L’Opinione – Difendere la propria storia o cancellarla in nome del business?

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 E’ una storia strana, che però rischia di diventare sempre più normale, quella che giunge da Kingston upon Hull. Dove il proprietario della squadra, l’angloegiziano Assem Allam, vuole cambiare nome al club della città, l’Hull City appunto.Hull City till we die

Secondo il proprietario della Allam Marine, infatti, il nome del club non sarebbe all’altezza della situazione e andrebbe cambiato, per renderlo più accattivante. Da qui l’idea – sempre che non sia già una decisione – di modificare denominazione in vista della prossima stagione.

Hull City che, almeno nei pensieri del suo Presidente, diventerebbe così Hull Tigers.

Un’idea che non è piaciuta affatto ad un gruppo di tifosi dei Tigers (questo è, infatti, il soprannome della squadra dell’East Reading Yorkshire), che si sono rivoltati contro l’eventualità di modificare il nome ad una squadra che si chiama così da 109 anni.

Supporter che non si sono però solo limitati a lamentarsi a parole, ma hanno lanciato una vera e propria campagna, “City till we die”, aprendo anche un sito internet per provare a lottare contro l’eventuale cambio di denominazione del club.

La questione è spinosa. Gli inglesi sono un popolo che su certe questioni è sicuramente piuttosto conservatore (basti vedere la scissione di una parte di tifosi del Manchester United quando il club passò in mani straniere) ed è quindi assolutamente capibile che l’eventualità che si sta profilando in quel di Kingston upon Hull non fa dormire sogni tranquilli a nessuno.

Nel contempo però va detto che questo calcio, volenti o nolenti, è sempre più un business. E se è vero come è vero che prima di tutto viene lo sport, il nuovo nome della società rispetterebbe comunque, in qualche modo, la tradizione della squadra, già soprannominata appunto “Tigers” (nome che appare già oggi anche nello stemma).

La realtà dei fatti è quindi che si tratta di una situazione in cui viene difficile prendere una posizione netta, non essendo coinvolti direttamente nella vicenda, perché a differenza di altre situazioni (quelle in cui, ad esempio, la Red Bull acquista una squadra e ne stravolge completamente il nome originale) il cambiamento viene comunque fatto nel solco della tradizione.

Quindi se non mi viene difficile comprendere ed in qualche modo sostenere la battaglia fatta dai tifosi, mi viene anche da dire che tutto sommato qualora questa idea dovesse essere messa in atto non ci sarebbe comunque da strapparsi i capelli.Assem Allam

Semmai il dubbio che mi pongo è a priori: siamo sicuri che modificare il nome dell'”Hull City” in “Hull Tigers” potrebbe cambiare di molto attrattività e prospettive del club?
Insomma, questo cambiamento porterebbe dei benefici concreti o è solo un capriccio di un Presidente un po’ megalomane?

Perché in questo secondo caso, ovviamente, il giudizio cambierebbe radicalmente…

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