Top XI Coppa d’Asia Qatar 2011

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A pochi giorni dal termine dell’edizione 2011 del torneo continentale asiatico andiamo a comporre la nostra Top XI, con gli undici migliori giocatori del torneo.
Andiamo quindi subito a vedere come schierare questa rappresentativa, scegliendo come modulo quel 4-2-3-1 che ha fatto la fortuna del Giappone di Zaccheroni.

Portiere

Mark Schwarzer – Sei match, due reti subite. Di cui una, quella contro il Giappone, solo ai supplementari. Non avrà l’agilità felina ed i riflessi fulminei di Kawashima ma, di contro, ha ben altra tecnica, abbinata ad esperienza da vendere. Forse chiuderà qui la sua carriera ad alto livello con la nazionale. Di certo, nel caso, lo farebbe alla grandissima.

Difensori

Cha Du-Ri – Miglior terzino destro della competizione e, probabilmente, miglior terzino destro dell’intero continente. Cha Du-Ri dimostra anche in Qatar di essere giocatore solidissimo e di sicuro affidamento, disimpegnandosi egregiamente sia in fase difensiva che offensiva, dove mette per altro in mostra di avere una bella castagna. Un solo errore importante, nella semifinale con il Giappone. Troppo poco per colmare il gap con gli altri interpreti del ruolo.

Lucas Neill – Se Schwarzer subisce due sole reti in tutto il torneo è in special modo merito suo. E’ proprio lui, infatti, a guidare con esperienza e saggezza la retroguardia Socceroos. Carriera importante alle spalle, sia a livello di club che di nazionale, messa a frutto con la costruzione di un bagaglio esperitivo importante che lo rende uno dei migliori difensori del continente.

Odil Ahmedov – E’ tra le grandi sorprese di questa competizione: ventitreenne centrocampista del Pakhtakor si è disimpegnato alla grandissima come centrale difensivo, dimostrandosi anche molto periocoloso in fase offensiva. Le due reti segnate nel corso del girone iniziale, infatti, non sono state frutto del caso. Giocatore interessante, che potrebbe, un giorno, finire a giocare in Europa…

Yuto Nagatomo – Il terzino sinistro ex Cesena ha sfruttato alla grandissima la competizione, sia a livello di carriera (mettendosi in mostra tanto da guadagnare una chiamata dall’Inter Campione d’Europa e del Mondo in carica) che di palmares (da oggi può infatti vantare la vittoria di una Coppa d’Asia). C’è poco da dire sul suo torneo: è stato praticamente perfetto. Strameritava il titolo di MVP. Ma si sa: premiare un difensore è qualcosa con poco appeal, molto meglio dare il riconoscimento ad un giocatore dal ruolo più offensivo…

Centrocampisti

Server Djeparov – Non mi spiegherò mai come il capitano dei Lupi Bianchi non giochi ancora in Europa. Indubbiamente tra i migliori giocatori dell’intero continente, non poteva essere che lui a trascinare l’Uzbekistan ad una storica semifinale.

Koo Ja-Cheol – Un centrocampista che segna cinque reti in una competizione come questa non può che guadagnarsi di forza l’inserimento in una Top XI. Atto dovuto, quindi, quello di inserire Koo Ja-Cheol, centravanti ombra di una squadra che ha ceduto solo al cospetto dei futuri campioni continentali. Anche lui come Nagatomo ha sfruttato alla grandissima questa vetrina, tanto che in chiusura di mercato è passato dal Jeju United al Wolfsburg.

Trequartisti

Shinji Okazaki – Altro giocatore passato in Germania sul finire dell’ultimo mercato è stato questa punta utilizzata come trequartista di destra da Alberto Zaccheroni. Giocatore importantissimo negli equilibri della sua squadra l’ex Shimizu S-Pulse: oltre a scambiarsi spesso di posizione con Maeda – la punta della squadra – ha sempre fatto anche un grandissimo lavoro in fase di ripiegamento. Ha inoltre aggiunto tre reti alla causa nipponica. Se Nagatomo è stato l’MVP assoluto lui, bisogna dirlo, non gli è stato molto da meno.

Harry Kewell – Quando era giovane gli veniva pronosticata una carriera ad altissimo livello. Poi una miriade d’infortuni ne ha rallentato tantissimo la crescita, facendo sì che si perdesse un po’. Qualche anno e diversi chili dopo il buon Harry torna quindi alla ribalta dispuntando un’ottima Asian Cup, dimostrandosi ancora una volta giocatore dalla tecnica eccellente e dal fiuto del goal importante: tre le reti anche per lui.

Park Ji-Sung – Ha chiuso la sua carriera in nazionale con la semifinale persa dai suoi Taeguk Warriors contro il Giappone. Tra i migliori giocatori asiatici della storia, Park Ji-Sung ha disputato l’ennesimo torneo ad alto livello della sua carriera.

Punta

Yusef Ahmed Ali – La sua doppietta alla Cina si è rivelata vitale per il passaggio del turno del Qatar padrone di casa, che battendo i cinesi si è poi saputo imporre anche sul Kuwait per andare poi a strappare la qualificazione al turno ad eliminazione diretta. Tra undici anni ne avrà quasi trentaquattro e, con ogni probabilità, si troverà a dover provare a ripetere quanto fatto in questo Torneo per provare a far ottenere alla sua squadra un altro passaggio del turno, questa volta ben più importante. Anche dai suoi piedi, infatti, passerà la crescita del movimento qatariota quanto le speranze di ben figurare ai Mondiali del 2022, che saranno organizzati proprio a Doha e dintorni.

Allenatore

Alberto Zaccheroni – Dopo una stagione, la scorsa, piuttosto travagliata lo Zac si è ripreso alla grandissima, costruendo un’intelaiatura perfetta (di cui ho parlato più approfonditamente su Pianeta Sport) che ha portato i Samurai sul tetto del Continente.

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