Tevez: a quando la partenza da Torino?

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L’estate si avvicina, inevitabile tornare a parlare di mercato.

Una delle questioni che più tra tutte stanno animando il dibattito sui media è sicuramente quella che riguarda il futuro di Carlos Tevez, stella dell’attacco bianconero.

Contratto in scadenza a giugno 2016 (quindi al termine del prossimo campionato), ha da sempre espresso la volontà di chiudere la carriera nel suo amato Boca Juniors.

Ormai 31enne, si può pensare che abbia ancora davanti due o tre stagioni ad alto livello.

Da qui, probabilmente, può nascere il suo dilemma: rispettare il contratto con la Juventus e poi tornare a casa a parametro zero a partire dalla prossima estate, oppure chiedere al Boca uno sforzo economico e fare rientro già da questa (con quindi una possibilità maggiore di “donarsi” al club che lo ha formato)?

In realtà ufficialmente il ragazzo ha sempre detto di trovarsi molto bene a Torino (cosa che sembra confermata anche dai fatti e dalle prestazioni), facendo presagire che avrebbe chiuso la propria esperienza bianconera solo al termine del contratto.

Eppure oggi il Corriere della Sera ha lanciato un’indiscrezione abbastanza pesante in cui dice che Tevez avrebbe ormai deciso di lasciare l’Italia a fine stagione.

Analizziamo le due situazioni per capirne i possibili risvolti.

Addio a giugno 2015

  • Più stagioni da “giocatore vero” da dedicare alla sua squadra del cuore.
  • Addio nostalgia: tornare al Boca vorrebbe dire tornare a casa.
  • Difficilmente gli Xeneizes potrebbero pagargli uno stipendio pari a quello che guadagna oggi a Torino. Tevez dovrebbe quindi rinunciare a dei soldi che il suo attuale contratto gli garantirebbe (4.5 milioni netti).
  • Addio Champions League ed Europa: perché se giocare in Sudamerica è affascinante, farlo alle nostre latitudini garantisce sicuramente una vetrina più prestigiosa (ed il giocatore ha da poco riconquistato la nazionale).
  • Liberazione tetto ingaggi per la Juve, che vedrebbe scendere di 9 milioni (lordi) le proprie spese per il personale. Certo, però. Almeno parte di questi soldi andrebbero reinvestiti su di un sostituto.
  • Soldi per il cartellino: anticipando la partenza, infatti, i bianconeri eviterebbero di perdere a zero il cartellino di Carlos Tevez, incamerando dei soldi (in Argentina parlano di non più di 7 milioni) per liberarlo anticipatamente rispetto alla scadenza naturale del contratto.

https://twitter.com/sciabolatablog/status/588590209614282753

Addio a giugno 2016

  • Si ridurrebbe l’arco temporale che Tevez potrebbe dedicare al suo Boca.
  • Si prolungherebbe la nostalgia di casa, con il rientro spostato di dodici mesi in avanti.
  • Si assicurerebbe i 4.5 milioni netti che la Juve dovrà versargli per onorare l’ultimo anno di contratto.
  • Avrà ancora a disposizione, per un ulteriore anno, la vetrina europea. E, perché no, potrà tentare un nuovo assalto alla Champions League (anche se difficilmente da favorito, vista la concorrenza).
  • Il tetto ingaggi della Juve rimarrebbe invariato.
  • Juventus che sarebbe quindi poi costretta a lasciar partire il giocatore a zero una volta scaduto il contratto.

Insomma, entrambe le soluzioni riservano una serie di pro e di contro sia per Tevez che per la Juventus.

Le due parti dovranno quindi incontrarsi e cercare un punto d’incontro, una soluzione comune con la quale fare sintesi delle diverse posizioni per il bene di tutti.

In questo senso va detta una cosa: se per Tevez alla fine a contare sarà probabilmente il cuore, diviso tra una situazione in cui si trova bene ed ha una certa visibilità e la volontà di tornre a casa, per la questione sarà invece prevalentemente di natura tecnico-economica.

Del resto il giocatore è diventato sì un beniamino dei tifosi, ma è in primis un patrimonio della società.

Raggranellare qualche milione subito oppure “sfruttarlo” un altro anno perdendolo poi a zero?

Sarà fondamentalmente dalla risposta a questo quesito che uscirà la posizione della Juventus, che credo sia comunque più indirizzata a questa seconda ipotesi che non alla prima.

Del resto con meno di dieci milioni difficilmente potrai trovare un sostituto all’altezza, ed a quel punto tanto vale poter contare ancora su Tevez lanciandosi coi suoi goal alla rincorsa di nuovi trionfi.

Non solo.

In uno scenario ad oggi comunque ancora ipotetico, tenere Tevez potrebbe anche voler dire avere una chioccia da affiancare proprio al giocatore che sarà poi deputato alla sua sostituzione.

Eccome come agirei guidassi io la parte sportiva della società: fuori Llorente e Matri, dentro il giocatore individuato – già oggi – a raccogliere la pesante eredità dell’attuale numero dieci bianconero.

Così per un anno si potrà alternare questo giocatore (molti dicono Dybala, per cui però Zamparini ha richieste molto esose) allo stesso Tevez ed a Morata, che completerebbero (assieme a Coman ed eventualmente un’altra punta, magari presa dal mercato svincolati giusto come “riempitivo”) un reparto offensivo di tutto rispetto rispetto.

A giugno 2016, poi, ci si potrebbe congedare da Carlos Tevez con il sostituto già in casa. Non solo: già ambientato.


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