Stars of the future – Chris Mavinga: un jolly francese sulle sponde del Mersey

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Mavinga si è recentemente trasferito dal PSG al Liverpool (anfieldway.co.uk)
Mavinga si è recentemente trasferito dal PSG al Liverpool (anfieldway.co.uk)

Nato il 26 maggio 1991 a Meaux, dipartimento Senna e Marna, Chris Mavinga è uno dei più interessanti prospetti francesi emigrati all’estero.

Migrazione che, nel suo caso, è avvenuta recentemente: qualche settimana fa, infatti, Chris ha ceduto alle sirene inglesi e si è trasferito in Inghilterra, più precisamente a Liverpool.
Rafa Benitez ha anticipato tutti nella corsa al giovane difensore francese scuola PSG, assicurandosi i suoi servigi per i prossimi 3 anni.

Solo l’aprile scorso il ragazzo era stato molto vicino al solito Arsenal, club rapace nei confronti dei giovani, in special modo se francesi.
Arsene Wenger, tecnico Gunners, aveva infatti ricevuto ottime relazioni su questo giovane colored da Gilles Grimandi, scout della società londinese che già in passato aveva consigliato, tra gli altri, Jimmy Kamghain, anch’esso vicino al trasferimento a Londra prima della firma sul primo contratto pro della sua vita. Jimmy che, guarda caso, è anch’egli un prodotto del floridissimo vivaio parigino, che in questi ultimi anni sta producendo potenziali crack a ripetizione (primi fra tutti Mamadou Sakho e David N’Gog, con quest’ultimo anch’egli in forza al Liverpool).

Wenger che, tra l’altro, voleva portarlo a Londra assieme ad un altro difensore parigino, quel Mamadou Sakho ormai stabilmente in prima squadra cui Mavinga, almeno tatticamente, si rifà un po’, pur con tutte le differenze del caso.

All’epoca, però, le avances londinesi non avevano convinto il ragazzo (così come niente si fece in relazione a Sakho), che già da gennaio aveva iniziato ad essere aggregato frequentemente in prima squadra dall’allora tecnico Le Guen.
Tifosissimo del PSG, infatti, Mavinga aveva declinato l’offerta Gunners per poter continuare a coltivare il suo sogno: quello di poter giocare al Parco dei Principi con la maglia della sua società del cuore.
Giusto con l’uscita delle prime voci riguardanti un suo eventuale passaggio ai Reds, infatti, Mavinga si era affrettato a dichiarare che “Il mio contratto giovanile scade a fine stagione ma non è una questione di soldi, voglio sentirmi bene a livello sportivo. Comunque non partirò da qui prima d’aver giocato al Parc des Princes”.

Mavinga è stato aggregato alla squadra riserve del Liverpool (excite.com)
Mavinga è stato aggregato alla squadra riserve del Liverpool (excite.com)

A fine stagione, però, si è rotto qualcosa nel rapporto tra lui e la società, tanto da spingerlo a lasciare Parigi, il PSG ed abbandonare il sogno d’esordire al Parco dei Principi.
Queste le sue dichiarazioni in merito al trasferimento al Liverpool, visto tanto come un rischio quanto come un’opportunità: “Il Liverpool mi seguiva da un anno. In aprile il loro Direttore Sportivo mi ha contattato. Ho anche parlato con Benitez, mentre non ho avuto nessun faccia a faccia con Alain Roche o Antoine Kombouaré (attuale tecnico del PSG, ndr). Ho fatto attendere il Liverpool, che però premeva. Poi Le Guen, che mi aveva aggregato alla prima squadra, è partito ed ho avuto l’impressione che il PSG mi proponesse un contratto solo per bloccarmi. Volevo davvero saggiare il campo del Parc des Princes. Avrei molto voluto indossare questa maglia, il PSG è il mio club”.

Si sarebbe quindi sentito come abbandonato a sè, poco amato… in un momento in cui, tra l’altro, la sua società stava cominciando a studiare i primi contratti da professionista per i vari Areola, Kamghain, També e Makonda.
Da qui la decisione di lasciare Parigi, con conseguente accettazione dell’offerta Reds.

Mavinga, punto fermo della rappresentativa francese under 18, ha quindi giocato la sua prima partita dal primo minuto con la maglia delle riserve del Liverpool lo scorso mercoledì, giocando mediano davanti alla difesa.
Perché Chris, che dicevamo somigliare vagamente all’ex compagno di club Sakho, è un giocatore molto duttile: non solo centrale difensivo e terzino sinistro come Mamadou, ma anche, all’occorrenza, schermo sulla propria trequarti.
La partita, giocata contro il Cambridge e vinta dai suoi per 1 a 0, è stata positiva, tanto da spingere il nuovo tecnico John McMahon (subentrato lo scorso 8 giugno a Gary Ablett) a tesserne le lodi a fine partita: “Per essere stata la prima volta che giocava 90 minuti con noi si è ben comportato. Grande atletismo, ottimo senso della posizione, ha fatto dei grandi interventi”.

Chris non esordirà al Parc des Princes come sognava da bambino (dailymail.co.uk)
Chris non esordirà al Parc des Princes come sognava da bambino (dailymail.co.uk)

E chi meglio del suo attuale tecnico può descriverlo?
Chris, infatti, nonostante abbia un fisico ancora migliorabile (180 centimetri per soli 65 chilogrammi, cosa che lo fa perdere molto nei confronti di Sakho, giusto per continuare il paragone) ha l’esplosività atletica tipica dei giocatori di colore, un senso della posizione sviluppatosi al meglio in una delle migliori scuole calcio al mondo ed un tempismo che lo porta a sbagliare raramente l’intervento.

Un mix importante, quindi, per un giocatore che cercherà di entrare nel grande calcio conquistandosi un posto in uno dei club più blasonati al mondo.

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