Thun vs. Palermo – Terzo turno preliminare Europa League 2011/2012 – 04/08/11

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CRONACA

La prima conclusione a rete la portano i padroni di casa. Al settimo, infatti, viene liberato al tiro Marc Schneider. L’esterno sinistro del Thun, però, non trova lo specchio di porta, colpendo con una bella bomba l’esterno della rete.
Al quarto d’ora Benjamin Luthi scende sulla destra e spara dalla distanza un tiro che si spegnerebbe però di molto oltre il palo alla destra di Benussi. Non fosse che Christian Schneuwly ci mette il piede, indirizzando la sfera sul primo palo. Benussi freddato, palla di poco a lato.

Intorno al ventesimo il Palermo sembra svegliarsi. Dapprima Bovo mette in difficoltà Da Costa su punizione, poi il portiere elvetico si lascia sfuggire un pallone crossato dalla bandierina alla sua sinistra e Miccoli, lesto, ne approfitta per portare in vantaggio i suoi. Il tutto, però, a fischio arbitrale già avvenuto: rete non valida.
Come se non bastasse al ventitreesimo Ilicic taglia benissimo la difesa avversaria con un filtrante che manda in porta Gonzalez che però, a tu per tu con l’estremo difensore avversario, si fa imbambolare, calciandogli contro.

Dopo un primo quarto d’ora di studio, quindi, i Rosanero sembrano uscire alla distanza. Al ventiseiesimo Miccoli pennella un bel cross in mezzo su cui non riesce però ad arrivare nessun compagno di squadra.
Al trentaduesimo Miccoli scodella un’altra bella palla in mezzo con Ilicic che è però anticipato in extremis da Demiri, abile ad impedire al trequartista sloveno di colpire a botta praticamente sicura.

Padroni di casa che tornano a farsi vedere al trentasettesimo quando Andrist riceve un cross dalla sinistra impattando però malissimo il pallone, spedendolo così alle stelle.
Al quarantaduesimo è invece Dario Lezcano, nato ventuno anni fa ad Asuncion, a rendersi pericoloso. Il suo destro potente, però, si spegne a lato, controllato da Benussi.

In apertura di ripresa il Palermo passa. Batti e ribatti in area, la sfera giunge a Gonzalez che di piatto sinistro fredda Da Costa per un 1 a 0 che, di per sè, garantirebbe il passaggio del turno ai Rosanero.

Palermo che però non regge e spreca subito il vantaggio acquisito. Al sessantaquattresimo contropiede di Lezcano che serve Andrist sulla destra il cui passaggio in mezzo finisce per mettere lo stesso Dario in condizione di battere a rete. Il suo destro, quindi, trafigge Benussi, ed è l’1 a 1 che, di per sè, condanna il Palermo all’eliminazione.

Lezcano che poco dopo il settantesimo ci riprova da fuori, ma senza inquadrare la porta.
Nella ripresa la partita, comunque, scende di tono. Nonostante le due reti segnate. E la fatica inizia a farsi sentire, soprattutto tra le fila sicule. Con i Rosanero che non riescono a impensierire la certo non irresistibile squadra avversaria.

Negli ultimi minuti Miccoli prova a bissare quanto fatto all’andata, ma questa volta la sua punizione non trova la rete. Sulla respinta è quindi Ilicic a provarci, ma anche in questo caso il tutto si risolve con un nulla di fatto.
Nulla da fare anche negli ultimi scampoli di partita. Il Palermo deve inchinarsi agli avversari. La sua avventura europea è già finita.

COMMENTO

Il calcio italiano, ormai, sta colando a picco.

Oggi leggevo un’intervista a Galliani su Tuttosport. Qui l’A.D. milanista paragonava il calcio di altri paesi ad un ristorante di lusso ed il nostro ad una pizzeria. Dicendo poi che dopo l’Europeo 2016 anche il calcio francese sopravanzerà il nostro.

Beh, se il trend sarà questo probabilmente il soprasso arriverà anche prima.

Scusanti non ne accetto, perdonatemi.

L’andata non potei guardarla, ma in questo ritorno il Thun s’è mostrato a me come una squadra assolutamente abbordabilissima.

Un buon giocatore là davanti ed altri dieci soldatini a fare il loro senza comunque poter strafare.

Dall’altra parte una squadra che ha sì perso il proprio gioiello ma che ha altresì una serie di giocatori che in partite del genere dovrebbero fare la differenza. E senza nemmeno sudare troppo.

E invece nulla. Il Palermo non ha mordente, non crea quanto dovrebbe, non mette in risalto quella superiorità tecnica quasi schiacciante, sulla carta.

E come se non bastasse riesce pure a prendere un contropiede a qualificazione praticamente in tasca, con cui rovina tutto.

Senza parole.

Il tracollo prosegue.

Ora vedremo cosa combinerà l’Udinese… e poi toccherà alle squadre già qualificate ai tabelloni finali.

MVP

Dario Lezcano dimostra di essere un giocatore davvero interessante.

Nato il 30 giugno del 1990 ad Asuncion è una punta non dotatissima fisicamente ma che sa farsi comunque valere.

Già impiegato nelle nazionali giovanili del suo paese, iniziò la carriera nello Sportivo Trinidense per poi sbarcare in Europa al Wil che dopo tre anni lo cederà, proprio quest’anno, al Thun.

Davvero buona prestazione la sua, al di là del goal. E’ apparso essere un po’ la stellina di una squadra che di per sè non ha troppe pretese.

TABELLINO

Thun vs. Palermo 1 – 1
Marcatori: 49′ Gonzalez, 64′ Lezcano
Thun (4-2-3-1): Da Costa; Luthi, Schindelholz, Matic, Schneider; Wittwer (45’st Reinmann), Batting; Schneuwly (32’st Hediger), Andrist, Demiri; Lezcano. A disposizione: Djukic, Schirinzi, Volina, Rama, Sanogo. All.: Challandes.Palermo (3-4-1-2): Benussi; Munoz, Bovo, Mantovani; Cassani, Migliaccio (33’st Bertolo), Acquah, Balzaretti (1’st Nocerino); Ilicic; Gonzalez (18’st Zahavi), Miccoli. A disposizione: Brichetto, Pisano, Di Matteo, Bacinovic. All.: Pioli.
 Arbitro: Liany (ISR)
Ammoniti: Mantovani, Acquah, Bovo, Miccoli (P)

6 commenti

  1. quando si vende un top player….(si scrive cosi’?) solo per soldi che ci aspetta?? di vincere?? ma per favore..

    1. Magari contro il Barcellona, il Manchester United e il Milan no.
      Ma contro il Thun – quinto su dieci squadre nella Super League dell’anno scorso – SICURAMENTE SI’.

      Con o senza Pastore questa partita era da vincere.

      Lezcano l’unico giocatore di livello. Degli altri, almeno per quanto visto stasera, non ne porterei UNO in Italia. Tanto per dire il livello.

      Detto ciò… hai visto la partita o è un commento fine a sè stesso giusto in relazione alla cessione di Pastore?



  2. Premetto che non ho visto la partita. L’impressionante serie di sconfitte rimediate dal calcio italiano nelle coppe europee negli ultimi anni dovrebbe preoccupare seriamente anche chi ancora parla di “Campionato più difficile del mondo”.
    Con tutto il rispetto, credo che il Thun sia una squadra nettamente inferiore al Palermo, che oltretutto schierava tre nazionali italiani e un nazionale sloveno.

    Il calcio italiano, oltre ad essere inferiore al calcio inglese, spagnolo e tedesco, per strutture, programmi e finanze, è seriamente insidiato anche da Portogallo e Francia.
    Probabilmente qui in Italia non ci si è resi conto che il mondiale 2006 è stato la fine di un ciclo. Ora occorre un serio programma di ricostruzione del movimento calcistico, partendo dalle basi. E la base del calcio sono i giovani.
    Purtroppo mi pare che non ci si accorga di questo problema e lo dimostra la perenne assenza delle nostre nazionali giovanili dalle fasi più importanti delle competizioni Fifa e Uefa.
    Così si parla di giovani per Matri e Pazzini e non ci si accorge che il calcio italiano sempre più “parlato” e sempre meno giocato sta affondando.
    Thun e Lech Poznan dovranno essere un monito d’ora in poi. Questo è il nostro livello attuale. Dovremo lavorare sodo e parlare poco per tornare dove, senza falsa modestia, ci compete.

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