Inghilterra vs. USA – Prima giornata Sudafrica 2010 – 12/06/10

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Partita sottotono quella disputata da Frank Lampard

Inghilterra e Stati Uniti aprono il Girone C andando alla caccia dei primi tre punti del proprio Mondiale.

CRONACA
Tre minuti e l’Inghilterra passa subito, trascinata dal proprio capitano: rimessa laterale da destra, la palla giunge ad Heskey che piantatosi al limite dell’area difende il pallone per appoggiare poi un filtrante in favore di Gerrard che buca in scioltezza Howard. Difesa rivedibile quella americana, comunque: bucoo notevole dei centrali che spianano un’autostrada in favore del talento del Liverpool.

Gli Stati Uniti non vogliono comunque cedere senza combattere. Al decimo, quindi, Altidore riceve in area un cross di Dempsey e lo incorna con forza e tempismo, ma senza precisione.
Americani che provano comunque a premere tanto che nel paio di minuti successivi guadagnano ben tre angoli consecutivamente, tutti comunque risolti nel nulla.

Il pareggio potrebbe arrivare al diciottesimo: Donovan effettuerà un cross morbido dal limite destro dell’area di rigore in direzione di Altidore che però, contrastato da King, non giungerà sul pallone che sfilerà quindi sul secondo palo dove sarà bucato anche dall’accorrente Demspey, arrivato con un passo di ritardo sul lancio del compagno.
Sul ribaltamento di fronte Rooney riceve spalle alla porta e libera Lennon con una grande giocata, con l’ala destra del Tottenham che sbaglierà però il cross basso, intercettato e spazzato da De Merit. Inghilterra che resterà comunque a ridosso dell’area di rigore tentando due conclusioni a stretto giro di posta: prima in rovesciata, poi da una ventina di metri, in entrambi dei casi con la star dello United come attore protagonista.

Gli States tornano a farsi vedere al ventiseiesimo quando Cherundolo salta in bello stile Milner che lo stende, meritandosi in pieno il cartellino giallo mostratogli dall’arbitro. Sul calcio di punizione che ne segue, quindi, Donovan pennella un cross in mezzo che è spizzato di testa da Onyewu, incapace però di indirizzare in rete il pallone.
Sul fronte opposto l’Inghilterra torna a farsi pericolosa prima con Lennon, poi con Gerrard ed infine con il cross basso di Johnson, sfiorato dalla scivolata di Heskey e liberato dall’uscita di Howard.
Partita abbastanza vivace, indubbiamente quella con il ritmo più elevato di questi primi due giorni di Mondiale.

Per vedere un’ennesima conclusione dobbiamo aspettare il trentasettesimo quando Wright-Phillips, subentrato a Milner alla mezz’ora, convergerà da sinistra per cercare il tiro sul secondo palo. Il pallone, però, non gli prenderà il giro giusto, terminando sul fondo senza impensierire in maniera particolare il portiere dell’Everton.
Sul ribaltamento di fronte è invece la stella della nazionale statunitense a provarci da fuori, ma con egual risultato rispetto alla conclusione scoccata poc’anzi dall’ala inglese.

Green si dispera dopo la papera che vale il pareggio americano

Il pareggio arriva al quarantesimo minuto ed è una papera colossale di Green: Demspey giochicchia col pallone per liberarsi di un avversario e scaricare poi una conclusione senza particolari velleità che sarebbe facilissima preda del portiere Hammers, non fosse solo che lo stesso finirà col non trattenere il docilissimo pallone calciato dalla stella del Fulham. 1 a 1.
L’Inghilterra reagisce rabbiosamente con Johnson che converge dalla destra e scarica un mancino da appena dentro al limite dell’area, trovando però la pronta risposta di Howard che di fatto chiude la prima frazione di gioco.

In apertura di ripresa l’Inghilterra si fa vedere sulla destra dove il binario composto da Johnson e Lennon sembra subito molto caldo: dapprima l’ala Spurs si beve in velocità Bocanegra per poi centrare un pallone basso liberato dalla difesa americana, poi il terzino Reds crossa un pallone interessante in mezzo su cui però arriva De Merit prima di Heskey.
Un paio di minuti e Rooney si rende pericoloso superando Howard con una conclusione respinta però da Onyewu. Tutto inutile, comunque: Simon aveva fermato tutto per fuorigioco.

E’ comunque un’Inghilterra indemoniata quella scesa in campo in questo secondo tempo tanto che al cinquantaduesimo Heskey avrebbe un’occasionissima di riportare in vantaggio i suoi ma arrivato al limite dell’area a tu per tu con Howard calcerà centralmente favorendo la parata dell’estremo difensore a stelle e strisce.

Dopo qualche minuto di breve pausa gli States tornano a farsi vedere nella metà campo avversaria causando nel giro di un minuto le ammonizioni di Carragher (subentrato nell’intervallo a King) e Gerrard. E proprio sul fallo commesso dal capitano su Dempsey gli americani si fanno pericolosi: Donovan scodella in mezzo una punizione su cui interviene Bocanegra di nuca, che colpendo in maniera approssimativa non troverà la porta.
Sul fronte opposto si farà quindi vedere, con la prima fiammata della sua partita, Lampard che dopo aver facilmente saltato Bradley calcerà di collo sinistro effettuando però un tiro centrale facilmente alzato sopra la traversa dal portiere dell’Everton. Sul corner susseguente alla parata di Howard sarà quindi Johnson a farsi pericoloso, calciando però a lato da posizione favorevole.

Green si salva con l'aiuto del palo sulla conclusione portata da Altidore

Proprio quando l’Inghilterra prova ad alzare il ritmo, quindi, gli States rischiano di passare: Altidore prende palla sulla sinistra e brucia letteralmente Carragher per convergere poi in area e calciare radente il suolo con Green che si rifarà parzialmente dell’errore commesso sul pareggio con un grandissimo aiuto della fortuna, deviando il pallone sul palo interno e salvando, alla bell’e meglio, la situazione.

Al settantunesimo Rooney fallirà una grandissima occasione di riportare in vantaggio i suoi: Lennon si troverà chiuso sulla destra e scaricherà all’accorrente Gerrard che crosserà di prima intenzione sul secondo palo pescando la punta dei Red Devils dimenticata al limite dell’area piccola. La palla, però, sarà un pelo troppa alta per lui che pur dando sfogo a tutta la potenza delle sue gambe salterà senza riuscire a raggiungere il pallone, che sfilerà sul fondo.
La star dell’attacco inglese proverà quindi a rifarsi tre minuti più tardi quando dopo aver ricevuto palla da Lampard si sposterà il pallone sul destro per calciare poi cercando il secondo palo, senza però trovare lo specchio di porta. E’ comunque un’Inghilterra più viva che mai ed è lo stesso Rooney, nemmeno un giro completo d’orologio più tardi, a liberare Wright-Phillips sulla sinistra, la cui conclusione sarà però respinta di pugni in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner sarà quindi ancora una volta Wayne, entrato in partita solo a venti minuti dal termine, a farsi pericoloso ma senza trovare la rete.

Inglesi che continuano quindi il proprio forcing provando più alternative. Tra queste vi è anche quella provata al settantacinquesimo: fuga di Gerrard sulla destra e cross per Heskey che facendo leva sul proprio fisico imponente vincerà il contrasto aereo con il proprio marcatore, non riuscendo però a schiacciare la palla a dovere e mettendo la stessa alta sopra il montante.
Inserito Crouch al posto di Emile, quindi, tenteranno ancora una volta la soluzione aerea. Nemmeno la punta del Tottenham, però, troverà la via del goal.

All’ottantaquattresimo break centrale con Lampard e Lennon che scambiano il pallone con il centrocampista del Chelsea che non riesce però a concludere con forza all’ultimo, venendo contrato dalla difesa americana.

Modesta prestazione quella di Aaron Lennon, qui ritratto con il pallone tra le mani

Gli americani si chiudono quindi bene, messi sotto dal forcing avversario. Il tutto spezzato da azioni sporadiche come quella che porta Donovan a calciare da fuori a due minuti dal termine, sparando la palla ben lontana dalla porta difesa dal non sempre impeccabile Green. Conclusione, questa, che chiude di fatto il match.

COMMENTO
Chi pronosticava una facile vittoria inglese rimarrà con l’amaro in bocca nel rivivere questa partita. Eppure per come era partita sembrava che il tutto potesse davvero chiudersi già nella prima frazione, e piuttosto facilmente. Perché a passare in vantaggio dopo tre soli minuti di gioco erano stati proprio gli inglesi, abili a sfruttare un buco a freddo della retroguardia americana.

Poi, però, nonostante una partita giocata tenendo lungamente il pallino del gioco saldamente nelle proprie mani e con un forcing portato con grande insistenza dalle parti della trequarti avversaria arriverà il pareggio finale dovuto ad un erroraccio di Green che spianerà la strada all’1 a 1.

Green che poi nella ripresa rischierà ancora tantissimo sulla conclusione ravvicinata da Altidore, ma in questo caso la fortuna lo aiuterà là dove i suoi scarsi mezzi parevano non poter essere decisivi.

L’1 a 1 finale, comunque, non è completamente immeritato: per quanto ai punti meritasse indubbiamente qualcosa in più l’Inghilterra – dove a fare la differenza in negativo sono forse state le cattive prestazioni di Lampard e di un Rooney che giocherà giusto per dieci minuti – gli Stati Uniti si difenderanno con buon ordine, riuscendo quindi a portare in porto questo pareggio importantissimo. Per quanto sarebbero comunque rimasti la seconda forza del girone anche in caso di sconfitta, infatti, iniziare con una sconfitta sarebbe potuto essere un brutto colpo per il morale. Trovarsi a tre punti da Inghilterra e, eventualmente, una tra Slovenia ed Algeria avrebbe infatti potuto creare eccessiva tensione e preoccupazione in questa squadra.
Il pareggio, invece, potrebbe galvanizzare un ambiente che, come dicevo ieri, è chiamato a fare il definitivo salto di qualità.

Steven Gerrard, trascinatore della nazionale inglese

Chiudo, quindi, dicendo che a portieri invertiti sarebbe stata l’Inghilterra a vincere. E non solo per l’errore marchiano sul goal del pareggio, ma proprio perché Howard pare dare molte più garanzie del suo collega inglese tanto che anche stasera ha giocato una buona gara, mostrandosi molto più sicuro rispetto a Green.

MVP
Migliore in campo niente popò di meno che il capitano inglese, Steven Gerrard. Oltre alla rete segnata in apertura, infatti, Stevie G giocherà la sua solita partita a tutto campo, rendendosi utile tanto in fase di interdizione quanto di regia che di rifinitura e conclusiva.

Partita importante, insomma, quella disputata dal centrocampista simbolo del Liverpool.

TABELLINO
Inghilterra vs. USA 1 – 1
Marcatori: 3′ Gerrard, 40′ Dempsey
Inghilterra: Green; G.Johnson, King (1′ st Carragher), Terry, A.Cole; Lennon, Gerrard, Lampard, Milner (30′ pt Wright-Phillips); Heskey (34′ st Crouch), Rooney. C.T. Capello
Stati Uniti: Howard; Cherundolo, DeMerit, Onyewu, Bocanegra; Bradley, Clark; Dempsey, Donovan, Findley (32′ st Buddle); Altidore (41′ st Holden). C.T.: Bradley
Arbitro: Simon (Brasile)
Ammoniti: Milner (I), Cherundolo (U), Demerit (U), Carragher (I), Gerrard (U), Findley (U)

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