Stars of the future: Yaya Sanogo, ultima perla del vivaio auxerrois

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Ha solo 16 anni Yaya Sanogo, essendo nato il 27 gennaio 1993, ma è già ritenuto un fenomeno assoluto in Francia.

Yaya Sanogo esulta dopo una delle sue reti al Mali siglate nel secondo match del Tournoi de Montaigu
Yaya Sanogo esulta dopo una delle sue reti al Mali siglate nel secondo match del Tournoi de Montaigu

Tra le sue fortune, oltre ai doni ricevuti da madre natura, il fatto di aver riscosso l’interesse, quando ancora giocava nel Les Ulis, di una delle società francesi col miglior settore giovanile, il cui nome completo è già di per sè tutto un programma: l’Association de la Jeunesse Auxerroise. Questo club, infatti, vanta uno dei più floridi vivai d’Europa: qui hanno imparato il mestiere del calciatore, tra gli altri, Basile Boli, divenuto professionista proprio dopo il suo arrivo all’Abbé Deschamps, Philippe Mexes, che tirò i primi calci nel Tolosa prima di trasferirsi – proprio a 16 anni – nell’AJA, Djibril Cissè ed Eric Cantona.
Una garanzia del calcio giovanile, insomma.

Sulla sua carriera, per ovvi motivi, c’è poco da dire: a 16 anni non ha ancora un passato da calciatore, bensì solo un futuro da costruire.
Ad oggi, però, ha già fatto parlare molto di sè tra gli esperti di calcio giovanile: capitano dell’under 16 francese, infatti, ha già realizzato 18 marcature in 18 incontri con questa rappresentativa, media, questa di un goal a partita, che mantiene anche nel club (ha giocato l’ultimo campionato aggregato alla formazione Nazionale under 16 dell’AJA). Uno score davvero impressionante anche per questa punta dal fisico notevole, ben 190 centimetri per 80 chili di peso.

Il suo mix di potenza fisica, velocità e fiuto del goal (abbinato alla capacità di concludere a rete tanto di destro quanto di sinistro, oltre che di testa) sta portandolo a diventare un vero spauracchio non solo per le difese francesi, ma per quelle delle rappresentative giovanili di tutta Europa.

A segno in due partite su tre nel Tournoi du Val-de-Marne disputatosi tra l’ottobre ed il novembre scorso (dove i suoi batterono Uruguay ed Italia – 4 a 0 – anche grazie a lui, arrendendosi solo contro i parietà olandesi) fece ancora meglio nell’Aegean Cup disputatasi a gennaio. Qui, infatti, mise a segno ben 5 reti in quattro match, risultando decisivo sia nel 3 a 1 di Izmir contro il Belgio (dove, dopo l’iniziale vantaggio belga, suonò la carica asfaltando gli avversari con una tripletta) che nella finale di Manisa contro la Norvegia, battuta 2 a 1 con suo goal decisivo realizzato a dieci minuti dal termine; rete che, tra l’altro, l’ha laureato capocannoniere del torneo.

Sanogo in gran spolvero anche al Tournoi de Montaigu, con 5 reti nelle prime due partite (disputate contro Australia e Mali).
Per non parlare delle reti contro Germania, Irlanda, Portogallo e Galles in amichevole.

Insomma, un cannoniere inarrestabile, con la fame di chi punta in alto.

E prossimamente potrebbe concretizzare subito il trasferimento della vita: su di lui dopo il Tournoi de Montaigu, di cui è stato il capocannoniere, si stanno muovendo le inglesi con Tottenham ed il solito Arsenal di Wenger in prima fila.
Il suo contratto con l’Auxerre scade nel 2011, ma, si sa, le sterline inglesi hanno un grande fascino e con un’offerta importante, siamo sicuri, l’AJA lo lascerebbe partire.

Posto anche quanto bene siano seguiti i giovani Gunners, tra l’altro, un eventuale sbarco a Londra potrebbe giovargli. E chissà che tra qualche anno non riuscirebbe pure a guadagnarsi i galloni da titolari, andando a ricalcare le orme di un attaccante francese divenuto grande all’Arsenal: Thierry Henry.

Lui, però, dice di ispirarsi ad altri grandi attaccanti dei giorni nostri.
In una sua recente intervista apparsa sul sito della Federazione Francese, infatti, Yaya ha rilasciato questa dichiarazione: “Voglio continuare a migliorare, ad aumentare esplosività e potenza. I giocatori cui m’ispiro sono Drogba ed Adebayor, che sono ai miei occhi attaccanti completi”.

Idee chiare in testa, quindi. E la consapevolezza che per imporsi anche tra i pro debba migliorare ancora molto, perché lo strapotere fisico che esercita tra i parietà non sarebbe oggi riproducibile in un campionato come la Ligue 1.
Yaya Sanogo festeggiato dai compagni dopo la sua rete contro lUruguay al Tournoi du Val-de-Marne (fff.fr)
Yaya Sanogo festeggiato dai compagni dopo la sua rete contro l'Uruguay al Tournoi du Val-de-Marne (fff.fr)

Yaya è un ragazzo che oltre ad avere qualità fisico-atletiche e tecnico-tattiche notevoli sembra anche avere la testa sulle spalle, insomma.