Sven van Beek: un centrale moderno per la difesa Viola? – SMscouting

Calciomercato FiorentinaNegli ultimi giorni i soliti beninformati di calciomercato stanno accostando con insistenza il nome di un giovane centrale olandese alla Fiorentina: Sven van Beek.

Andiamo a scoprire assieme qualcosa in più su questo possibile nuovo colpo di mercato del D.S. Corvino.

SVEN VAN BEEK

Nato il 28 luglio del 1994 a Gouda, città che tra gli altri diede i natali anche all’ex portiere del Chelsea e della nazionale Ed de Goey, Sven van Beek lascia lo Sparta ed approda solo undicenne nell’Academy del Feyenoord, dove cresce sino ad esordire in prima squadra il 30 gennaio 2013 in KNVB Cup contro il PSV.

La prima gara da titolare la giocherà invece otto mesi più tardi, il 18 agosto dello stesso anno contro l’Ajax.

Ad oggi la sua bacheca vanta solo una Coppa d’Olanda, vinta la scorsa stagione.

Nel giro delle nazionali giovanili Oranje sin dall’under 19, nel settembre del 2014 riceve la prima chiamata con la rappresentativa maggiore, con cui non ha però ancora debuttato.

CARATTERISTICHE FISICO-ATLETICHE e COORDINATIVE

Fisicamente ben dotato, comunque nella media per il ruolo, Sven van Beek è un longitipo di alta statura (190 centimetri, secondo le misurazioni che possono trovarsi in rete) di costituzione media (76 chilogrammi), mesoectomorfo.

E’ dotato di buona forza fisica, aspetto relativamente al quale potrà comunque ulteriormente crescere con del lavoro specifico in sede di preparazione.

Da un punto di vista atletico mette in mostra anche una discreta velocità in allungo, pur patendo contro gli avversari più rapidi.

Coordinativamente parlando spicca invece per reazione ed anticipazione motoria, due aspetti importanti per un marcatore.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Sven van Beek è un centrale difensivo tecnicamente moderno, figlio di una scuola, quella olandese, che non punta solo sulla semplice efficacia in marcatura dei propri difensori, ma cerca sempre di abbinare anche una sapiente gestione della sfera.

In questo senso quindi, se ci rapportiamo al ruolo, Van Beek mostra una certa capacità nel dominio della sfera, provando a disimpegnarsi alla bisogna anche nella guida della stessa.

Destro naturale, sempre per quanto concerne la fase di possesso mostra una certa capacità di gestione e di giropalla. Insomma, è un ottimo costruttore, molto utile soprattutto in quelle squadre che amano affidare ai propri centrali la prima costruzione.
In particolar modo nel campionato olandese ha mostrato interessanti qualità nei passaggi filtranti dal centrocampo verso le proprie punte, con un attacco diretto alla linea fatto di verticalizzazioni taglienti, spesso con palla rasoterra più che lanciata.

Sven van Beek

Infine oltre a buone capacità di contrasto, utili nella fase di non possesso, risulta anche efficace nel colpo di testa.

CARATTERISTICHE TATTICHE

Sven van Beek è un centrale tatticamente ben impostato, ma con ancora discreti margini di miglioramento (sarebbe in questo senso interessante vederlo sbarcare in Serie A, sicuramente il campionato ancor oggi più tatticamente complesso e formante).

Può occupare entrambi gli slot di centrale, pur prediligendo giocare sul centro-destra, così come adattarsi in caso di bisogno al ruolo di terzino su quell’out. Ovviamente, per una questione tecnico-tattica ma anche fisica, in quest’ultimo caso predilige restare più tendenzialmente bloccato, pur non disdegnando la possibilità di avanzare anche palla al piede, cosa che di tanto in tanto fa anche da centrale.

Buona propensione sia all’accorciamento che alla difesa della profondità, ha già una capacità di lettura del gioco piuttosto sviluppata e risulta particolarmente portato all’anticipo alto, specie se frontale.

GIUDIZIO FINALE

Ad oggi Sven van Beek è sicuramente uno dei giovani (è ancora in età da under 21, essendo coetaneo del nostro Daniele Rugani) centrali difensivi europei più interessanti tra quelli rintracciabili sul mercato.

Questo perché è sicuramente un giocatore di qualità e con ulteriori margini di miglioramento: di fatto è un ball playing defender, come li definiscono gli inglesi, con qualità e caratteristiche interessanti anche per quanto concerne la fase difensiva. Centrale, a mio avviso, quando si parla di… difensori!

Per fare un paragone che possa spiegare meglio che tipo di giocatore è Sven van Beek a chi non lo conosce, potremmo dire che sia una sorta di Stefan de Vrij (di cui, tra l’altro, ha preso il posto proprio in quel di Rotterdam).
Solo che rispetto al centrale laziale è un po’ più rude in marcatura ed un po’ più sgraziato e meno elegante nei movimenti, nonostante come detto abbia una discreta qualità di palleggio.

Sven van Beek

Come detto qualche riga sopra, sarebbe molto interessante vederlo sbarcare in Italia, patria del tatticismo sfrenato e del lavoro difensivo indefesso. Questo perché potrebbe andare ad arricchire e rifinire il proprio bagaglio di preparazione tattica, facendo un ulteriore salto di qualità.

Van Beek non è probabilmente un fenomeno assoluto, ma di certo potrebbe essere un colpo importante per molti visto il suo supposto rapporto qualità-prezzo.

SVEN VAN BEEK ALLA FIORENTINA?

Di Sven van Beek declinato in salsa italica radiomercato ne parla accostandolo alla Fiorentina, una squadra che ha da tempo un atavico problema coi centrali difensivi.

Quantomeno sulla carta, però, qualora decidesse di sbarcare in Viola il giovane centrale del Feyenoord si troverebbe a doversi adattare ad un sistema di gioco differente rispetto alla classica difesa a quattro che da decenni va per la maggiore in Italia.

Qualora Paulo Sousa decidesse di proseguire col sistema di gioco approntato nel corso della scorsa stagione, infatti, Van Beek dovrebbe adattarsi alla difesa a tre.

Un passaggio, questo, che potrebbe inizialmente sì comportare qualche scompenso al ragazzo, che necessiterebbe sicuramente di un periodo di ambientamento. Ma che, in compenso, ne arricchirebbe ulteriormente il bagaglio tattico.

Pronti-via credo che il ruolo ideale di Van Beek in una difesa a tre possa essere quello di difensore laterale di destra. In questo senso, qualora si ambientasse bene al nuovo contesto tattico e competitivo, il ragazzo di Gouda potrebbe andare a coprire un buco importante nella rosa Viola, che ad oggi annovera solo i mediocri Tomovic e Roncaglia nel ruolo.

Sul medio-lungo periodo, invece, si potrebbe anche pensare di insegnare al ragazzo il ruolo di centrale. Del resto per qualità tattiche (copertura della profondità), lettura di gioco (ovviamente ulteriormente implementabile), fattezze fisico-atletiche e perché no anche capacità tecniche (il gioco verticale di cui parlavo in precedenza) potrebbe adattarsi bene a fare da vice-Rodriguez


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