Immagini dal Mondo – Matigol e il numero che non t’aspetti

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Giovedì 25 febbraio 2010, ore 21.05, Estadio José Alvalade, Lisbona.
Sporting ed Everton scendono in campo nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Portoghesi padroni di casa che devono ribaltare il 2 a 1 di Liverpool e per farlo si affidano a diverse loro stelle, prime tra tutti Veloso e Moutinho. Solo panca, almeno inizialmente, per Matias Fernandez, invece.

L’ex stella del Colo Colo nacque in Argentina, a Buenos Aires, salvo poi far ritorno nel paese di origine a quattro anni. A dodici, poi, l’ingresso nelle giovanili del Colo Colo, squadra che lo lanciò professionista a diciotto.
Nel 2007, dopo una stagione giocata su livelli stratosferici nella quale, da trequartista, segnò ben 29 reti in 44 partite, lo sbarco in Spagna, più precisamente al Villareal. Per lui, arrivato con le stimmate di un campione, campione che tutto il Cile stava aspettando da tempo, non riuscì però più a ripetersi. Così con il Sottomarino Giallo arrivarono diverse delusioni. Nonostante le grandi potenzialità, infatti, non seppe incidere come i dirigenti iberici speravano, totalizzando solo la miseria di 7 reti in 69 match.

In estate, quindi, il passaggio allo Sporting Lisbona, squadra che lo pagò meno della metà rispetto a quanto venne acquistato dagli spagnoli: arrivato nella provincia di Castellon per 8,7 milioni di euro (con clausola rescissoria fissata a 50) è stato ceduto per 4 soli milioni. Una miseria (nonché meno di un decimo rispetto all’ammontare della sua clausola rescissoria).

Anche in Portogallo, comunque, Matigol non riesce a ripetersi sugli standard lasciati intravvedere in Cile, pur mettendo in luce, come già dimostrato anche in Spagna del resto, sprazzi della sua grandissima quanto intermittente classe.

Matigol salta i malcapitati Jagielka ed Howard prima di segnare il 3 a 0 contro l'Everton

Uno di questi è arrivato proprio stasera: schierato a tempo ormai già praticamente scaduto Matias decide di mettere a frutto quei pochi minuti concessigli per dimostrare a tutti il suo talento. Al novantaquattresimo, quindi, decide di chiudere in bellezza la partita con un numero d’alta scuola con cui va a finalizzare una ripartenza veloce dei suoi: Djalo porta palla sulla sinistra e vede l’arrivo, sull’out opposto, del fantasista cileno, che serve prontamente. Fernandez quindi si trova in questa situazione dopo aver stoppato il pallone: ha la palla tra i piedi, è giusto al limite dell’area ed ha un difensore, Phil Jagielka, pronto ad intervenire per sottrargli il pallone.

Per andare a rete deve quindi risolvere questo problema: liberarsi del suo marcatore. E per farlo, come detto, Matigol non si accontenta di un dribbling o di una finta qualsiasi. Con un gioco rapidissimo di gambe stordisce letteralmente il malcapitato Jagielka, che non capisce proprio ciò che gli accade davanti. E che probabilmente dovrà riguardarsi questo video per molte volte per capacitarsi di quanto successo.
Fernandez, infatti, prima tocca la palla all’indietro col tacco destro come a dimostrare che voglia rientrare per poi buttarla subito in avanti col sinistro, freddando letteralmente il difensore inglese. A quel punto, a tu per tu con Howard, non gli resta che saltare anche il portiere, per poi depositare in rete il pallone.

Gesti come questi non si vedono assolutamente su tutti i campi. Anzi. Solo l’inventiva di un giocatore come Fernandez, che pur con tutti i suoi limiti dimostra di avere un controllo del pallone ai limiti dell’incredibile, poteva partorire una giocata del genere.

Per quanto mi riguarda… applausi a scena aperta.

3 commenti

  1. Splendido

  2. Un gol fantastico, din un giocatore a mio modo di vedere, straordinario.
    Ormai fa notizia più per le sue pause, ma quando sfoggia dei colpi di classe simile bisogna solo togliersi il cappello dinanzi a lui.
    MITO

  3. Spettacolare! Un Goal davvero incredibile!

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