Milan vs. Udinese – Ventiquattresima giornata di Serie A – 12/02/10

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Beckham aspetta il suo momento in panchina... con la testa già alla partita col "suo" Manchester

Milan ed Udinese scendono in campo in un’insolita serata: strano è infatti per il nostro campionato che venga disputata una partita di Serie A di venerdì sera. In questo caso, però, il tutto viene fatto per permettere poi ai Rossoneri di avere più tempo per preparare la partita di Champions di martedì sera contro lo United di Sir Alex Ferguson, presente in tribuna per spiare gli uomini di Leonardo.   

CRONACA
Dopo nemmeno due minuti di gioco il Milan si rende subito doppiamente pericoloso: Mancini lancia Huntelaar in area con un delizioso tocco d’esterno, ma la punta olandese arrivato praticamente al limite dell’area piccola si fa fermare da Isla, che interviene in scivolata con perfetta scelta di tempo e gli porta via il pallone. Non riuscendo a ripartire, però, i friulani lasciano a Pirlo la possibilità di colpire da fuori. Il regista della nazionale, però, mette a lato il suo destro.

Il goal è comunque nell’area: il forcing Rossonero è alto ed al settimo produce un goal: Ronaldinho punta un uomo sulla fascia e dopo averci scherzato un po’ a suon di finte crossa in mezzo trovando un Huntelaar piuttosto solo che si dimostra lesto ad infilare il pallone in rete con un colpo di testa su cui Handanovic non può nulla.
Questo goal, in ogni caso, pare sarebbe da annullare: se la prospettiva non inganna, infatti, la punta orange nel momento in cui il pallone parte dal piede di Ronaldinho è al di là di tutti, in posizione di fuorigioco. Posizione che, tra l’altro, il guardalinee avrebbe dovuto vedere senza troppi problemi.

Dopo dodici soli minuti di gioco arriva la prima sostituzione della partita, brasiliano per brasiliano: a lasciare subito il campo di gioco è quell’Amantino Mancini giunto dalla sponda Nerazzurra del Naviglio proprio nel corso dell’ultima sessione di mercato, quella riparatoria.

L’Udinese ci mette quindi venti minuti a farsi vedere dalle parti di Dida. E’ Di Natale, imbeccato dal Nino Maravilla Sanchez, a provarci dalla lunga distanza; il suo tiro da fuori termina però al di là del palo della porta milanista.

Giusto tre minuti ed il Milan raddoppia: a siglare la rete che varrebbe il 2 a 0 è Pato, assistito dal solito Ronaldinho. La terna, però, annulla per fuorigioco.

Poco oltre la mezz’ora i friulani regalano palla all’Udinese, che però non ne approfitta: Dida riceve infatti palla in area di rigore e rinvia malamente di destro, venendo pressato da Floro Flores. Il pallone termina quindi a Di Natale, che si trova in situazione di 1 contro 1 con Nesta, che non riesce però a saltare lasciandolo sul posto. Il capitano Bianconero serve quindi Flores che quando prova a calciare viene però contrato dalla difesa Rossonera, che lo chiude senza possibilità di scampo.

Giusto un attimo prima del quarantesimo il Milan trova il raddoppio: i Rossoneri prendono infatti d’infilata la retroguardia friulana, piuttosto sbilanciatasi in avanti, con Ronaldinho che dalla sua metà campo fa partire un lancio a tagliare il campo su cui si fionda, a velocità supersonica, Pato che dopo essersi portato in area viene rimontato da Pasquale che prova, in scivolata, a portargli via il pallone. Il rimpallo che ne esce favorisce però l’attaccante brasiliano che proprio grazie ad esso si trova a saltare, in maniera praticamente involontaria, Handanovic e può quindi depositare tranquillamente in porta.

Pato realizza il 2 a 0

A tempo ormai scaduto (da pochi secondi) l’Udinese riesce quindi ad accorciare: Di Natale manovra sul bordo sinistro dell’area Rossonera ed approfittando della marcatura molle di Favalli e Nesta riesce a far partire un cross su cui arriva il taglio di Floro Flores che anticipando il suo marcatore buca Dida, che tocca il pallone ma combina un mezzo pasticcio, permettendo allo stesso di varcare la linea di porta.

In apertura di ripresa, dopo tre soli minuti dall’essere rientrati in campo, è Asamoah a provarci: il tiro da fuori del centrocampista ghanese non prende però il giro giusto, finendo col terminare a lato del palo alla sinistra di Dida, che controlla con quella sicurezza che non era riuscito a mettere nell’intervenire sul colpo di testa di Flores che aveva chiuso la prima frazione di gioco.
Asamoah che ci riprova al cinquantunesimo, questa volta con ancor meno precisione rispetto all’occasione precedente.

Cinque minuti ed Huntelaar chiude i giochi: la punta orange segna mettendo in mostra un gran senso del goal sugli sviluppi di una punizione battuta da Ronaldinho che viene deviata da un difensore, che si prodigava nel tentativo di anticipare il taglio sul primo palo di Ambrosini, spedendo il pallone proprio tra i piedi di Huntelaar, la cui rotazione sul piede perno è repentina e la conclusione a battere Handanovic fulminea.

A quel punto il Milan può limitarsi a controllare il match, evitando di sbilanciarsi troppo ed inutilmente per, di contro, non correre rischi in maniera sciocca.

Bisogna quindi aspettare il settantaduesimo per vedere un’altra occasione da goal. Anche in questo caso il protagonista è Huntelaar che si fa trovare tutto solo in area sugli sviluppi di una punizione battuta da Pirlo: questa volta, però, il tocco mancino della punta ex Ajax è assolutamente impreciso e fa sì che il pallone termini a lato.
Milan che torna vicino al quarto goal anche tre minuti più tardi, in questo caso sugli sviluppi di un angolo. Il colpo di testa di Ronaldinho, però, è spazzato ad un metro dalla linea di Pepe, che anticipa anche il suo portiere per assicurarsi che il pallone venga spedito lontano dalla propria porta.

I Rossoneri festeggiano uno dei goal di Huntelaar

A dieci dal termine Di Natale avrebbe l’occasione di riaprire la partita ed infiammare gli ultimi dieci minuti di gioco, ma una volta trovatosi a tu per tu con Dida perde il tempo per battere il portiere verdeoro, che gli tocca il pallone e lo costringe ad allargarsi per inseguirlo, facendo quindi rientrare la difesa Rossonera e facendo esaurire l’azione del capitano friulano in un nulla di fatto.
Non riuscendo ad infuocare gli ultimi dieci minuti Totò decide di infuocare gli ultimi cinque: è proprio lui, infatti, ad infilarsi sul filo del fuorigioco – tenuto in campo da Favalli – tra le maglie della difesa Rossonera per poi bucare Dida in uscita, accorciando il risultato, portato sul 3 a 2.  

Negli ultimi minuti di gioco il risultato non cambierà e l’unica cosa da segnalare dopo il goal di Di Natale saranno solo le proteste friulane per i due soli minuti di recupero decretati dall’arbitro. 

COMMENTO
Il primo tempo è quasi completamente appannaggio dei padroni di casa, che pur senza effettuare una pressione continuativa per tutto l’arco dei primi quarantasei minuti di gioco dimostrano di tenere molto meglio il campo ed il possesso del pallone, che tra i piedi dei giocatori di Leonardo appare come un bambino accoccolato tra le braccia dei propri genitori.

In tutto questo una sorta di mix di fortuna e sfortuna colpisce i Rossoneri. Da una parte la fortuna – nella sfortuna – di vedere Mancini uscire per dare spazio a Pato; l’ex interista, infatti, non avrebbe mai potuto eseguire uno scatto prorompente come quello del suo giovane compagno e con ogni probabilità si sarebbe fatto recuperare in maniera molto più proficua da Pasquale, non riuscendo quindi a raddoppiare.
Dall’altra, però, proprio a pochi minuti dal termine del primo tempo è la sfortuna – pura – ad abbattersi sul Diavolo: Thiago Silva è claudicante ed è costretto a lasciare il campo di gioco.  

Certo, non si può dire ci sia la matematica certezza che col centrale brasiliano in campo il goal in chiusura non sarebbe arrivato. Anche se le statistiche ci rivelano un dato interessante: con la coppia Nesta-Thiago, prima di oggi, i Rossoneri avevano raccolto 12 vittorie in 15 match, mentre con almeno uno dei due centrali assenti ne avevano ottenute solo 2 su 14.
Numeri davvero incredibili e che fanno capire l’importanza di avere sia Nesta che Thiago Silva a pieno regime. 

Non che tutti i problemi della difesa milanista possano essere sistemati dalla presenza dei due, comunque. E la dimostrazione ce la offre il goal del 3 a 2: Di Natale, in quell’occasione, si infila infatti sì alle spalle dei due centrali ma solo grazie al movimento errato di Favalli, che lo tiene in gioco. Quel goal, insomma, è da imputare proprio all’esperto terzino Rossonero, che restando molto più basso rispetto alla linea della sua difesa spiana letteralmente il campo al capitano friulano, lesto a segnare il goal che ridà un minimo di speranza ai suoi. 

MVP
Per quanto messo in mostra oggi non può che essere Klaas Jan Huntelaar: non che faccia un partitone epocale il puntero orange, ma due goal son sempre due goal. Ed in questo caso risultano anche pesantissimi, dato che senza di essi il Milan sarebbe uscito con le ossa rotte da questo anticipo.

Huntelaar, MVP del match, anticipa Handanovic per il goal che sblocca il match

Huntelaar che, comunque, goal a parte dimostra una condizione fisica che spesso nel passato non aveva dimostrato. Che sia il primo passo di una doverosa rinascita?

TABELLINO
Milan vs. Udinese 3 – 2
Marcatori: 7′, 56′ Huntelaar, 39′ Pato, 45’+1 Floro Flores, 87′ Di Natale
Milan: Dida; Abate Nesta Thiago Silva(40′ Bonera) Favalli; Gattuso Pirlo Ambrosini; Mancini(13′ Pato) Huntelaar Ronaldinho(77′ Beckham). Panchina: Abbiati, Jankulovski, Flamini, Inzaghi. Allenatore: Leonardo.
Udinese: Handanovic; Isla Coda Zapata Pasquale; Sammarco(71′ Pepe) Inler(61 ‘ Lodi) Asamoah; Sanchez Di Natale Floro Flores(71′ Geijo). Panchina: Belardi, Cuadrado, Lukovic, Agyemang-Badu. Allenatore: De Biasi.
Arbritro: Celi
Ammoniti: Gattuso(Milan); Isla, Zapata, Sammarco, Lodi(Udinese).