Da Cassano a Del Neri: il futuro della Samp si sta delineando

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Il futuro della Sampdoria non è ancora chiarissimo, ma va delineandosi.

Sembra essere giunta al capolinea lesperienza Doriana di Walter Mazzarri
Sembra essere giunta al capolinea l'esperienza Doriana di Walter Mazzarri

Dopo due campionati con opposto rendimento (sesti lo scorso anno a sei punti dalla zona Champions, ad oggi dodicesimi a 23 punti dalla zona Champions e avendo sinora totalizzato 16 punti meno della passata stagione) il Doria deve decidere quale sia la sua dimensione: squadra in grado di impensierire le contendenti principali (lo scorso anno, infatti, rimase in corsa per la Champions praticamente sino in fondo) magari sperando di strappare con le unghie ed i denti un posto nella massima rassegna continentale (o comunque provare a qualificarsi per l’Europa League), oppure squadra che naviga a vista nella seconda metà della classifica, mai davvero coinvolta nella lotta per non retrocedere ma, al contempo, nemmeno in quella per guadagnare le posizioni di vertice.

Alcuni giocatori importanti su cui costruire eventualmente un progetto che possa davvero portare la Sampdoria ad entrare stabilmente nella lotta per un posto in Europa ci sono: Campagnaro è uno dei difensori più interessanti dell’intera Serie A, tanto che già l’anno passato si parlò di un interesse juventino nei suoi confronti, senza che però si concretizzasse nulla (Juventus che poi dirottò le sue attenzioni su Dario Knezevic, giocatore del valore immensamente inferiore a quello dell’argentino della Sampdoria). Quest’anno, invece, sembra che possa essere Firenze la sua destinazione.

Firenze con cui, come vedremo, le trattative in ballo sembrano essere molte.

Se Campagnaro potrebbe essere l’uomo su cui costruire la difesa Palombo è invece quello da cui partire per la costruzione del centrocampo: il capitano Blucerchiato, ormai entrato stabilmente nel giro della nazionale lippiana, è un giocatore di valore ed ha tutte le caratteristiche adatte a diventare la colonna portante del reparto centrale doriano. Anche lui sembrava poter essere destinato alla Fiorentina, ma è di ieri l’ufficializzazione del suo rinnovo: il capitano doriano ha infatti appena firmato un nuovo contratto che lo vede legato alla sua attuale società sino al giugno 2013. Difficile, quindi, pensare possa partire proprio ora, fresco di rinnovo.

Angelo Palombo, fresco di rinnovo, sarà una delle colonne doriane anche nella prossima stagione
Angelo Palombo, fresco di rinnovo, sarà una delle colonne doriane anche nella prossima stagione

Se difesa e centrocampo sembrano essere due cantieri aperti diversa è la situazione in attacco, dove i due futuri titolari vestono già entrambi la maglia Blucerchiata: Cassano e Pazzini, infatti, hanno dimostrato (da gennaio, quando Giampaolo sbarcò – guarda caso – da Firenze, ad oggi) di essere una coppia che funziona. Il primo è genio e sregolatezza, un talento assoluto in grado di vincere una partita da solo; il secondo è invece la punta che mancava al Doria: tanto movimento per aprire varchi ai compagni ma anche una ritrovata freddezza, doti che lo stanno portando, finalmente, ad emergere ed affermarsi. Anche nei loro riguardi, però, si sprecano i rumors di mercato, che vengono però messi a tacere dai diretti interessati.

Riguardo al suo futuro prossimo, infatti, Cassano sembrerebbe avere ben chiare le idee in testa: “Il mare di Genova continua a piacermi molto, sono consapevole che qui non si possono vincere trofei importanti ma alla Sampdoria sto benissimo e poi non è stata una stagione negativa, siamo andati avanti in Uefa e la finale di Coppa Italia è stata una grande emozione“, dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi. Cassano resta dov’è.

Più o meno dello stesso tenore le dichiarazioni di Pazzini, che a Genova sembra aver trovato l’ambiente adatto per esplodere definitivamente, dopo anni di promesse mantenute solo in parte: “A Genova mi trovo benissimo, se ho segnato così tanto, è merito mio, ma anche dei compagni che hanno avuto sin da subito tanta fiducia in me. Io resterò alla Samp, questo è sicuro, e sono convinto che non cambierà maglia nemmeno Cassano. I suoi assist mi servono troppo, non può farmi questo, guai a lui se va via“. Parole chiare, ferme. Che non danno adito a dubbi.

C’è voglia di costruire qualcosa in questo gruppo, e il tutto è confermato, indirettamente, dalle parole di capitan Palombo, il quale pone un’unica condizione alla sua permanenza in Blucerchiato: “Resto alla Sampdoria, solo se rimane Pazzini“. Implicita la speranza che il Pazzo rimanga ed a far coppia con lui ci sia anche il Pibe de Bari, per una coppia da sogno in grado di poter riportare il Doria nei piani alti della classifica.

Cassano-Pazzini è la coppia doro su cui fondare la costruzione della Samp del futuro
Cassano-Pazzini è la coppia d'oro su cui fondare la costruzione della Samp del futuro

Le pedine da cui ripartire, quindi, ci sono. Ma la rosa va implementata.

Per poter fare questo, però, bisogna prima decidere il futuro tecnico di questa società: sembra infatti essere giunta al capolinea l’esperienza di Walter Mazzarri in Blucerchiato, nonostante questi abbia ancora un anno di contratto. Diverse le accuse che, da parte dei tifosi specialmente, vengono rivolte all’attuale allenatore: dal non aver dato un gioco degno di tal nome a questa squadra al non aver minimamente valorizzato l’ottimo parco giovani che la Sampdoria, avente una delle migliori Primavere degli ultimi anni, ha sotto contratto.

Proprio per questo motivo il tecnico di San Vincenzo dovrebbe essere rimosso dal proprio incarico (su di lui sembrano già esserci Lazio, che nonostante la vittoria in Coppa Italia pare potrebbe decidere di sostituire Delio Rossi, e Bologna, che resterebbe in corsa per Mazzarri solo in caso di permanenza in Serie A), per venire sostituito da un allenatore che possa essere più capace di dare la propria impronta ad una squadra e, nel contempo, di dare più spazio ai giovani di valore che sono di proprietà della società.

Tutte queste caratteristiche Garrone e Marotta, rispettivamente Presidente ed Amministratore delegato della società Doriana, le avrebbero individuate in Luigi Del Neri, attuale tecnico dell’Atalanta in procinto di lasciare la panchina orobica a fine stagione.

Qualora arrivasse l’ex tecnico clivense, quindi, si dovrebbero acquistare i giocatori adatti al suo tipo di gioco. Il tutto, infatti, presupporrebbe un cambio di modulo: dal 3-5-2 attuale ad un più classico e lineare 4-4-2, dove gli esterni di centrocampo ricoprono un ruolo fondamentale.

Gigi Del Neri sarà, con ogni probabilità, il prossimo tecnico doriano
Gigi Del Neri sarà, con ogni probabilità, il prossimo tecnico doriano

Proprio in quella zona del campo, quindi, andrebbero concentrati i maggiori sforzi di mercato: le voci che si susseguono in questi giorni vogliono un Del Neri interessato a portare da Bergamo Padoin e Cerci, ma il sogno proibito sarebbe Amantino Mancini, ala reduce da una pessima esperienza all’Inter e che potrebbe essere lasciata libera di cercarsi un’altra squadra. Certo, per una società come quella Doriana il suo ingaggio sarebbe proibitivo, ma se il giocatore arrivasse con la formula del prestito e parte del suo ingaggio venisse pagato da Moratti la cosa potrebbe essere fattibile. Altro papabile acquisto di un’eventuale Sampdoria targata Del Neri sarebbe quello di Semioli, giocatore che il tecnico di Aquileia conosce molto bene avendolo già allenato a Verona e che andrebbe anche lui a percorrere la tratta Genova-Firenze, che come abbiamo detto resta caldissima (sicuri, infatti, saranno, al di là delle possibili trattative per Campagnaro, Palombo e Semioli, i rientri dal prestito di Bonazzoli, che tornerà a Genova, e Da Costa, che tornerà a Firenze).

Per la difesa, che dovrà passare da 3 a 4, Del Neri starebbe invece pensando a Thomas Manfredini, cardine del suo attuale reparto arretrato in quel di Bergamo. Da Bologna, invece, potrebbe essere prelevato Terzi (che arriverebbe, secondo alcune voci di mercato, assieme al compagno di squadra Amoroso).

A centrocampo oltre all’appena citato giocatore felsineo potrebbe arrivare anche Massimo Donati, voglioso di rientrare in Italia dopo l’esperienza scozzese. L’ex milanista, però, è seguito anche da Atalanta e Parma, e non è detto finisca con l’accettare la corte Doriana.

Ad infoltire il reparto avanzato, infine, potrebbero arrivare Meggiorini ed Eder, rispettivamente da Cittadella e Frosinone. Il tutto, ovviamente, comporterebbe la conseguente cessione di Marilungo in prestito, opzione che i dirigenti Blucerchiati stanno studiando per dare modo al ragazzo di crescere giocando con continuità.

Suggestiva, invece, la pista che vorrebbe i Doriani interessati al prestito di Federico Macheda, diciottenne romano emigrato allo United, squadra con la quale ha appena vinto la Premier League (contribuendo con la realizzazione di 2 reti in 3 match disputati).

E data come per certa lintegrazione di Andrea Poli nella rosa Blucerchiata per la prossima stagione
E' data come per certa l'integrazione di Andrea Poli nella rosa Blucerchiata per la prossima stagione

Tutte queste – eventuali – operazioni di mercato sarebbero poi condite dall’aggregazione in prima squadra di alcuni giovani del vivaio, primi fra tutti Poli, reduce dall’ottimo periodo in prestito al Sassuolo, e Fiorillo (che domani dovrebbe partire titolare, tra l’altro). Ma non solo: dall’ucraino Koman, attualmente in prestito all’Avellino, a Soriano, Zamblera e Mustacchio i giovani di valore non mancano certo, per un futuro che, qualora si decidesse di investire anche solo moderatamente in questa squadra, sembrerebbe essere tutt’altro che scuro.