Empoli vs. Roma – Ottavi di finale sessantaduesima edizione del Torneo di Viareggio – Coppa Carnevale – 09/02/10

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Roma ed Empoli scendono in campo in quel di Pistoia per giocarsi l’approdo ai quarti. Per farlo entrambe le squadre devono però rinunciare alle loro stelle: da una parte, infatti, manca Pettinari, squalificato dopo l’ammonizione rimediata contro la Cisco Roma; dall’altra non può invece scendere in campo Dumitru, giocatore facente parte dell’under 19 Azzurra, infortunato.
Roma che si schiera con un 4-3-2-1 con capitan Malomo ed Antei centrali, Sciarra e Stoian ali e Scardina unica punta, Empoli che risponde invece con un 4-3-2-1 con Shekiladze unica punta.

CRONACA
La partita inizia subito su ritmi frenetici, cosa che porta le due squadre a mettere in campo una certa imprecisione.

Il primo vero pericolo arriva al settimo: Guitto crossa da sinistra trovando il pronto intervento di testa di Mazzanti che incorna bene battendo il portiere Giallorosso ma colpendo la traversa.

Nonostante i ritmi siano alti, come detto, le occasioni non fioccano, con le difese capaci di ben controllare i rispettivi attacchi. E’ comunque l’Empoli, che gioca senza timori reverenziali, a giocare meglio pur senza, traversa di Mazzanti a parte, rendersi particolarmente pericoloso.

La prima occasione importante la Roma la costruisce invece alla mezz’ora quando su di un rilancio di Sini Sciarra trova il varco giusto per puntare la porta ed arrivare a calciare dal limite, non trovando però lo specchio della porta difesa da Addario.
Al trentacinquesimo i Giallorossi tornano a farsi vedere nell’area avversaria quando Citro mette in mezzo un pallone che Scardina, trovatosi al limite dell’area piccola, controlla male, sprecando una buona occasione per provare a portare in vantaggio i suoi. Un paio di minuti e Sciarra ci riprova da fuori, ma la sua conclusione è talmente tanto sballata da non mettere vera apprensione addosso all’estremo difensore empolese.

Al quarantaquattresimo torna invece a farsi vedere l’Empoli con Saponara che recupera palla sulla trequarti dopo un errore di Sciarra e calcia dal limite, trovando però la pronta risposta di Pena.

Dopo sei minuti dall’inizio della ripresa la Roma costruisce una grandissima occasione: sugli sviluppi di una punizione la palla giunge al limite a capitan Malomo che mette in movimento Sciarra. L’ala Giallorossa si trova a tu per tu con Addario ma si fa respingere la conclusione. Dopo un forcing di qualche decina di secondi, che porta la Roma ad effettuare tre o quattro conclusioni ribattute dal muro difensivo empolese, sono proprio i toscani a partire repentinamente in contropiede costruendo una palla goal solare, con Shekiladze che si mangia un goal già fatto provando a saltare Pena, che gli esce benissimo sui piedi portandogli via palla senza fallo.

Con il passare del tempo le squadre si allungano, fino a spaccarsi. Così per buona parte della ripresa la partita diventa più che altro uno scontro tra reparti: da una parte quello offensivo Giallorosso contro quello difensivo empolese, dall’altra quello offensivo degli Azzurri contro quello difensivo romanista. Il tutto senza che nessuno degli avanti delle due squadre riesca ad avere la meglio sulle difese avversarie.

Poco dopo la mezz’ora torna a farsi pericoloso l’Empoli con Pucciarelli che converge da destra ed arrivato giusto sul limite dell’area scarica di sinistro, non trovando però lo specchio della porta.

I tentativi di sbloccare il risultato risultano quindi vani, tanto che i novanta minuti terminano in parità e le squadre, a norma di regolamento, passano a decidere il match ai rigori.

SEQUENZA RIGORI

 Guitto colpisce il palo

 

 Citro calcia centrale, Addario para

 Alderotti spiazza Pena

 Montini spiazza Addario

 Lo Sicco spiazza Pena

 Sini calcia centrale, Addario para

 Brugman spiazza Pena

 Antei calcia alla destra di Addario che si tuffa e para

COMMENTO
Nel vedere il primo tempo di questo match sembra un po’ vivere un flashback, con nette somiglianze tra questa gara e la prima frazione disputata tra Torino e Milan solo un paio d’ore prima.

E’ infatti la squadra con meno blasone, in questo caso l’Empoli, ad iniziare la partita in maniera molto decisa rispetto a quella con il nome più altisonante, in questo caso la Roma. Empoli che esattamente come il Torino poco prima fa la partita per una buona mezz’ora, salvo poi lasciare il controllo del gioco alla Roma. Proprio come fatto, appunto, dai Granata nell’ottavo giocato a Viareggio.

La seconda frazione di gioco è invece storia a sè, con le squadre che tendono a spaccarsi e a quasi a giocare più per trascinare la partita ai rigori che per chiuderla nei novanta minuti. Dal dischetto, poi, un po’ l’imprecisione Giallorossa, un po’ un Addario in grande forma portano l’Empoli ad imporsi, passando ai quarti.

MVP
Con tre rigori parati Paride Addario si stramerita la palma di migliore in campo: è proprio lui, infatti, a trascinare letteralmente la squadra ai quarti. Preciso e pulito negli interventi già nel corso del match – in particolar modo con l’ottima uscita bassa su Shekiladze – dà il meglio di sè proprio nella lotteria finale, quando con tre interventi decisivi chiude la porta in faccia a Citro, Sini ed Antei mettendo la sua personalissima firma sull’impresa Azzurra.

Malomo disputa un'ottima partita in quel di Pistoia contro l'Empoli

Honorable mention, invece, per il capitano Giallorosso, quell’Alessandro Malomo che dopo essere passato qualche stagione fa dalle giovanili Biancocelesti a quelle Giallorosse è diventato un vero e proprio punto di forza della Primavera di mister De Rossi. Anche oggi per lui una prestazione superlativa, fatta di tanto carattere nel guidare la difesa e di ottimi interventi ad arginare gli attacchi empolesi. Eccellente prestazione la sua anche in riferimento al fatto che giocando sul centro-sinistra della difesa romanista si trova più volte a dover tappare i buchi lasciati da Sini, oggi in versione Roberto Carlos. Nonostante le tante falle lasciate sulla sinistra, quindi, Malomo dimostra di saper chiudere con tempismo anche nelle situazioni più complicate.

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