Under17 classe 2000: qualificati alla Fase Elite!

L’under17 classe 2000 si è qualificata alla Fase Elite vincendo il proprio raggruppamento davanti a Serbia, Macedonia ed Albania.

Europeo under17 classe 2000

Un gruppo che, come potete facilmente intuire dai nomi delle partecipanti, non era certo di ferro.

Intendiamoci, grande rispetto per tutti e soprattutto una qualità media non disprezzabile, ma indubbio anche dire che una formazione come la nostra aveva il dovere di passare il turno.

Eppure qualche difficoltà l’abbiamo mostrata.

In particolar modo la formazione guidata dall’ex regista barese Emiliano Bigica ha lasciato intravvedere una scarsa capacità nel produrre azioni da goal, creando poco rispetto alla qualità dei singoli a disposizione.

Alla fine la formazione Azzurra ha quindi chiuso il proprio girone con 3 reti segnate in altrettante partite. Tutte, però, arrivate sfruttando grossissimi errori delle retroguardie offensive.
In particolar modo due. Quella che ha permesso ai nostri ragazzi di imporsi sull’Albania, con un difensore che non controlla un pallone dando il la all’azione di Pellegri che terminerà col goal di Merola (lasciato per altro colpevolmente solo in area piccola), e quella che chiude i conti con la Serbia, con un rilancio ciccato al limite dell’area piccola e Biancu che ne approfitta per siglare il 2 a 0.

La Nazionale del resto non è una squadra di club, e ben sappiamo come soprattutto in un calcio tatticamente attento come il nostro serva molto tempo per costruire situazioni di gioco efficaci. Un tempo che probabilmente Bigica non ha avuto, ma che speriamo possa trovare da qui a maggio per dare più fluidità e costrutto ad una manovra che può contare su interpreti di ottimo livello.

Entriamo quindi più nello specifico, andando a vedere come si sono comportati i nostri ragazzi tra Albania (1 a 0), Macedonia (0 a 0) e Serbia (2 a 0).

Italia Under17 classe 2000

Modulo

Italia under17 classe 2000

Il modulo scelto da Emiliano Bigica per queste tre gare dell’under17 classe 2000 è stato un 4-3-1-2 che mi ha ricordato quello su cui optò nel 2009 Pasquale Salerno, con i suoi classe 1992 (Perin, Camporese, Fossati, Crisetig, El Shaarawy, Iemmelo, ecc.).

Il problema in questo caso è stato però che a differenza di all’ora, quando Salerno poteva contare su due giocatori come il Faraone e l’ottimo Carraro (poi purtroppo persosi, ma all’epoca vera star del calcio giovanile europeo), a giocare dietro le linee è stato messo il cagliaritano Roberto Biancu, che in Sardegna di professione fa il centrale.

Un giocatore dotatissimo e talentuoso, che non è però parso molto a suo agio ad agire tra le linee, dietro le punte.

Un po’ un peccato se pensiamo che con un 4-3-3 magari disomogeneo l’Italia avrebbe potuto non panchinare Elia Visconti, capace di mettere l’assist della vittoria all’esordio contro l’Albania.

Certo, con il recente inserimento dell’ottimo Rizzo Pinna davanti alla difesa (che oltre a dare qualità garantisce grande apporto in fase di non possesso) Biancu avrebbe comunque dovuto provare ad adattarsi mezz’ala… ma se l’esperimento fosse riuscito avremmo costruito una linea di centrocampo davvero ottima per qualità tecnica, inventiva ed anche equilibrio. Potendo così supportare un attacco molto talentuoso composto dal trio Merola-Pellegri-Visconti!

Tutto questo è comunque un semplice punto di vista: nella vita non faccio l’allenatore né mi interessa provarci. Sarebbe però interessante, viste le caratteristiche dei giocatori, poter vedere una volta la nostra under17 classe 2000 schierata in questo modo!

Italia under17 classe 2000

Una formazione interessante anche perché mentre a sinistra Campeol potrebbe continuare a spingere meno, essendoci un’ala di ruolo, a destra ci sarebbe una seconda punta che parte più defilata ma che, mancina, giocherebbe a venire molto dentro al campo. Così, complice anche il fatto che Biancu tenderebbe a giocare poco sull’esterno, Bellanova avrebbe tutto il corridoio per poter continuare a mettere in mostra le sue sgroppate!

Portieri

Il portiere, in tutti e tre i match, è stato il viola Simone Ghidotti. Che in realtà non è stato impegnatissimo, perché la difesa Azzurra si è rivelata – un po’ come da copione – un reparto solidissimo che ha lasciato davvero pochi spazi agli avversari.

Ghidotti che, va detto, non è comunque oggi il meglio disponibile, sulla carta. A Milano, sponda rossonera, gioca infatti un certo Alessandro Plizzari, già titolare all’Europeo under 17 lo scorso anno, come sotto età. Un giocatore non presente alla Fase Elite in quanto nel giro della prima squadra. Qualora fosse convocabile per la Fase Elite è presumibile possa essere lui il titolare tra i pali.

La sua riserva di Ghidotti, il cesenate Marco Carnesecchi, non è invece mai sceso in campo.

Difensori

A comandare la difesa è stato l’interista Davide Bettella, capitano della squadra. Centrale di buona struttura fisica, Bettella è un giocatore attento, intelligente e dotato tecnicamente. Un mix di qualità importanti che non a caso hanno già attratto gli scout di diverse squadre, in particolar modo inglesi. E dopo un girone di qualificazione giocato praticamente senza sbavature, a capo di una difesa imperforabile, c’è da giurare che l’interessamento di Chelsea e Manchester United possa diventare ancora più forte…

Davide Bettella

Lo scudiero del capitano è stato invece il vicentino Matteo Anzolin, centrale di sinistra della difesa approntata da Bigica. Giocatore altrettanto attento, ha messo in mostra più rapidità del compagno. I due, assieme, hanno costituito una cerniera centrale affidabilissima.

Terzino destro titolare è stato invece il milanista Raoul Bellanova, un purosangue dall’atletismo straripante che ha dominato letteralmente la propria fascia in tutti e tre i match. Già titolare dell’under17 dei 1999 che si qualificò all’Europeo scorso, Bellanova è cresciuto ulteriormente e si è tenuto ben saldo il posto su quella fascia. Bravo a spendersi molto in entrambe le fasi, deve sgrezzare il suo bagaglio tecnico, ad oggi probabilmente il limite più evidente tra le sue qualità. Se saprà farlo, prendendo più fiducia nel controllo, nella gestione, nella guida e nel calcio della sfera potrà sicuramente candidarsi a diventare un giocatore buono anche per le Nazionali che verranno. Perché no anche quella maggiore.

Sulla fascia opposta ha giocato un altro milanista, Alex Campeol. Giocatore più educato tecnicamente del compagno di club, ma non così straripante (forse anche più timido).
Campeol ha giocato tre partite discrete, mettendo in mostra un buon cross che però ha portato con molta meno frequenza rispetto a Bellanova. Un giocatore sicuramente su cui lavorare anche per il futuro, soprattutto in una squadra che ha puntato molto a scendere sul fondo coi terzini per crossarla in mezzo.

Nessuna presenza, infine, per il terzo difensore milanista del lotto, il comasco Moris Sportelli.

Centrocampisti

Perno centrale del centrocampo, come è possibile vedere nella formazione base riportata sopra, è stato l’atalantino Andrea Rizzo Pinna. Un giocatore che fa da pochissimo tempo parte del giro dell’under17 classe 2000, ma che ne è subito diventato un elemento imprescindibile.
Giocatore dinamico, tecnico e molto intelligente tatticamente, è stato preziosissimo in entrambe le fasi, garantendo un raddoppio costante sia alle mezz’ali che ai difensori oltre che una discreta qualità in fase di costruzione bassa.

Andrea Rizzo Pinna

Mezz’ala destra in due occasioni su tre è stato invece Antonio Candela, giocatore che normalmente agisce più come terzino o esterno di centrocampo. Adattatosi ad interno il giocatore della primavera dello Spezia ha contribuito alla causa Azzurra con 176 minuti di intensità ed attezione, che hanno garantito alla squadra quell’equilibrio imprescindibile per qualunque tecnico Azzurro.

L’altro fianco di Rizzo Pinna è stato invece il terreno di caccia dello juventino Fabrizio Caligara, uno dei fiori all’occhiello del vivaio bianconero (di lui ha parlato anche il talent scout Enrico Raffaele Ferrari in una puntata del podcast di AterAlbus).
Giocatore talentuoso e creativo, la mezz’ala sinistra aggregata sotto età alla Primavera ha dimostrato di avere colpi importanti anche nel corso di questo turno di qualificazione.

Sulla trequarti, l’abbiamo detto, il titolare designato è stato Roberto Biancu, un regista di centrocampo che vidi per la prima volta l’anno scorso, aggregato due anni sotto età alla primavera del Cagliari. In quell’occasione i rossoblù giocarono a Sesto San Giovanni contro l’Inter, e lui mise in mostra una prestazione spettacolare. Forte dell’incoscienza dei suoi quindici anni giocò infatti una partita mostruosa, con una gestione del pallone sapiente, da veterano. Qualità che non è riuscito a mostrare appieno in questi tre match, avendo giocato – come detto – fuori ruolo.

Un ruolo importante l’ha ricoperto anche Alessandro Ahmetaj, mezz’ala del Cesena. Di origine albanese, il centrocampista bianconero ha giocato da titolare l’ultima gara con la Serbia, mettendo a referto l’assist dell’1 a 0 firmato dal solito Merola.
Un giocatore dotato di una certa fisicità e discrete doti tecniche. Parte del giro delle nostre nazionali giovanili da tempo, Ahmetaj si è dimostrato un utilissimo back up.

Elia Visconti gioca invece nell’Inter, e l’assist a Merola l’ha offerto nell’esordio contro l’Albania. Un’ala con una grandissima rapidità e combinazione motoria, capace di saltare avversari a ripetizione soprattutto quando gioca largo. Anche lui si è trovato, come alcuni suoi compagni, a doversi adattare. Nella gara contro la Macedonia, infatti, Bigica ha lasciato in panchina Fabrizio Caligara e proposto lui dal primo minuto come mezz’ala sinistra. Un esperimento che personalmente non mi ha convinto tantissimo. Non per demeriti del ragazzo, quanto per la sua impossibilità a pungere come può fare quando gioca più largo.

Elia Visconti

Luca Scarlino è invece un trequartista di ruolo. Giocatore in forza agli Allievi dello Spezia, il piccolo fantasista Azzurro è sceso in campo per soli quindici minuti, non potendo quindi dare grandi prove di sé.

Attaccanti

Il cannoniere di questa spedizione, capace di segnare due reti su tre, è stato l’interista Davide Merola. Che dopo aver segnato 7 goal in 18 presenze tra under 15 e 16 è già a quota 5 marcature in 7 gare con l’under17 classe 2000. Notevole!
Non solo, a conferma delle sue doti da bomber – è un attaccante piccolo e rapido, dotato tecnicamente e con un ottimo fiuto per il goal… non aspettativi un puntero d’area! – è già a quota 4 marcature in 7 gare anche con gli Allievi Nazionali dell’Inter!

La prima punta è stata invece l’unico giocatore sottoetà del gruppo, il genoano Pietro Pellegri. Un ragazzo fisicamente più strutturato del compagno di reparto, anche se non ancora in possesso di quella forza dirompente che potrebbe aiutarlo nel contrastare con i marcatori più arcigni. Un giovane calciatore addosso cui hanno messo gli occhi tutte le big d’Europa, a partire dalle italiane. I talent scout lo seguono, a lui spetta ora mettere in mostra il suo talento. Possibilmente già dalla Fase Elite dell’under17 classe 2000!

Giacomo Raspadori, attaccante in forza al Sassuolo, è invece sceso in campo in due occasioni, di cui una dal primo minuto. Totalizzando così un insieme di ottantatre primi di gioco.

L’atalantino Rilind Nivokazi, invece, ha totalizzato soli sedici minuti.
Il suo inizio di stagione con gli Allievi Nazionali della Dea è stato semplicemente fenomenale, tanto da fargli guadagnare di diritto la chiamata di Bigica. Nei primi 7 match di campionato, infatti, Nivokazi ha segnato ben 9 reti!

Rilind Nivokazi

Anche qui, come per i portieri, da segnalare l’assenza di un certo Moise Kean, giocatore in forza alla Juventus che lo scorso anno partecipò all’Europeo under 17 sotto età. Il ragazzo è già aggregato alla prima squadra, e visti anche gli infortuni di Pjaca e Dybala non è stato fatto partire. Ci fosse nel prossimo turno potrebbe essere un innesto importantissimo.

Fase Elite

Non posso chiudere questa mini analisi del girone qualificatorio giocato dall’under17 classe 2000 Azzurra senza parlare di ciò che sarà ora.

Come ogni anno la qualificazione all’Europeo di categoria si compone di due momenti, entrambi composti da gironi a quattro con gare di sola andata.

Così l’Italia verrà sorteggiata in un girone di quella che sarà la Fase Elite, dove nel corso della prossima primavera si giocherà l’accesso alla fase finale, che si terrà in Croazia. A loro volta le fasi finali dell’Europeo fungeranno da torneo di qualificazione al Mondiale di categoria, che si disputerà tra il 19 agosto ed il 10 settembre in India (ci voleranno cinque nazionali europee).

A qualificarsi all’Europeo under17 classe 2000 (con i croati padroni di casa qualificati di diritto) saranno le prime di ogni girone, più sette tra le otto migliori seconde (fanno fede solo i risultati ottenuti contro la prima e la terza, si stralciano quelli ottenuti contro la quarta).

Ad oggi manca un solo girone del primo turno di qualificazione, che si sta giocando proprio in questi giorni.

Le squadre attualmente qualificate (in ordine alfabetico) sono: Austria, Bielorussia, Bosnia, Cipro, Eire, Far Oer, Finlandia, Francia, Germania (di diritto) Grecia, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Russia, Scozia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria.

A queste si aggiungeranno due tra Israele, Polonia, Armania ed Islanda.

under17 classe 2000

Resta quindi incredibilmente fuori il Belgio, una delle scuole calcistiche in maggior spolvero degli ultimi anni. Dopo il 2 a 0 rifilato a Gibilterra è arrivata la sconfitta con Cipro, seguita dal pareggio a reti bianche contro la Bielorussia. Che in virtù di una migliore differenza reti ha staccato un pass per la Fase Elite di qualificazione all’Europeo under17 classe 2000.


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