Caso Januzaj: Wilshere risolleva il problema “oriundi”

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Risuonano piuttosto dure e decise le parole di Jack Wilshere in merito ad una possibile convocazione nella nazionale inglese di Adnan Januzaj, caldeggiata in passato dal C.T. inglese Hodgson.Roy Hodgson

Al quale non erano ovviamente sfuggite le qualità del belga, ben espresse nel corso dell’ultimo week-end con la doppietta realizzata al Sunderland.

La situazione di Januzaj, da un punto di vista internazionale, è molto intricata.

Il ragazzo, infatti, è nato a Bruxelles nel 1995 ed è quindi, ovviamente, convocabile dalla nazionale dei Diavoli Rossi.

Ma non solo.

Per via della multietnicità delle sue radici, il ragazzo potrebbe giocare anche con le casacche di Serbia, Albania e Turchia. Oltre che con quella del Kosovo, nazionale che non è però ancora riconosciuta ufficialmente dalla FIFA.

Un ventaglio di possibilità ampissimo, quindi, che sta con ogni probabilità facendo tentennare l’entourage del ragazzo, che dovrà scegliere con grande attenzione a quale nazionale rendersi disponibile.

Una volta avvenuto un suo eventuale esordio, del resto, non potrebbe più accettare la convocazione di nessun’altra rappresentativa. Insomma, presa una decisione, non potrà più tornare indietro.

Ma dove si complica ulteriormente il discorso?

Nel fatto che, oggi come oggi, il ragazzo non è ancora convocabile nei Tre Leoni e non lo sarà prima di marzo 2018.

Aspetterà fino ad allora prima di prendere una decisione?

In tutto questo discorso, ed in netto contrasto con le parole del proprio C.T., si inseriscono le parole pronunciate da Jack Wilshere, stellina dell’Arsenal già saldamente nel giro della nazionale maggiore.

Wilshere che si è infatti espresso chiaramente, come dicevo nell’attacco: “Le uniche persone che possono giocare per l’Inghilterra sono gli inglesi. Vivere in Inghilterra per cinque anni non ti rende inglese. Se io andassi a vivere in Spagna per cinque anni non diventerei spagnolo. Dobbiamo ricordarci ciò che siamo. Siamo inglesi.”
Jack Wilshere

Parole dure che chiudono la porta in faccia, senza mezzi termini, ad una eventuale convocazione di Wilshere. E, di fatto, riaprono l’infinita diatriba sugli oriundi.

Quanto è giusto convocare ragazzi che di inglese (come italiano, tedesco o brasiliano) hanno poco, solo per rinforzare la propria nazionale?

Oriundi nella storia del calcio ce ne sono stati tanti. Januzaj non sarebbe un oriundo in senso stretto, non avendo origini inglesi, ma di fatto si andrebbe ad inserire in un contesto di giocatore quasi “acquistato”, per la nazionale.

Difficile prendere una posizione univoca, di fronte a casi di questo tipo.

Esistono delle regole per evitare un vero e proprio smercio di giocatori per le nazionali, che a quel punto si svuoterebbero di senso diventando una sorta di appendice dei club.

C’è chi si attiene scrupolosamente ad esse, e non si pone quindi il problema di convocare un belga che di inglese non ha nulla, chi – come l’Italia – ha la possibilità di pescare molto specialmente in Sud America per via della forte immigrazione dei decenni passati e non si pone scrupoli nel puntare sugli oriundi, chi da tempo ha nazionali multietniche (come la Francia, che forte delle proprie colonie ha pescato giocatori in ogni parte del mondo, o la Turchia che per via delle grossa immigrazione ha molti giocatori con origine diversa tra le proprie fila).

E poi chi, in netto contrasto a tutto ciò, predilige – o prediligerebbe – una linea più “pura” nelle convocazioni.

Personalmente credo che, proprio per non rendere le nazionali dei club che si ritrovano una volta ogni tanto, sarebbe bene limitare al massimo l’uso di giocatori oriundi o “acquisiti”, stile Januzaj. In questo, sono abbastanza d’accordo con Wilshere.

Nel contempo capisco però benissimo le preoccupazioni di un Commissario Tecnico pagato per vincere. Costretto quindi a rendere sempre più competitiva la propria squadra, è logico possa “cadere in tentazione”, andando a raggranellare talento un po’ ovunque le norme gli permettono.Adnan Januzaj

Una risposta univoca a questo problema non esiste, credo.

La vostra, qual è?

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