Barcellona B vs. Numancia – Liga Adelante 2012/2013

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Il calcio è bello a qualsiasi latitudine ed a qualsiasi livello. Proprio per questo quando mi imbatto in partite certo non “di cartello” non mi tiro indietro.

E’ il caso di di Barcellona B – Numancia, partita valevole per il campionato di Liga Adelante (Serie B spagnola) che si sta disputando proprio quest’anno (e che, a oggi, è guidato dall’Elche).

Partita logicamente interessante in quanto dà la possibilità di visionare quei giocatori che sono in rampa di lancio nel Barça B, ovvero sia l’ultimo scalino prima della squadra più forte del mondo.

Diversi i talenti in campo. Su tutti sicuramente quel Gerard Deulofeu da più parti indicato come prossimo “crack” della cantera Blaugrana. Ma non solo. Occhi ben piantati anche su Rafinha, fratello minore di Thiago Alcantara. E in generale su un po’ tutti gli 11 Blaugrana in campo. Perché, come si sa, il passo tra il Barça B ed il Barcellona spesso è molto breve.

E l’1 a 0 dei padroni di casa arriva proprio su una magia (per non dire follia) dell’ala numero 7 destinata a grandi successi in carriera: Deulofeu.

E’ lui che al ventesimo minuto riceve da Grimaldo sulla sinistra, scambia con un compagno entrando in area, si porta a spasso TRE difensori con una seria di dentro-fuori  e alla fine, esattamente tredici secondi – e numerosi dribbling – dopo aver ricevuto la palla effettua un cross basso sul secondo palo dove Lobato, tutto solo, non ha alcuna difficoltà a spingere in rete.
Ma azione davvero da lustrarsi gli occhi, quella di Deulofeu. E chissà quanto si stanno sfregando le mani sulle rambla, pensando al nuovo gioiellino – solo diciottenne – pronto da lanciare in prima squadra!

E’ comunque una partita piuttosto aperta. Perché il Barcellona ha un tasso tecnico probabilmente superiore ma certo non in maniera devastante. Ed il Numancia, nonostante una difesa assolutamente da rivedere (come dimostrato dal goal dell’1 a 0) non ci sta a perdere. Lo spettro della Segunda B (nostra Lega Pro) è un ottimo stimolo per i giocatori di Soria.

Per vibrare ancora dobbiamo comunque aggrapparci ad una sfuriata del solito Deulofeu, nettamente il giocatore più dotato in campo.
E’ lui che poco oltre la mezz’ora prende palla a metà campo e, un po’ alla Messi, punta la porta avversaria. Quattro gli avversari saltati, fino a chiudersi, proprio appena dentro l’area di rigore del Numancia, in un cono formato da tre difensori ed il portiere in uscita, andando così a sprecare l’occasione per segnare un eurogoal assurdo.

E’ sempre un’invenzione del numero 7 Blaugrana a dare il la ad un’azione pericolosa. Quando con un bel filtrante da poco oltre la metà campo spacca la difesa della squadra che fu di Dwight Pezzarossi per smarcare Luis Alberto a tu per tu con Herrerin. Qui, però, la punta della formazione di casa si allargherà troppo nel tentativo di saltare l’estremo difensore avversario, permettendo ai difensori di rientrare e facendo sfumare la possibilità di trovare il raddoppio.

Punta del Barça che dimostrerà approssimazione anche un paio di minuti più tardi quando sull’asse Grimaldo-Deulofeu (sempre lui, strano) nascerà l’azione che lo porterà a calciare dal limite con buono spazio. Ma, per sua sfortuna, senza altrettanta precisione. Palla che si spegnerà a lato.

Tifosi del Barcellona B che tremano quindi solo ad inizio ripresa, dopo una prima frazione assolutamente tranquilla.
A farli spaventare è Satrústegui, che converge in area da sinistra per calciare un diagonale potente che non è però per nulla preciso e si spegne a lato.

La ripresa mostra comunque un Numancia molto più combattivo e determinato del primo tempo. Così che escono tutti i limiti della non irresistibile difesa di casa.
Che comunque regge l’onda d’urto fino al cinquantaduesimo quando Julio Alvarez scodella una palla da destra a sinistra in area di rigore, dove Natalio – dimenticato da Balliu un po’ in stile Maicon ieri sera – è bravo a scattare per bucare facilmente un tutto sommato incolpevole Masip per la rete del tutto sommato meritato 1 a 1.

Julio Alvarez che pochi minuti più tardi sveste i panni dell’assistman provando ad infilarsi quelli del bomber, con la sua girata sotto misura che è però preda di un attento portiere blaugrana.
Ripresa che diventa terra di conquista per gli ospiti. Così dopo un quarto d’ora dal via è ancora Natalio a rendersi pericoloso, con una conclusione al volo dal limite che però non inquadra lo specchio.

Punto di svolta del match che arriva al settantesimo quando Sergi Gomez abbatte Cedrick giusto al limite dell’area, venendo espulso e lasciando i suoi in dieci uomini.
Negli ultimi venti minuti, così, si scatena l’inferno.

Per dieci minuti le squadre si fronteggiano a viso aperto con continui ribaltamenti di fronte, senza però riuscire a pungere.
All’ottantatreesimo, invece, il goal che sblocca entrambe. Quando Cedrick (bell’innesto nella ripresa, dà brio alla squadra) entra in area da sinistra e serve in mezzo all’accorrente Del Pino, che calcia di prima intenzione a fil di palo là dove Masip non può nulla, per il momentaneo 2 a 1.

Il Barça però non ci sta. E dopo nemmeno due minuti arriva lo straordinario pareggio di Luis Alberto. Che riceve palla al limite sinistro dell’area avversaria, controlla e spera un razzo sotto il secondo incrocio, colpendo il palo interno e freddando senza scampo Herrerin. 2 a 2.

Gli schemi sono però saltati. Così il Numancia riparte dal centro, manovra, e in poco più di un minuto si trova a colpire a sua volta: Malon centra da destra, Juanjo fa valere la stazza e sovrasta Balliu (ancora lui) e firma il 3 a 2 esterno. Che però non è il risultato definitivo.

Perché questo pazzissimo finale di match riserva ancora delle emozioni. Il Barça infatti non ci sta e nonostante l’inferiorità numerica ci crede e ci prova.
Schemi saltati, la partita diventa un continuo flipper, una rincorsa a palla ed avversari senza sosta.

Cosa che fa saltare la testa a Rafinha, che per bloccare una ripartenza del solito Cedrick si lancia in scivolata intervenendo alle spalle dell’avversario, abbattendolo senza pietà. Secondo rosso diretto, Barça B in 9.

A questo punto si perde molto tempo per soccorrere il numero 10 numanciano, rimasto a terra. Così il tempo di recupero, inizialmente pattuito in tre minuti, si espande.
Cosa non da poco. Perché l’incredibile 3 a 3 arriverà al novantacinquesimo minuto, quando Luis Alberto si propone in propulsione offensiva sulla sinistra venendo steso – in maniera davvero sciocca – da Del Pino al limite dell’area. Per l’arbitro non c’è dubbio: calcio di rigore.

Sul dischetto si presenta Lomban, che spiazza il portiere avversario ponendo fine ad un match assolutamente rocambolesco.

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