Leonardo sempre più lontano da Milano. E Cruyff ha un consiglio da dare ai dirigenti Rossoneri…

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Dopo l’ultimo match di campionato Leonardo, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe proferito queste parole: “Ho capito che pochi capiscono veramente di calcio”.
Frase che mi sentirei anche di quotare posto che in Italia, come si sa, sono tutti C.T. ma poi per lo più si sentono solo discorsi che approssimativi è dire poco.

In questo caso, però, questa frase non sarebbe stata pronunciata in relazione alla massa di persone che, appunto, si perde nei classici discorsi da bar quanto più nei confronti di una persona specifica: Silvio Berlusconi, colui il quale pur senza ricoprire attualmente la carica formale di Presidente della società resta colui che, fondamentalmente, tira le fila.

Sembra non sia più possibile ricucire il rapporto tra Leonardo e Berlusconi

Queste parole, indubbiamente forti soprattutto se rivolte al proprio Presidente, sono solo la punta di un iceberg: i rapporti tra Leonardo e Berlusconi, infatti, era tempo che andavano deteriorandosi. Oggi pare proprio non siano più ricomponibili.

A questo punto, quindi, la società non può far altro che guardare al futuro iniziando a progettarlo: la proprietà pare infatti aver chiuso ormai da tempo i cordoni, a questo punto avere ben chiari in testa gli obiettivi futuri sarà fondamentale per questa squadra.

Fino a qualche tempo fa la soluzione più probabile sembrava essere interna: sarebbe stato infatti Filippo Galli, affiancato da Mauro Tassotti, a prendere la guida della squadra.
In seconda battuta si facevano anche i nomi di Alessandro Costacurta – che pare possa comunque tornare in società per ricoprire un altro ruolo – e Massimiliano Allegri, che ha portato il Cagliari a giocare ad alto livello nella sua esperienza in Sardegna.

Oggi, però, si è tornato a fare il nome di un altro allenatore su cui tante parole erano già state spese in passato e che sta tornando ora molto di moda: Marco Van Basten, ex stella della squadra Rossonera nel pieno della sua carriera.

A caldeggiarne l’ingaggio è niente popò di meno che Johann Cruyff: l’ex stella di Ajax e Barcellona, infatti, ha voluto dire la sua sul futuro della guida tecnica milanista dopo aver ritirato il premio Artemio Franchi 2010 in quel di Siena.
Proprio parlando della società Rossonera il tre volte Pallone d’Oro Oranje ha detto: “Van Basten è stato un grande giocatore, conosce ambiente e società: va considerato l’allenatore giusto per il Milan”.

Parole sicuramente sensate e, soprattutto, pesanti: Cruyff è infatti un grande conoscitore della materia calcistica ed è indubbio che non parli certo a caso.

Personalmente avrei qualche dubbio sulla possibile resa di Van Basten, che ancora è da testare con continuità a certi livelli, ma è indubbio che sotto molti punti di vista il suo ingaggio sarebbe importante: conosce la società e sicuramente avrebbe stima e fiducia da parte della stessa, ha già una discreta esperienza come allenatore e, soprattutto, galvanizzerebbe l’ambiente. Potrebbe essere insomma il nome giusto per far subito dimenticare la parentesi Leonardo, allenatore che pur con le sue pecche ha saputo guidare la propria squadra a disputare un campionato forse anche superiore a quanto non ci si aspettasse.

E' ormai giunta al capolinea l'esperienza di Leonardo sulla panchina Rossonera

Quello che è certo, comunque, è che in via Turati devono risolvere la questione guida tecnica il prima possibile, per poi effettuare una pianificazione seria in materia di mercato.
Non avere molti soldi da spendere non significa a priori non poter costruire una squadra all’altezza. Certo, senza investire non si potrà colmare il gap coi cugini in un solo anno, ma con un programma ben studiato e centrato almeno parzialmente sui giovani (e qualcuno buono ce l’hanno già sotto contratto, altrimenti non si spiegherebbe come i Rossoneri possano aver vinto la Coppa Italia Primavera e come possano essere ancora in corsa per vincere pure lo Scudetto di categoria) il Milan potrebbe tornare ai vertici del calcio italiano a stretto giro di posta.