Roma vs. Panathinaikos – Sedicesimi di finale di Europa League – 25/02/10

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
________________________________________________________________

La Roma scende in campo per cercare una qualificazione agli ottavi che lasci aperta la possibilità di vincere un trofeo che manca dalla sponda Giallorossa di Roma da ben 49 anni. Era il 1961, infatti, e questa competizione non si chiamava nemmeno ancora Coppa UEFA, ma addirittura Coppa delle Fiere. Allora la Lupa battè il Birmingham City in una doppia finale terminata sul 4 a 2 totale per i nostri portacolori.

Cissé grazia i Giallorossi in apertura di match

Oggi, invece, i ragazzi di Ranieri scendono in campo all’Olimpico per provare a ribaltare la sconfitta 3 a 2 subita in Grecia contro un Panathinaikos che, invece, questa competizione non l’ha mai vinta.

Non solo stimoli di storia e blasone, comunque. A spingere i Giallorossi alla ricerca della vittoria ci sono anche questioni molto più terra a terra, ovvero sia quelle economiche. Secondo uno studio effettuato recentemente dai dirigenti della società capitolina e riportato dal Corriere dello Sport, infatti, la vittoria di questa competizione frutterebbe ben 14 milioni di euro alle casse della Roma, soldi assolutamente necessari per una società che ha noti problemi a livello finanziario.

Per provare ad ottenere il passaggio del turno, quindi, l’ex allenatore di Valencia, Chelsea e Juventus si affida a Doni in porta al posto dell’infortunato Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Juan e Riise in difesa, Brighi e De Rossi in mediana con Taddei, Perrotta e Cerci sulla trequarti. Vucinic è, invece, l’unica punta.
Dal canto suo Nioplias risponde con un modulo speculare con Tzorvas in porta, Vintra, Kantè, Marinos e Sarriegi in difesa, Simao e Katsouranis in mediana, Spiropoulos, Ninis e Salpingidis sulla trequarti e Djibril Cissé unica punta.

CRONACA
Ad inizio partita la Roma ha subito di che tremare: passano tre minuti e Cissè è pescato in area alle spalle di tutti gli uomini ma la punta francese, tutta sola dinnanzi a Doni, non trova il contatto con la palla, facendo sfumare un’occasione più che ghiotta.

All’undicesimo, però, è la Roma a passare: Riise batte una punizione non irresistibile dalla distanza che è però deviata da Ninis là dove Tzorvas non riesce ad arrivare. 1 a 0.
I Giallorossi comunque vogliono mettere al sicuro il risultato già nel primo tempo. Poco più di dieci minuti dopo il goal, quindi, è Taddei a provarci da fuori. Il tiro dell’ala brasiliana termina comunque a lato della porta greca.

Riise batte la punizione che vale l'1 a 0

Sul ribaltamento di fronte il Panathinaikos guadagna un angolo dal quale nasce un’occasione interessante: il pallone giunge al limite a Simao che scocca una sorta di tiro cross sul quale Salpingidis non riesce ad intervenire, col pallone che termina di poco a lato.

Al trentasettesimo, quindi, la Roma ci riprova: è ancora Riise, da una posizione simile a quella da cui aveva trovato la rete, a provare a colpire direttamente su calcio di punizione. In questo caso, però, il terzino Giallorosso colpisce il pallone troppo d’esterno, non inquadrando la porta.
Sul ribaltamento di fronte, quindi, Ninis entra in area palla al piede e viene messo giù da un contatto con De Rossi. Sul dischetto, quindi, si presenta Cissé che batte un bel rigore che pur essendo intuito da Doni fa il suo dovere, infilandosi alla destra di Doni.

Al quarantaduesimo, quindi, Ninis si inventa un goal da sè: dopo aver riconquinstato palla sulla trequarti punta la porta di Doni e calcia da fuori, freddando il portiere brasiliano e ribaltando, in tre minuti, il risultato.

In chiusura di tempo, poi, Cissé ci mette il carico da novanta e chiude il discorso qualificazione: Mexes tiene in campo la punta francese che, lanciata nello spazio da Ninis, va a saltare Doni per poi depositare il pallone in rete e firmare il 3 a 1.

In apertura di ripresa la Roma si fa subito pericolosa per due volte in un minuto: prima Vucinic mette in movimento De Rossi sul cui cross basso arriva puntuale Cerci, la cui girata è però parata da Tzorvas. Poi è lo stesso Vucinic, lanciato nello spazio da un compagno, a provarci, ma la sua azione si risolve in un nulla di fatto.

Al sesto è quindi ancora Cerci a provarci, ma la sua conclusione dal limite è ancora preda del portiere greco.
Cerci comunque non ci sta e fa di tutto per trovare la via del goal: al sessantaseiesimo sugli sviluppi di un angolo stoppa in area e piazza il pallone sul secondo palo, battendo il portiere avversario. A salvare tutto, però, ci pensa Vyntra, che respinge. Nemmeno un minuto e De Rossi accorcia le distanze con un tap-in sottomisura su di una respinta corta di Tzorvas.

Vucinic, Perrotta, Riise e De Rossi attoniti dopo il 3 a 1 di Cissé

Il Panathinaikos prova però subito a rimettere al sicuro il risultato: sugli sviluppi di un corner i greci colpiscono infatti prima una traversa con Katsouranis e poi un palo con Salpingidis con Doni che, con non poca fortuna, riesce quindi a salvarsi in qualche modo.

Al settantaquattresimo è invece Baptista, su di un cross di Cassetti, a svettare incornando di testa, senza però trovare la via della rete.
Cinque minuti più tardi Menez spunta sulla destra e crossa basso in mezzo col pallone smanacciato da Tzorvas proprio sui piedi di De Rossi, che non riesce però a girarla in porta.

COMMENTO
Una Roma che non t’aspetti. Ecco la squadra che scende in campo contro il Panathinaikos. Perché dopo essere passati in vantaggio in maniera fortunosa i Giallorossi hanno un blackout ti poco più di cinque minuti, che pagano però durissimamente: un grandissimo Ninis (goal, assist e rigore guadagnato) suona infatti la carica ed il Panathinaikos tutto risponde, andando a ribaltare il risultato per affossare poi una Roma che appare come un pugile suonato all’angolo.

Nella ripresa la Roma ha un sussulto d’orgoglio e costruisce diverse palle goal, ma l’impresa, a quel punto, era praticamente impossibile. Per passare, infatti, alla squadra di Ranieri sarebbero serviti ben quattro goal in quarantacinque minuti.

I Giallorossi comunque ci credono e costruiscono numerose palle goal, riuscendo però a concretizzarne una sola.
Se solo nel primo tempo non avessero avuto quella sbandata ora commenteremmo il loro passaggio del turno, con ogni probabilità…

MVP
Il man of the match non può che essere Sotiris Ninis, l’ala albanese pronta a far volare la Grecia.
Il fantasista di origini albanesi, infatti, non gioca una partita fenomenale, ma concentrando tutto nell’arco di sei minuti riesce a stendere una Roma che pareva avesse il passaggio del turno assolutamente a portata di mano.

Prima un rigore guadagnato, non senza furbizia, ai danni di De Rossi, poi la palla rubata a Brighi e trasformata in goal con un bel diagonale da fuori, infine il filtrante a lanciare Cissé per il goal che vale la qualificazione.

E' Sotiris Ninis l'MVP del match

Niente di trascendentale, ripeto. Ma con tre giocate, fondamentalmente, elimina la Roma dall’Europa League.

TABELLINO
Roma vs. Panathinaikos 2 – 3
Marcatori: 11′ Riise, 39′, 45′ Cissé, 42′ Ninis, 67′ De Rossi
Roma: Doni, Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Brighi (Baptista al 1′ s.t.), De Rossi; Cerci (al 22′ s.t. Menez), Perrotta, Taddei; Vucinic. A disposizione: Lobont, Motta, Faty, Tonetto, Burdisso. Allenatore: Ranieri
Panathinaikos: Tzorvas, Marinos, Vintra, Sarriegi, Kantè; Katsouranis, Simao; Salpingidis (al 42′ s.t. Leto), Ninis (al 27′ s.t. Gilberto Silva), Spiropoulos, Cissé (Cleyton al 45′ s.t.). A disposizione: Galinovic, Rukavina, Christodoulopoulos, Bjarsmyr. Allenatore: Nioplias
Arbitro: Paixao (Portogallo)
Note: Spettatori 47.825.
Ammoniti: Katsouranis (P) al 23′ p.t., Marinos (P) al 34′ p.t., Taddei (R) al 9′ s.t., Vintra (P) al 32′ s.t., Cassetti(R) al 39′ s.t. Katsouranis (p) al 45′ s.t., Mexes (R) al 46′ s.t.
Espulso:  Katsouranis al 45′ s.t.