarti, e da lì giocarci tutto. Anche il bersaglio grosso.
Benissimo la catena di destra Darmian-Candreva, che però sembra possa “saltare” contro il Costa Rica (dovrebbe essere schierato Abate, con il terzino del Torino sull’out opposto), mentre molto male Paletta, arrivato in Brasile con uno stato di forma scadente ben palesato anche contro l’Inghilterra.

Che, dal canto suo, dimostra tutti i suoi limiti. Che partono dal manico. Anche qui, nulla di nuovo sotto il sole. E’ un concetto che ho detto e ridetto nelle ultime settimane: l’Inghilterra è una squadra di buon talento, che sulla carta vale sicuramente i quarti di finale. E’ però allenata da un allenatore che personalmente ritengo non essere all’altezza della situazione. In Italia ci si lamenta molto di Prandelli, che però ad ora ha ottenuto ottimi risultati (secondo posto europeo e terzo in Confederations). Beh, si guardi in Inghilterra e si rifletta un po’.

L’altro match, quello che ha visto il Costa Rica opporsi all’Uruguay, non ho potuto vederlo. Ma sono rimasto molto colpito, come credo tutti, dal risultato finale.
In realtà che i Ticos fossero meglio di quanto i giornali ci avevano raccontato lo sapevo già. Qualche punto di forza lo hanno, oltre ad una gran “fame”. Però addirittura un 3 a 1 contro la Celeste non me lo sarei mai aspettato…

A questo punto vedremo se si confermeranno contro di noi. Sperando, ovviamente, non ce la facciano!

Partita invece potenzialmente da dentro-fuori quella tra gli uruguagi e gli inglesi. Dopo le sconfitte del primo turno, entrambe devono vincere per rimanere in corsa. E magari chissà, grazie all’aiuto di Italia o Costa Rica, portarsi al secondo posto in coabitazione con una di queste due…

Altra partita che non ho potuto seguire è quella che ha aperto il Gruppo E tra Svizzera ed Ecuador.
Mi aspettavo comunque qualcosa di meglio dagli elvetici. Non per togliere nulla al Tricolor, che sapevo avesse qualche chance di passaggio del turno, ma ved(ev)o gli elvetici come una delle possibili sorprese di questa edizione Mondiale. Talento, gioventù, sfrontatezza, amalgama: tutte doti grazie alle quali si può provare a fare strada.

Nessuna sorpresa, invece, nell’altro match del girone, quello che ha visto la Francia imporsi facilmente su Honduras. Bleus che ora dovranno provare ad imporsi nello scontro al vertice contro i cugini svizzeri per prendersi la testa del girone in solitaria. E, di fatto, mettere un piede e mezzo agli ottavi.

Pochi affanni, nel Gruppo F, per l’Argentina, abile a liberarsi 2 a 1 della Bosnia. Seleccion avanti dopo tre minuti grazie ad un autogoal di Kolasinac e capace di raddoppiare nella ripresa con Messi, nell’unico vero spunto della Pulga. Sudamericani che comunque non convincono: non una grande solidità dietro, dove si sono schierati a cinque (anche loro come l’Olanda, in barba a chi dice che questo tipo di difesa la usiamo solo in Italia), nessuna trama di rilievo davanti, dove ci si affida più che altro ai singoli. Sulla carta devastanti, certo. Ma aiutarli con un gioco degno di questo nome non sarebbe male…

Bosnia che dal canto suo ha comunque dimostrato di avere le carte in regola per puntare al passaggio del turno. Molto, se non tutto, dipenderà dalla gara con la Nigeria, che ha impressionato sì, ma negativamente, nel match con l’Iran.

Team Melli che dal canto suo ha messo in mostra due-tre individualità discrete più una buona sapienza tattica. Ed in questo si è messa bene in mostra l’arguzia tattica del Prof. Queiroz.

Altra sorpresa quantomeno discreta arriva dal Gruppo G, dove la Germania si è liberata del Portogallo. Vittoria prevedibile, di per sé. Non nella misura, però. Un 4 a 0 segnato dalla tripletta di Muller (8 goal in 7 match Mondiali, per lui) e dalla rete di Hummels, ad abbattere un Portogallo che ora avrà già l’ultima chiamata per gli ottavi contro gli States.

Tedeschi che sono stati il team in grado di impressionarmi di più, per solidità e gioco. Ma vanno rivisti in una situazione più probante. Del resto la storia dice che spesso partono bene, quasi sempre arrivano fino alle fasi clou, ma altrettanto sovente vedono mancare la zampata vincente (e, nonostante questo, hanno comunque tre Mondiali in cascina!).

Partita invece in assoluto da dimenticare per i lusitani. Cristiano Ronaldo in debito d’ossigeno, Pepe espulso e dunque squalificato, Coentrao infortunato (e si parla di Mondiale finito per lui, quand’anche la Selecção das Quinas dovesse arrivare in fondo).
Non è ancora nulla perduto, però la sensazione è che la solidità statunitense e la vivacità ghanese non regaleranno un passaggio del turno comodo ai portoghesi, che rischiano una prematura eliminazione.

USA che dal canto loro hanno raccolto subito i frutti della responsabilizzazione di Dempsey e che nonostante l’infortunio occorso ad Altidore (da verificare i tempi di recupero) si sono ben imposti sul Brasile d’Africa grazie a compattezza ed organizzazione di gioco.

Ghana a cui servirà ora probabilmente un mezzo miracolo per passare. Ma dietro la Germania è ancora davvero tutto aperto…

Infine il Gruppo H, le cui due partite si sono giocate ieri sera.

Nella prima il Belgio ha superato, a fatica, l’Algeria. Diavoli Rossi che hanno visto in campo un pessimo Lukaku ma, soprattutto, non sono riusciti a sviluppare il gioco che ci si aspetterebbe da una squadra dotata di così tanto talento. Manovra compassata e zero idee, alla fine a decidere il match è stata una capocciata di Fellaini (chissà, magari gli varrà il ritorno alla titolarità) ed una zampata di Mertens.

Occhio comunque a non dare per spacciate le Volpi del Deserto. Squadra certo non funambolica, che si basa più che altro sul contenimento, i nord africani potrebbero comunque giocare qualche tiro mancino a russi e sud coreani. Anche se, francamente, non credo abbiano grosse chance di passaggio del turno.

Bruttina, infine, la partita che ha visto fronteggiarsi Russia e Corea del Sud.

I primi hanno dimostrato carattere prossimo allo zero e rischiato di perdere per via di una brutta papera di Akinfeev. I secondi hanno invece palesato organizzazione e buon ritmo, come sempre. Doti importanti che non hanno però saputo sfruttare fino in fondo.

Nel prossimo turno le due europee si affronteranno in un match molto delicato, con i belgi a caccia dei tre punti utili a qualificarsi agli ottavi. Interessante vedere anche come i coreani affronteranno l’Algeria.

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