Giuseppe Rossi potrebbe vestire Blaugrana. E le italiane restano a guardare.

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Il calcio italiano è in crisi.
Dato di fatto inconfutabile.

Basti solo pensare a questo 2010 in cui solo la vittoria della Champions di un’Inter quasi totalmente straniera ha salvato il nostro calcio. Ma di questo avrò poi modo di parlarne più avanti, verso fine anno… quando stileremo il bilancio di questa annata calcistica all’italiana.

Che il nostro calcio sia in crisi, comunque, è un dato di fatto, appunto.

In questo scenario desolante vi sono però delle isole felici. Come quella rappresentata da Luciano Spalletti, fresco vincitore del campionato russo con il suo Zenit, capace di imporsi nella Premier russa con due giornate d’anticipo grazie al secco 5 a 0 rifilato al Rostov-Na-Donu, attualmente ottava forza della lega. O come quella rappresentata da Carlo Ancelotti, che guida la Premier League inglese con due punti di vantaggio sull’Arsenal.

Tra queste sparute isole felici troviamo anche Giuseppe Rossi: il prodotto del vivaio parmense, infatti, sta vivendo un momento di forma eccezionale, cosa che gli sta permettendo di vivere un inizio di stagione su livelli altissimi.
Il nostro Pepito, che in Italia viene ancora oggi spesso snobbato, è infatti attualmente il trascinatore del Sottomarino Giallo, unica squadra attualmente in grado di provare a reggere il passo di Barcellona e Real Madrid, come sempre dominatrici nella Liga.

Con le sue sette reti realizzate in undici match di campionato, infatti, Rossi occupa attualmente la quarta piazza nella classifica dei marcatori del campionato spagnolo dietro a due mostri come Cristiano Ronaldo (attualmente capocannoniere con undici centri) e Messi (dieci goal per lui) e ad uno dei bomber più interessanti cresciuti negli ultimi anni in terra iberica, Fernando Llorente (capace di realizzare otto reti sino ad oggi).

E proprio questi sette goal, uniti ai sette realizzati da Nilmar, stanno tenendo il Villareal in scia delle due grandi di Spagna. E se sabato non fosse arrivata la sconfitta rimediata proprio al Camp Nou i punti di distacco dal Barcellona non sarebbero più di due…

Rossi-Villareal-Barcellona. Mai come oggi queste tre parole è giusto vengano accostate. Sia per il recente scontro in campionato di cui abbiamo appena parlato, certo, sia, soprattutto, per i possibili futuri intrecci di mercato che starebbero nascendo.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=vfUnq5sZpFA]

Perché le grandi squadre, si sa, programmano. E nei piani futuri della società catalana pare non rientri solamente Ibrahim Afellay, giovane talento il cui contratto è in via di definizione in queste ore (l’accordo tra le due società è già stato trovato sulla base di tre milioni di euro, ora manca solo quello con il calciatore che però si dice già entusiasta della prospettiva di sbarcare in quel di Barcellona), ma anche il nostro Pepito.

Mentre il talentino Oranje dovrebbe sbarcare già a gennaio firmando un contratto di quattro anni e mezzo l’Azzurro ex Manchester United potrebbe essere acquistato nel corso del prossimo mercato estivo.
Secondo il quotidiano iberico Sport, infatti, l’attaccante italo-statunitense avrebbe in qualche modo stregato Guardiola, che vorrebbe assicurarsene le prestazioni sportive per comporre assieme a Villa e Messi un tridente piuttosto futuribile e comunque di tutto rispetto.

Sempre Sport, poi, parla anche di come nel Villareal di Fernando Roig non vi siano giocatori incedibili e di come, quindi, il trasferimento di Rossi al Barcellona sarebbe assolutamente fattibile, sulla carta.

Il prezzo di mercato del ragazzo si aggira oggi attorno ai venti milioni di euro, più o meno il doppio di quanto pagato tre anni fa dal Sottomarino Giallo per il suo acquisto ed esattamente la metà del valore della sua clausola rescissoria.
Venti milioni di euro: un prezzo assolutamente importante, certo. Ma possibile che non ci siano squadre italiane disposte a spendere una cifra del genere (tutto sommato non certo proibitiva) per un ragazzo italiano di questo calibro?

Eppure Pepito potrebbe far comodo a tutte le grandi dello Stivale: a Torino come erede di Del Piero, a Milano sponda Rossonera per lasciar partire senza troppi rimapinti Ronaldinho e sulla sponda Nerazzurra per formare un tandem micidiale con Eto’o così come anche a Roma per arricchire di un’ulteriore alternativa la batteria di attaccanti Giallorossa.

Quel che è certo è che Rossi meriterebbe oggi di testarsi in un top club europeo. Ed il primo a trarne giovamento potrebbe essere proprio il calcio italiano, bisognoso di talenti freschi con cui ricostruire una nazionale che in soli quattro anni è passata dal trionfo mondiale ad uno dei naufragi più tristi e fragorosi della sua centennale storia.