Cadice vs. Udinese – Trofeo Carranza 2011 – 04/08/11

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CRONACA

L’Udinese, pur zeppa di seconde linee, è nettamente superiore agli avversari, come prevedibile.
Nonostante questo però nei primissimi minuti il possesso palla dei friulani porta a poco. Qualche sporadica conclusione, sì, ma mai davvero pericolosa e convincente.

Udinese che si rende quindi pericolosa solo al dodicesimo quando Fabbrini batte un angolo dalla destra con Surraco che s’inserisce sul secondo palo per staccare di testa, senza però inquadrare lo specchio di porta.
Il match scorre comunque su ritmi non vertiginosi, con l’Udinese a fare la partita pur senza pungere. Avere il solo Denis là davanti di certo non aiuta, in questo senso.

Nel contempo al ventunesimo Akinsola effettua un colpo di testa ravvicinato con cui per poco non porta in vantaggio i suoi. Bravo nell’occasione Belardi a respingere in tuffo, non altrettanto svelto Benatia a chiudere, sulla ribattuta, l’avversario, che comunque non sarà più in grado di nuocere.
Cadice che non molla e al venticinquesimo ci riprova. Questa volta è Toti a svettare in area, trovando però il solito Belardi ad opporsi.

Udinese comunque piuttosto asfittica e che palesa anche qualche difficoltà di troppo in fase difensiva. La mancanza dei titolari (oltre che dei vari Zapata, Inler e Sanchez, ceduti nel corso dell’ultimo mese) si fa di certo sentire.
Al trentaseiesimo Fabbrini ha una grandissima intuizione e fa filtrare una splendida palla per Denis che però a tu per tu con il portiere avversario si mangia incredibilmente un goal facile facile.

Ad inizio ripresa invece Denis farà una bellissima cosa, creando panico vero nella difesa avversaria. Saltato il portiere, però, si troverà troppo defilato e lo metterà in mezzo, senza che nessuno riesca a raggiungere la sfera.
Udinese che continua quindi il match sulla stessa falsariga della prima frazione. Buon possesso di palla, ma vaga incapacità di colpire. Cadice messo discretamente in campo ma che da comunque sensazione di poter essere bucato senza eccessiva fatica. Eppure…

Incredibile ciò che succede al ventiduesimo. Fabbrini è lanciato in area ma viene anticipato dall’uscita bassa del portiere che, però, non trattiene. Sulla sfera arriva quindi Pasquale che crossa in mezzo dove Denis non riesce a raggiungere il pallone. Che sfila quindi fuori area dove è colpito con forza da Surraco. Che a porta praticamente vuota, però, colpisce il palo.
Al trentaquattresimo torna però a farsi vedere il Cadice con il suo terzino sinistro che, un po’ alla Ian Harte, si rende pericoloso su punizione, riuscendo però solo a sfiorare il palo alla sinistra di Belardi.

  Danilo: parato
  Bakero: goal
  Floro Flores: parato
  Dieguito: parato
  Vydra: goal
  Gongora: goal
  Neuton: parato
  Dioni: goal 
 

COMMENTO

Dopo il tracollo del Palermo, che non riesce a vincere con il Thun e viene eliminato dalla corsa all’Europa League, ecco che l’Udinese, che si sta preparando ai preliminari di Champions, viene piegata da una squadra addirittura di Segunda B.

Si trattava di riserve, è vero. L’ho detto pure in apertura di match. Ma comunque non esiste che una squadra con Fabbrini e Denis, per dirne due, non riesca ad imporsi su di un club che attualmente milita in Serie C.

Le situazioni – di Palermo ed Udinese – sono ovviamente molto differenti. E prima di dare un giudizio relativamente alla squadra di Pozzo va sicuramente aspettato il preliminare, appunto.

Le cose però non sembrano andare per il verso giusto. Sul mercato sono stati ceduti i tre giocatori più forti, reparto per reparto. Escludendo la bandiera Di Natale (che ha già fatto sapere di voler chiudere qui la carriera) sono infatti partiti Zapata, Inler e Sanchez, ovvero sia l’intera spina dorsale di questa squadra.

Non rimpiazzati da giocatori all’altezza (quantomeno non già pronti, poi vedremo nei prossimi anni se si tratta o meno di giocatori capaci di non far rimpiangere i partiti), ecco che il potenziale di questa squadra è diminuito notevolmente.

E l’urna dell’Europa League, per bene che vada, non sarà certo magnanima.

Sulla partita di oggi di per sè c’è poco da dire.

L’Udinese nel complesso gioca meglio, sì, ma palesa limiti in ogni zona del campo. Il migliore dei friulani è forse stato Belardi, in un paio d’occasioni impegnato notevolmente dagli avanti avversari e bravo a farsi trovare pronto.
Ma la difesa, appunto, ha concesso sin troppo ad una squadra di Segunda B.

Il centrocampo giochicchia, ma in queste situazioni dovrebbe prendere il controllo assoluto del campo e dominare l’avversario.

L’attacco è piuttosto asfittico. E se poi Denis si mangia anche certi cioccolatini come quella palla offertagli splendidamente da Fabbrini non ci siamo proprio.

L’Udinese di Champions sarà diversa, ok. Però stasera è mancato qualcosa proprio anche a livello mentale, in grado di far fare il salto di qualità a questa squadra.

Che, ripeto, per quanto diversa dovrà comunque rinunciare ai suoi tre migliori giocatori dell’anno scorso (sempre Di Natale a parte, s’intende)…

MVP

Non può che essere Oinatz Aulestia, che si esalta ai rigori e trascina la sua squadra in finale di quest’edizione del Trofeo Carranza.

TABELLINO

Cadice vs. Udinese 0 – 0
Marcatori: –