Stars of the Future – Connor Wickham ed il sogno di duettare con Fernando Torres

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Nome: Connor Wickham
Data di nascita: 31 marzo 1993
Luogo di nascita: Hereford (Inghilterra)
Nazionalità: inglese e nordirlandese
Altezza: 191 centimetri
Peso: 73 chilogrammi
Ruolo: punta
Club: Ipswich Town
Scadenza contratto: 30 giugno 2012
Valutazione: 11.500.000 euro

CARRIERA

Il 31 marzo di diciotto anni fa nacque in quel di Hereford un bimbo destinato a regalare una grande gioia al popolo calcistico inglese: la vittoria di un Europeo under 17.

Cresciuto calcisticamente nel Reading, dove giocherà dai nove ai tredici anni, quando passerà all’Ipswich a causa del lavoro del padre, che lascerà Aldershot per Colchester forzandolo ad un cambiamento che altrimenti non ci sarebbe stato.
E proprio nei Tractor Boys il ragazzo esordirà tra i professionisti. Il tutto alla tenera età di soli 16 anni ed 11 giorni: era l’11 aprile 2009, infatti, quando il giovane Connor vestì per la prima volta la maglia del suo club, subentrando a partita in corso nella sconfitta per 3 a 1 del suo team contro il Doncaster Rovers.

Cosa, questa, che gli ha permesso di imporsi come il più giovane esordiente nella storia del club, battendo di soli 46 giorni il record precedentemente detenuto da Jason Dozzell, bandiera dell’Ipswich nel decennio che andò dall’83 al ’93.

Per il suo primo goal da professionista si dovrà invece aspettare il 10 agosto dello stesso anno quando il buon Connor realizzerà una doppietta nel corso del primo round di FA Cup contro lo Shrewsbury Town, andando poi anche a trasformare uno dei rigori finali grazie ai quali la sua squadra seppe imporsi sugli avversari.
La prima rete in campionato arrivò invece il marzo successivo, quando Wickham firmò la rete della vittoria sullo Scunthorpe. Il mese successivo, poi, la seconda rete in campionato, nel 3 a 1 sul Derby County. Il tutto giusto due giorni dopo aver firmato il suo primo contratto da professionista, che come abbiamo visto nella schedina di presentazione scadrà tra un anno e mezzo.

E proprio l’aprile 2010 è stato il mese migliore della sinora pur breve carriera del ragazzo: con tre reti realizzate in quattro match Connor venne infatti votato come miglior giovane del campionato per quei trenta giorni, un riconoscimento certo non importante quanto altri ma comunque significativo ed apprezzabile.

Riconoscimento che non ha quindi lasciato indifferenti i club di Premier League, subito interessatisi al marcantonio anglo-nordirlandese.
Giusto lo scorso maggio, infatti, il Tottenham si è subito fatto avanti con una proposta allettante: circa sei milioni di euro e la possibilità per il ragazzo di restare ancora per un anno in prestito ad Ipswich.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=fMjSaE5rNxM]

Niente da fare, però. Offerta subito rispedita al mittente e discorso chiaro: il ragazzo vale il doppio di quella cifra, e per meno non si muoverà dalla contea del Suffolk.

Tottenham tornato quindi alla carica in estate con un’offerta migliorata, intorno ai nove milioni, ma ancora ritenuta inadeguata dalla dirigenza dei Tractor Boys.

Oggi sul ragazzo ci sarebbero quindi anche Arsenal e Liverpool.
E proprio quest’ultima sarebbe la squadra preferita del ragazzo, tifoso Reds e grandissimo fan di Fernando Torres, con cui sogna di giocare in futuro.

Due indizi forse non fanno una prova, ma ecco che potrebbero essere proprio gli Scousers il futuro club del ragazzino di Hereford.
Tale è il livello d’interesse nei suoi confronti, comunque, che si dice la società sia arrivata in alcuni casi a dover riservare due dozzine di posti, sugli spalti, per osservatori di altre squadre accorsi a visionarlo. Notevole.

Ma, del resto, in Inghilterra è già una sorta di mito.
Perché, come detto, è stato capace di regalare la vittoria di un Europeo under 17 al suo paese, con grandi prestazioni e, soprattutto, un goal pesantissimo ed assolutamente decisivo in finale.

Ma ripercorriamo con calma la sua pur breve carriera internazionale.

I primi passi in nazionale Connor li ha mossi nell’under 16, con cui ha vinto, nel corso della stagione 08/09, una Victory Shield (competizione giocata in passato da futuri grandi giocatori come Shilton, Matthews, Charlton, Owen, Rooney, Dalglish, Souness, Toshack, Hughes, Rush e Bellamy) segnando anche una rete nel 2 a 0 finale contro la nazionale scozzese.
Nell’agosto 2009, quindi, la prima chiamata dell’under 17, con cui il ragazzo avrà un feeling particolare.

Dapprima l’FA International Tournament, poi il campionato Europeo in Liechtenstein dove Connor segnerà una doppietta all’esordio contro la Repubblica Ceca, disputerà un ottimo match nel secondo turno del girone contro la Grecia per poi riposare nel corso del terzo e tornare più carico che mai per il rush finale, che bagnerà con una doppietta in semifinale contro la Francia ed una rete, quella decisiva, nel 2 a 1 finale contro la Spagna.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_wFeZjwQdR8]
Un goal storico, questo, che permetterà ai Maestri del Calcio di issarsi per la prima volta sul tetto continentale (a livello di under 17).

Dopo aver esordito in under 19, quindi, arriverà l’esordio anche in under 21, avvenuto nel corso di un’amichevole contro la Germania disputata lo scorso 16 novembre.

Ora, insomma, non gli resta che conquistarsi a suon di spallate, prestazioni e goal anche la nazionale maggiore che secondo qualcuno avrebbe già sfiorato: questi esperti, tra cui Russell Osman, affermarono che il ragazzo avrebbe potuto far parte della spedizione Mondiale in Sudafrica, esattamente come quattro anni prima capitò a Theo Walcott, portato ancora minorenne al Mondiale tedesco.

Alla fine, però, Capello ha deciso di non convocarlo. Almeno per ora.
Perché secondo l’ex nazionale inglese Kevin Beattie il ragazzo ha un talento enorme, e nel giro di pochi anni diventerà la spalla indiscussa di Wayne Rooney al centro dell’attacco dei Tre Leoni.

CARATTERISTICHE

Fisico da corazziere. E scusate se è poco, vista la giovanissima età.

Poprio questo è l’indubbio punto di forza di un giocatore, Connor Wickham, che tra i pari età sa essere decisivo proprio in virtù di una forza fisica difficilmente contrastabile, che però fa ovviamente molta più fatica ad imporsi nel calcio professionistico.

Rispetto alla taglia, poi, Connor ha una velocità insospettabile. Perché quando si è così grandi e grossi solitamente ci si muove con un po’ di impaccio e lentezza, cosa che però non riguarda il corazziere di Hereford.
Che, nel compenso, sa ben sfruttare le sue importanti qualità fisiche a difesa del pallone, mentre dovrebbe migliorare in particolar modo il tempo negli interventi aerei.

Altra qualità da sviluppare con la crescita è sicuramente quella relativa al controllo di palla e alla visione di gioco. Se per quanto riguarda la prima questione si tratta solo di una limatura per quanto concerne la seconda parliamo invece di un miglioramente che dovrà essere sicuramente notevole.
Certo, trattandosi di una punta non gli si chiede di sfornare assist no look al bacio stile Ronaldinho, ma avere una prima punta capace di controllare ogni pallone, proteggerlo con attenzione per servire poi a dovere un compagno meglio piazzato è sicuramente importante ed è un aspetto complementare al goal che va tenuto in grandissima attenzione.

Nel contempo Connor è però anche un grandissimo lavoratore, faticatore instancabile che si sacrifica tantissimo per aiutare i compagni pressando, rinculando e facendo molto movimento.
Insomma, parliamo di una prima punta fisicata ma assolutamente non staticissima come si potrebbe pensare nel vederne la stazza. Perché, appunto, il ragazzo fa del movimento una delle sue armi di punta.

Certo è che però questa cosa a tratti può rivelarsi anche un problema: alle volte, infatti, finisce col sacrificarsi troppo, non riuscendo quindi poi a trovare grande lucidità sotto porta. Ed è un peccato, posto che è dotato di un tiro discreto sia con il destro (suo piede naturale) che con il sinistro.
Proprio così, comunque, si spiega come quest’anno il buon Wickham si trovi ancora a bocca asciutta, nonostante coach Keane gli abbia dato fiducia in più occasioni.

Giusto ieri pomeriggio ha infatti terminato il suo ennesimo match stagionale, giocato questa volta contro il Forest, senza riuscire a trovare la via della rete.
Si sbloccherà presto, ci auguriamo. Ma questo deve anche lasciare intendere come Connor debba imparare a gestirsi meglio nel corso di un match.

Cosa questa che, certo, non ci si può aspettare da un ragazzino di soli diciassette anni, essendo una prerogativa sviluppabile con età ed esperienza.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=dNbg2F4VRvQ]

C’è poi una curiosità particolare ma interessante di cui è giusto parlare, essendo relativa al bagaglio tecnico del ragazzo: la sua grande forza fisica lo porta spesso a battere le rimesse laterali vicino all’area di rigore.
Essendo dotato di una rimessa lunga, infatti, la sua squadra cerca spesso di sfruttare questa sua peculiarità come arma tattica per scardinare le difese avversarie.

IMPRESSIONI E PROSPETTIVE

Essere star a livello giovanile è una cosa, ripetersi tra i professionisti un’altra.

Questo è assodato. Ed è un qualcosa che dovrà scontare anche il buon Connor, posto che star a livello giovanile lo è già – e quanto fatto agli ultimi Europei under 17 lo dimostra – e che il suo impatto tra i pro è stato buono ma ovviamente non allo stesso livello.

Il tutto, poi, penso valga a maggior ragione per chi come lui punta tantissimo sulla forza fisica. Perché se grazie a questa puoi fare onde tra i pari età non è detto basti al piano superiore, laddove si incontrano uomini già formati e nel pieno della forma, che possono essere anche più forti e robusti di te.

Le qualità per fare bene, comunque, ci sono davvero tutte e Wickham resta un nome da segnarsi sul taccuino per andare poi a rivederlo tra qualche anno, quando potrebbe aver fatto il botto.

In Inghilterra sono piuttosto sicuri ciò accadrà.
A noi, al solito, non resta che aspettare.

Di certo al ragazzo va dato tempo, perché se è vero come è vero che è dotato di grandi qualità è altrettanto vero che si tratta pur sempre di un ragazzo molto giovane e con grosse falle da un punto di vista esperitivo.Falle, queste, che deve avere la possibilità di colmare con tranquillità, evitando si bruci per via di esse.