Un Ciclón se mata sobre el Matador!

Morel tradisce le aspettative e gioca sottotono (goal.com)
Morel tradisce le aspettative e gioca sottotono (goal.com)

E’ il San Lorenzo de Almagro ad aggiudicarsi il primo atto del triangolare-spareggio che assegnerà il titolo dell’Apertura 2008. Il Ciclòn si è imposto, infatti, sulla cenerentola Tigre grazie alla propria stella e ad un primo tempo giocato a livelli stellare o, per tenere fede al suo soprannome, ciclonici.

In un Josè Amalfitani gremito in ogni ordine di posto è andato in scena uno spettacolo di primo livello, con due squadre che si sono affrontate a viso aperto per portare a casa la prima vittoria, in attesa di sfidare poi il Boca Juniors (che, se non altro per il blasone, parte favorito in questo triangolare).

Entrambe le squadre sono scese in campo per vincere: da una parte il Tigre, guidato dal vicecapocannoniere del campionato Morel, dal portiere Islas, dal centravanti Altobelli e dall’esperto terzino ex Boca e Villareal Arruabarrena, dall’altra il San Lorenzo con la stella Barrientos, l’ex interista Solari, Bergessio e il portiere Orion.

E’ stata una partita da subito frizzante ed emozionante, che sembrava però essersi chiusa dopo soli 20 minuti.

Al diciottesimo minuto, infatti, Solari mostra la sua classe andando via sulla sinistra al diretto marcatore, per poi crossare teso e radente il suo suolo in mezzo; sulla palla prova ad intervenire il portiere del Tigre, Daniel Islas, che però manca la presa. Spunta quindi il numero 10 del Ciclòn, Pablo Barrientos, che deposita in rete, portando in vantaggio i suoi.

Passano due soli minuti ed è ancora lui, Barrientos, a rendersi protagonista: il 23enne fantasista del San Lorenzo salta secco Arruabarrena e fugge sulla fascia di destra senza che nessuno vada a pressarlo; Pablo può quindi alzare la testa e prendere la mira con tutta tranquillità prima di effettuare il cross: sulla palla messa magistralmente in mezzo dal numero 10 ciclonico arriva Bergessio, che segna al volo.

Un uno-due pazzesco, che stenderebbe anche un elefante. Ma non una Tigre.

Il Matador continua infatti a giocarsela, come se fosse ancora sullo zero a zero. Il primo tempo è comunque tutto appannaggio del San Lorenzo, che gioca molto meglio. Ad inizio ripresa il Ciclòn sembra ormai sentirsi sicuro di portare a casa la vittoria ed il tecnico, Miguel Angel Russo, decide di arretrare un po’ il baricentro della squadra, facendo anche uscire Solari per preservarlo per la gara di sabato contro il Boca. La mossa lascia quindi più spazio al Tigre, che dopo aver onorevolmente combattuto per tutta la partita arriva quindi, al 76′, a trovare il pareggio con Leandro Lazzaro, subentrato dalla panchina, abile ad incornare di testa un cross proveniente dalla sinistra del fronte offensivo del Tigre. E’ un goal che da ulteriore carica ai giocatori del Matador, che non riescono però, da lì al triplice fischio dell’arbitro, a trovare il tanto sospirato pareggio.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=wUt50ZVeXiM]

In chiusura di gara un fatto increscioso: Barrientos si scontra con Isla, il portiere del Tigre, che per tutta risposta gli da una manata in faccia. Il gesto non è particolarmente violento, perché non viene dato per fare male ma per spingere via l’avversario, in un eccesso di nervosismo. Barrientos, da tipico sudamericano, cade a terra come se gli avessero sparato in volto… Saul Laverni, arbitro della partita, viene quindi richiamato dal suo assistente, che lo informa dell’accaduto e convince Laverni ad espellere il portiere del Tigre, che terminerà quindi la partita in 10 e senza un vero portiere in porta.

Barrientos, il ciclone che si è abbattuto sul Matador (goal.com)
Barrientos, il ciclone che si è abbattuto sul Matador (goal.com)

Il mio MVP della partita è sicuramente Pablo Cesar Barrientos, assolutamente determinante con le sue giocate che hanno deciso il match (peccato solo per l’evitabile sceneggiata finale…). Il 23enne nativo di Comodoro Rivadavia (provincia di Chubut, Patagonia) crebbe nella squadra della sua città, il C.A.I. (Comision de Actividad Infantiles Comodoro Rivadavia), per poi passare nel 2003 al San Lorenzo. Col Ciclòn giocherà tre stagioni, disputando più di 70 partite. Nell’estate del 2003 la rottura con tutto l’ambiente ed il trasferimento all’FC Mosca per una cifra di poco superiore ai 3 milioni di dollari. Pablo giocherà quindi altre 3 stagioni con il club moscovita (arrivando a giocare e perdere una finale di Coppa di Russia contro il Lokomotiv) prima di far ritorno al San Lorenzo, acquistato dal Presidente del club, Rafael Savino, per sopperire alla partenza di Andrés D’Alessandro. Barrientos si riappacificherà subito con l’ambiente, tifosi compresi, e nell’Apertura 2008 trascinerà la squadra coi suoi 7 goal e le sue giocate d’alta classe a questo triangolare-spareggio.

Sabato quindi, come detto, potrebbe già chiudersi il discorso: se il San Lorenzo battesse anche il Boca, infatti, andrebbe a 6 punti nella classifica di questo triangolare e renderebbe anche inutile lo contro tra xeneizes e Matador. Il Ciclone si abbatterà anche sul Boca?