Il Pastore smarrisce il gregge: Huracan battuto, Velez campione

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
________________________________________________________________

E’ il Club Atlético Vélez Sársfield, polisportiva fondata a Liniers nel barrio Floresta nel 1910, ad imporsi nello scontro diretto con l’Huracan, aggiudicandosi quindi il torneo Clausura 2009 e laureandosi campione d’Argentina.

Maxi Moralez, autore della rete decisiva, ed i suoi compagni esultano: il Velez è campione dArgentina per la settima volta nella sua storia (ole.clarin.com)
Maxi Moralez, autore della rete decisiva, ed i suoi compagni esultano: il Velez è campione d'Argentina per la settima volta nella sua storia (ole.clarin.com)

Vittoria, quella ottenuta in campionato, assolutamente meritata: il Velez è stata infatti la squadra migliore di questo torneo, dove molte squadre sono state soggiogate dal tiki tiki e dal carattere della squadra di Gareca. Huracan compreso.

E’ infatti proprio la squadra del Presidente Balestrini ad imporsi nello scontro diretto che il destino, in maniera tanto crudele quanto spettacolare, ha riservato alle prime due della classe: Huracan, primo a 38 punti, e Velez, secondo a 37.

Davanti ad un Josè Amalfitani gremito, quindi, il Fortìn ha messo in campo tutta la garra e tutte le proprie qualità tecniche per poter avere la meglio in questa sorta di finale scudetto (nella quale, però, l’Huracan partiva avvantaggiato dato che l’El Globo poteva accontentarsi anche solo di un pareggio) che ha avuto i contorni epici che solo certi match decisivi giocati in Sud America possono avere.

Un classico match di campionato da 90′, infatti, si è trasformato in una partita pressoché infinita: dopo una ventina di minuti di gioco, infatti, Gabriel Brazenas, arbitro dell’incontro, ha dovuto sospendere la partita stessa per via di una fittissima grandinata abbattutasi sull’José Amalfitani, grandinata tanto intensa e dai chicchi così grossi da mettere in pericolo l’incolumità dei giocatori stessi.

Dopo la pausa forzata, compresa di aspiramento dei chicchi dal terreno di gioco, si è potuto quindi tornare a giocare. Almeno fino alla rete della vittoria dei padroni di casa, arrivata a pochissimi minuti dal termine: da quel momento in poi, infatti, i giocatori dell’Huracan, in un misto di incredulità e rabbia, hanno dato il via ad una serie di proteste protattesi per un quarto d’ora circa. Tra grandinata, proteste e normale intervallo, quindi, la partita si è protratta per circa tre ore.

Ma anche nel corso del match in sè ci sono stati diversi episodi che hanno fatto discutere: dall’annullamento di un goal regolare di Dominguez dell’Huracan all’errore dal dischetto di Hernan Lopez del Velez, passando per un salvataggio sulla linea di Araujo (difensore dell’Huracan) fino alla rete della vittoria di Maxi Moralez, goal che ha scatenato tutta quella serie di polemiche per via di un nettissimo fallo di Larrivey (sì, proprio quell’El Bati arrivato in prestito da Cagliari che era stato lanciato nel grande calcio dall’Huracan stesso) su Monzon, portiere del Globo con il piccolo fantasista di Granadero Baigorria espulso per essersi poi levato la maglia esultando nonostante fosse già ammonito

Un campionario di errori e colpi di scena da far sobbalzare sulla propria poltrona anche il tifoso più tranquillo tra tutti.

Alla fine è quindi il Fortin, pur grazie ad una rete irregolare, ad aggiudicarsi la vittoria del torneo: un Velez che, come detto, ha sicuramente meritato il titolo, strappato ad un giovane Huracan che è comunque stata la squadra rivelazione di questo campionato. Se il Velez partiva per conquistare il settimo trofeo della sua storia, infatti, l’Huracan partiva invece solo per mettere in mostra i suoi talenti più brillanti (tra cui quel Pastore che non ha saputo trascinare alla vittoria i suoi ma sulle cui tracce restano Palermo, in primis, e squadre blasonate come l’Arsenal) ottenendo nel contempo una posizione di classifica perlomeno discreta.

L’ottima stagione del Velez (giunto nono nell’Apertura e primo nel Clausura), intanto, ha già portato i suoi frutti, almeno in termini di visibilità: è di ieri, infatti, la notizia, riportata dal sito argentino MinutoUno.com, secondo cui Emiliano Papa, laterale difensivo in forza al Fortin, passerà nei prossimi giorni al Palermo per una cifra vicina ai 4 milioni di euro.
Bisogna invece capire quale sarà il futuro di due dei giocatori più interessanti scesi in campo ieri: se per Pastore, secondo il suo agente, si deciderà tutto nei prossimi giorni, Otamendi, centrale difensivo del Velez, dovrebbe invece restare nella squadra in cui milita ora almeno per un altro anno. A meno che, a quanto dicono a Linares, qualcuno non sborsi subito 15 milioni di euro per il suo cartellino.[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=hYkcbKM1SLg]

E chissà che non ci sarà un futuro europeo anche per Josè Sand, attaccante del Lanus appena laureatosi capocannoniere del campionato con 15 reti realizzate nell’ultimo campionato.
Su di lui sembra crederci Diego Armando Maradona, che l’ha fatto esordire in un match di qualificazione al prossimo mondiale e che sembra apprezzarne le qualità.
Queste referenze unite ai suoi goal basteranno a convincere qualche squadra del Vecchio Continente a portarlo in Europa prima che sia troppo tardi, avendo lui già 29 anni?

5 commenti

  1. Come ha fatto a non fischiare la carica sul portiere?

  2. Non saprei dirtelo.
    Però leggevo su Olé che l’arbitro a fine partita, rivedendo le immagini, avrebbe ammesso l’errore.

    Saranno contenti i tifosi dell’Huracan.

  3. Che negli stadi Argentini hanno fatto la rivoluzione per molto meno tra l’altro…

  4. In effetti…

    Sono contento per il Velez, comunque… di cui ho conosciuto, su di un treno per Rimini, un tifoso proprio poche settimane fa e mi fa piacere pensarlo festante.
    Mi spiace invece un po’ per l’Huracan.. ma è stata comunque una bella favola, la loro.


I commenti sono chiusi