Corea del Sud vs. Grecia – Prima giornata Sudafrica 2010 – 12/06/10

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Corea del Sud e Grecia aprono il gruppo B sfidandosi per ottenere i primi tre punti del girone e provando ad affermarsi come outsider di un girone in cui le naturali favorite paiono essere Argentina e Nigeria, squadre che si affronteranno alle 16 per il primato nel girone.

Tifosi sudcoreani esultano dopo un goal

CRONACA
Il primo attacco a portare il pallone in area è greco: un cross di Karagounis trova infatti un po’ in affanno la retroguardia coreana, con Cho Yong-Hyung che si salva in qualche modo prolungando la traiettoria del pallone di testa oltre la linea di fondo. Sugli sviluppi del corner ci prova quindi Torosidis, ma la sua conclusione non trova i pali della porta difesa da Jung Sung-Ryong.

La Corea è comunque vivissima e al settimo passa: Lee Jung-Soo sfrutta infatti una situazione di palla inattiva infilandosi tra le larghe maglie della difesa greca per bucare sotto misura Tzorvas, firmando la rete del vantaggio.

Al quarto d’ora Lee Chung-Yong salta un avversario ed entra in area e giusto mentre fa per presentarsi a tu per tu con Tzorvas viene toccato alle spalle da Torosidis, che lo disturba impedendogli di calciare e facendolo terminare a terra. L’arbitro, comunque, fa segno di continuare il gioco.
Cinque minuti più tardi sono ancora i Guerrieri Taeguk a mettersi in mostra: Kim Jung-Woo fugge in contropiede e dopo una cinquantina di metri corsi palla al piede centra un pallone basso per Park Chu-Young, la cui conclusione di prima intenzione è però sballatissima e termina molto al di là del palo alla sinistra dell’estremo difensore greco. Tzorvas che al ventisettesimo risulta determinante: ennesima ripartenza coreana con Park Chu-Young che scatta poco oltre la metàcampo sul filo del fuorigioco per sfuggire al proprio diretto marcatore e presentarsi in area a tu per tu con il portiere che esce però bene chiudendogli lo specchio di porta.

A quattro dal termine è ancora una volta Park Chu-Young a mettersi in mostra: dopo aver ricevuto palla a pochi metri dalla linea dell’area di rigore, infatti, la punta del Monaco controlla e scarica un mancino che si spegne però alto sulla traversa.
La Grecia torna quindi a farsi vedere solo a tempo ormai quasi scaduto quando Seitaridis prova, dalla disperazione, un cross dalla trequarti cercando Gekas. Il pallone è però troppo lungo e termina tra le braccia di un Jung Sung-Ryong che, comunque, controlla con qualche patema di troppo dovuto alla propria scarsa sicurezza.

Ad inizio ripresa, quindi, i coreani chiudono il match: capitan Park Ji-Sung dimostra di non essere un giocatore del Manchester United per caso rubando intercettando un pallone in zona centrocampo per poi infilarsi tra le larghe maglie greche spaccando a metà la squadra ed arrivando dritto per dritto fino in area, dove bucherà poi l’uscita di Tzorvas con un diagonale sul secondo palo.

Non contenti i coreani iniziano quindi ad operare una manovra più costruita, limitando il gioco basato quasi esclusivamente sulle ripartenze. Di contro la Grecia resta totalmente in palla, in balia dell’avversario. Al sessantatreesimo, quindi, Cha Du-Ri crossa da destra per Park Chu-Young che svetta in piena area mettendo palla poco oltre la traversa fallendo quindi il possibile 3 a 0 che avrebbe definitivamente posto la parola fine sul match.

Al settantesimo torna quindi a farsi vedere la compagine ellenica: un’azione insistita e caparbia di Salpigidis sulla destra libera Kapetanos al tiro. La conclusione della punta in forza alla Steaua Bucarest è però ancora una volta totalmente sballata, terminando ben oltre la porta difesa da Jung Sung-Ryong.
Due minuti e Torosidis riceve in area sul secondo palo ed invece di calciare di prima intenzione prova a saltare Lee Jung-Pyo con un sombrero, venendo però contenuto in calcio d’angolo.

E’ comunque una Grecia più volenterosa quella che si vede in campo negli ultimi venti minuti: ad un quarto d’ora dal termine Katsouranis riceve quindi al limite e scarica un destro che viene però contrato da Lee Jung-Pyo in calcio d’angolo sugli sviluppi del quale Gekas riceve in area e dopo aver stoppato effettua una sorta di mezza rovesciata che è però respinta, con la mano secondo gli ellenici, proprio dal terzino ex PSV. L’arbitro dell’incontro, il neozelandese Michael Hester, annulla comunque l’azione, stoppando tutto. Nel momento della partenza del cross, infatti, la punta in forza all’Eintracht Francoforte era in chiara posizione di offside.

A nove dal termine è quindi ancora Gekas a provarci, venendo però chiuso in angolo da una respinta del portiere. Sugli sviluppi del calcio d’angolo arriva quindi un rapido ribaltamento di fronte che viene chiuso da una conclusione del solito Park Chu-Young il cui tiro, destinato a lato, è comunque sospinto in corner da Tzorvas, non abbastanza sicuro in quest’occasione.

Park Ji-Sung festeggia la realizzazione del 2 a 0

Ed è proprio la ricerca di un insperato pareggio, paradossalmente, a penalizzare i greci. Perché la manovra ellenica resta farraginosa e incapace di costruire vere e proprie azioni da goal ma sbilanciarsi per cercare la rete significa anche creare praterie alle proprie spalle. E proprio di queste voragini provano ad approfittarne i Dragoni che a cinque dal termine si lanciano in contropiede col solito Park, contrato una volta entrato in area, andando poi a concludere l’azione con Lee Chung-Yong, che dopo aver ricevuto palla dal rimpallo tra il proprio capitano e Seitaridis scarica un destro smanacciato in angolo dal sempre attento Tzorvas.

COMMENTO
Il punto di svolta del calcio sudcoreano furono i Mondiali di casa, quelli giocati ormai otto anni fa. Lì, infatti, i Guerrieri Taeguk compirono un’impresa non da poco (certo, fortemente aiutati dagli arbitraggi sia contro gli Azzurri che, soprattutto, contro la Spagna) riuscendo addirittura ad arrivare quarti dopo che mai prima di allora erano riusciti a passare il primo turno.

Guidati da un mago della panchina, quel vecchio volpone che risponde al nome di Guus Hiddink, centrarono un risultato storico e misero in mostra diversi giocatori molto interessanti, alcuni dei quali hanno poi avuto discrete carriere europee (uno su tutti l’attuale capitano, Park Ji Sung).

Nel corso dello scorso Mondiale vennero inseriti in un gruppo piuttosto ostico comprendente i futuri vicecampioni del mondo francesi e gli svizzeri capaci di terminare quel Mondiale agli ottavi senza mai subire una rete (venendo sconfitti ai rigori dall’Ucraina di Shevchenko, poi eliminata al turno successivo dagli Azzurri). Gruppo che non riuscirono a passare terminando comunque ad un solo punto dalla Francia, squadra con cui per altro pareggiarono.

A questi Mondiali giungono quindi un po’ in sordina ma con nelle corde la possibilità di fare bene. Sulla carta non è affatto detto riusciranno a passare ma qualora ciò avvenisse non ci sarebbe affatto da stupirsi. Questa è infatti una squadra piuttosto ben messa in campo che ad una latente fragilità difensiva (dovuta anche forse ad un portiere che non pare sicuro innanzitutto nei confronti dei propri mezzi) abbina un centrocampo dal buon mix quantità-qualità ed un attacco rapido e tecnicamente dotato.

Ripetere l’impresa del 2002, dicevo, sarà difficilmente possibile. Affermarsi come una delle sorprese più piacevoli di questo Mondiale, invece, potrebbe non essere così impossibile…

Se in Corea del Sud hanno di che ridere e gioire in Grecia direi che se la passano invece proprio male. E non parlo solo, ovviamente, della crisi economica che ha colpito gli ellenici quanto, limitatamente al discorso calcistico, di una squadra priva di talento e che non riesce nemmeno più a trovare quella solidità difensiva che la contraddistinse nel 2004 portandola addirittura a vincere un Europeo.

Se da una parte i coreani si candidano per dare fastidio a molte squadre, magari già a quell’Argentina maradoniana che scenderà in campo tra una mezz’ora per il suo debutto Mondiale, i greci si candidano invece per un prematuro ritorno a casa, magari condito anche da tre sonore sconfitte.

MVP
Migliore in campo, a mio avviso, quel Park Chu-Young che nonostante non trovi la via della rete si dimostra, pimpante e brillante, come vera e propria spina nel fianco greco.

Citazione doverosa, comunque, anche per Jung-Moo Huh, allenatore della compagine asiatica. Il 55enne commissario tecnico nativo di Jindo nonché ex calciatore del PSV Eindhoven schiera infatti in campo una squadra tatticamente quasi impeccabile e un pezzo di questa vittoria è indubbiamente da attribuire a lui.

Ki Sung-Yueng e Huh Jung-Moo si salutano all'uscita dal campo del primo

TABELLINO
Corea del Sud vs. Grecia 2 – 0
Marcatori: 7′ Lee Jung-Soo, 52′ Park Ji-Sung
COREA DEL SUD: 18-Jung Sung-ryong; 22-Cha Du-ri, 12-Lee Young-pyo (91′ Jae Sung), 4-Cho Yong-hyung, 14-Lee Jung-soo; 8-Kim Jung-woo, 16-Ki Sung-yong, 7-Park Ji-sung, 17-Lee Chung-yong; 10-Park Chu-young (87′ Lee Seung-Yeoul), 19-Yeom Ki-hun (74′ Kim Nam II). Ct.: Jung-Moo.
GRECIA: 12-Alexandros Tzorvas; 11-Loukas Vyntra, 2-Giourkas Seitaridis, 15-Vassilis Torosidis; 6-Alexandros Tziolis, 8-Avraam Papadopoulos, 10-Giorgos Karagounis (46′ Patsatzoglou), 21-Kostas Katsouranis; 7-Giorgos Samaras (59′ Salpingidis), 9-Angelos Haristeas (61′ Kapetanos), 17-Fanis Gekas. Ct.: Rehhagel.
ARBITRO: Michael Hester (Nuova Zelanda)
AMMONITI: Torosidis(G)

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